lunedì 29 settembre 2008

5° GIORNATA

Lega Pro 1/A - Risultati e marcatori


Nella quinta giornata del campionato di Lega Pro Prima Divisione (girone A) la Pro Patria conferma il primato inanellando la quinta vittoria consecutiva. Successi esterni per Legnano, Padova, Portogruaro e Reggiana. Lumezzane, Spal e Venezia si aggiudicano le gare interne. Pari tra Cesena e Lecco.


Cesena-Lecco 1-1

8’st Corti (L), 39’st Bonura (C)

Cremonese-Portogruaro 0-2

22’pt Cuffa, 25’st Cuffa

Lumezzane-Ravenna 3-0

13’pt Scaglia, 26’pt Da Rio,

14’st Pintori

Novara-Legnano 1-3

13’pt Nizzetto (L), 39’pt Bosio (L),

5’st Bosio (L), 24’st Sinigaglia (N)

Pro Patria-Pergocrema 3-0

24’pt Correa, 33’pt Melara, 23’st Fofana

Pro Sesto-Reggiana 1-2

38’pt Dall’Acqua (R), 40’pt Bertolini (PS),

12’st Falconieri (R)

Spal-Sambenedettese 1-0

1’pt Lorenzi

Venezia-Monza 3-0

10’pt Malatesta, 12’st Malatesta,

17’st Poggi (rig.)

Hellas Verona-Padova 0-1

20’st Bovo

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CAMPIONATO: PRO PATRIA - PERGOCREMA 3-0 [28 set 2008]

PRO PATRIA – PERGOCREMA 3-0

RETI:
24’ Correa, 33’ Melara, 23’ st Fofana.

PRO PATRIA: Anania, Dicuenzo, Barie, Zappacosta (25’ st Cristiano), Pisani, Urbano, Melara (23’ st Bruccini), Dalla Bona, Fofana (31’ st Mosciaro), Correa Belmonte, Toledo Machado. All. Lerda. A disp.: Petr, Cusano, Polverina, Cammarata.

PERGOCREMA. Brivio, Marocni, Federici, Bramvbilla (1’ st Tarallo), Quaresmini, Ragnoli, Facchinetti, Sambugaro, Le Noci, Bonazzi, Guerci. All. Fortunato. A disp.: Russo, Finetti, Pilleri, Boscolo, Garavelli, Andreini.

ARBITRO: Barbeno di Brescia (Vaccaio di Milano e Tavelli di Brescia).

NOTE: Serata fredda, campo in buone condizioni. Spettatori 2.500 di cui 2390 paganti per un incasso complessivo di 24.118 euro. Ammoniti: Anania, Cristiano, Sambugaro e Tarallo. Angoli 7 a 4 per il Pergo. Recupero: 1’ + 3’.

BUSTO ARSIZIO. - Tutto male: un 3-0, di solito, non si discute mai. Non è una serata stellata, ma le stelle si vedono comunque in campo. Una tripletta a furor di popolo ed un’uscita, quella di Fofana ad un quarto d’ora dal termine, per amor di popolo. Applausi all’attaccante di colore, e applausi alla Pro Patria che colora d’azzurro il suo campionato. Il primato, davvero, non è casuale e quello che maggiormente sgomenta è la forza fisica di una squadra che ha corso ininterrottamente per novanta minuti. Un ritmo impressionante, leggero e danzato, che ha deliziato la platea, compresa quella di fede cremasca. Ma si può avere tanta birra in corpo? Insomma, allo “Speroni” di Busto, in una serata freddina, ma non pungente, non c’è stata contesa. I tempi d’accensione della squadra di casa sono stati immediati ed il Pergo ha badato a limitare i danni. La pesante sconfitta non toglie minimamente i meriti sin qui acquisiti dalla formazione gialloblù che, mister Fortunato in testa, ammette sportivamente la superiorità degli avversari. La Pro Patria ha costruito di più, poteva anche segnare di più. Il Pergo non è andato oltre un ordinato sbarramento a centrocampo, senza alzare barricate difensive. Nella ripresa i toni della sfida sono calati, ma rimane sorprendente lo spirito aggressivo dei locali su ogni pallone vagante, o suoi portatori di borraccia cremaschi.
Festeggiata e incoraggiata come da copione da circa 2500 sostenitori, la Pro Patria ha subito messo sul banco le proprie bellicose intenzioni. Al 3’ Toledo dal limite procura il primo spasmo a Brivio, che si deve allungare per deviare in corner la conclusione. Un minuto più tardi è ancora il portiere gialloblù a dover uscire in presa bassa per anticipare lo spigoloso Zappacosta, ben lanciato in profondità da Fofana. Il Pergo mostra serie difficoltà a contenere le raffiche offensive locali, ma all’8’ replica con una incursione di Le Noci sulla sinistra: diagonale che non mette in apprensione Anania.
La Pro Patria palleggia con raffinatezza e, in alcuni suoi giocatori (vedi Toledo), anche con un pizzico di ingenerosa arroganza, a dispetto dell’umiltà di squadra filosofata in conferenza stampa al termine del match da mister Lerda. Ma anche questa manifesta superbia sul campo, probabilmente, esprime la consapevolezza di una forza che, soprattutto sotto l’aspetto atletico, risulta essere devastante. Comunque, mentre i varesini magnificano le pupille degli spettatori, il Pergo sfiora il vantaggio al 12’: perfetto assist di Brambilla all’indirizzo di Le Noci e di Sambugaro, smarcati in area, ma nessuno dei due riesce ad agganciare la sfera per la botta in porta. E allora, sul capovolgimento di fronte, Zappacosta fa tremare l’incrocio dei pali con una botta dal limite dell’area. Lo stesso Zappacosta, al 13’ reclama per un fallo subito in area, sollevando il boato dello stadio che disapprova la decisione dell’ottimo Barbeno di non concedere il penalty. Si tira avanti.
Al 18’ le speranze di un attonito Pergocrema si affidano al piedino di Bonazzi: punizione dalla sinistra a rientrare che si spegne innocua tra le braccia di Anania.
Al 24’ la Pro Patria passa alla cassa a riscuotere la paghetta. Marconi, dentro l’area, respinge di testa debolmente indirizzando la sfera sui piedi di Correa, un mancino naturale che di destro azzecca il tiro del sabato sera: imparabile! Esplode lo “Speroni”, che manda in alto il coro evocando il primato ulteriormente consolidato. Il Pergo sembra smorto e bruttino, ma in effetti non ha particolari demeriti difronte ad un avversario che splende di luce propria. E così arriva il raddoppio. Al 33’ assist vellutato in profondità di Correa per Fofana, che si defila sulla fascia sinistra e, dalla linea di fondo campo, piazza un servizio sul primo palo per Melara, che anticipa la difesa e beffa Brivio. Si prosegue, e al 37’, su punizione, Correa costringe Brivio a superarsi e a rimediare in calcio d’angolo, mentre il primo tempo si chiude con una punizione di Le Noci da 25 metri, respinta con i pugni da Anania.
Nell’intervallo in tribuna domina lo stupore. La Pro Patria, è opinione diffusa, è veramente la più bella del reame e ci si interroga speranzosi sulla sua tenuta fisica per l’intero match. Al rientro dagli spogliatoi, Fortunato presenta in campo dall’inizio Tarallo al posto di Brambilla, passando così al 4-4-2. Tuttavia è sempre la Pro Patria a dimostrarsi più determinata, sicura, brillante, sebbene nel Pergo affiori minor apprensione. Al 2’ Fofana si libera bene al limite dell’area, ma calcia debole e centrale. Poi la gara prosegue senza impennate, mentre Tarallo, con il trascorrere dei minuti, si scrolla la ruggine della convalescenza come il passero la pioggia, ed è sua l’unica insidiosa conclusione gialloblù di tutta la partita (26’), deviata in corner da Anania. In precedenza, però, bisogna purtroppo annotare la tripletta locale, splendida per la rapidità e l’efficacia della manovra: Dalla Bona (23’) apre sulla sinistra per Toledo, che di esterno destro mette in area un pallone smarcante per Fofana, appostato sul secondo palo: troppo facile firmare la virtuale conclusione della gara.
Le emozioni non sono comunque terminate. Insaziabile, la Pro Patria affonda quando sembra invece tirare i remi in barca. Al 30’ c’è un’occasione per Toledo, il quale impegna severamente Brivio al 35’, mentre al 38’ Dalla Bona, addirittura, prova a sorprendere il portiere gialloblù con una punizione calciata dal cerchio di centrocampo: pallone che si spegne sulla base superiore della traversa. Al 41’, poi, Le Noci cerca il gol dell’orgoglio con una punizione ben piazzata, che non sorprende Anania, bravo a deviare in angolo e ad entrare nella serata di festa della Pro Patria.
Finisce così, senza rammarico, l’assalto alla prima della classe. Se non vedi, non credi, verrebbe da dire. Nessuno, francamente, si sarebbe aspettato di affrontare una formazione così ben organizzata, così forte sul piano atletico, così eccitata e tracimante nella manovra offensiva. Per la legge dei grandi numeri, si diceva, prima o poi la marcia trionfale di una squadra che sino a poche settimane prima dell’inizio del campionato era relegata alla Seconda divisione, si sarebbe arrestata. Dopo aver toccato con mano, difficile pensare a chi possa fermare l’incedere impetuoso dei varesini. Perciò, onore ai vincitori e adelante Pergo.

LE FOTO DELLA PARTITA (di Fabiola Niembro)










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CAMPIONATO: MONZA - PERGOCREMA 1-1 [21 set 2008]

RETI: 37' Facchinetti, al 23' st Torri.

MONZA: BINDI;IACOPONI, BOLZAN, MENASSI, TEANI, PULEO, IACOPINO,QUADRI (dal 15 s.t. Borgese), CESARETTI (dal 1 s.t. Torri),ALBERTI (dal 30 s.t. Capocchiano), VICARI: Allenatore: MARCOLIN. A disposizione: Ferrari,Scanu,Caocchiano,Pizza,Borgese,Savoldi.

PERGOCREMA: BRIVIO; MARCONI, FEDERICI, BRAMBILLA (dal 41 s.t. Boscolo), QUARESMINI, RAGNOLI, FACCHINETTI (dal 4 s.t. Garavelli),SAMBUGARO, LE NOCI, BONAZZI (dal 32 s.t. Tarallo), GUERCI. Allenatore: FORTUNATO. A disposizione: Russo, Ghidotti, Pilleri,Boscolo, Garavelli, Tarallo, Andreini.

ARBITRO: GIACOMELLI di Trieste.

AMMONITI: Pergocrema: Ragnoli, Guerci, Facchinetti, Bonazzi - Monza: Menassi, Puleo.

NOTE: Spettatori 1200 circa. Calci d'angolo 7 a 7. Recupero 1' + 3'.

MONZA. - Il gol di Facchinetti è un babà, una meringa, un cannolo. O, come auspicherebbe il buon Falconi, una nutella da leccare con avidità sul dito indice. Il Monza non gradisce, non pensava di pagare il conto nel giorno del riscatto e della riconciliazione. Aveva fatto la voce grossa nei primi minuti, mostrando rabbia e artigli. Aveva pure colpito un palo (almeno così è parso dalla tribuna), o forse aveva soltanto riscaldato i guanti a Brivio con un tiro di Menassi al 1’ e, al 9’, aveva ancora impegnato l’ex portiere con un colpo di testa di Alberti.
All’inizio il Pergo si è accontentato, restando a guardare e sprigionando i suoi contropiedi, come al 17’ con Guerci, che ha aperto e chiuso l’azione di rimessa con un cross dalla destra per il centro dell’area di rigore, deviato in corner con affanno dai difensori brianzoli. Poi, nel momento di prevalente superiorità territoriale dei locali, ha colpito con un colpo di fioretto per la bellezza dell’azione, sebbene agli avversari sia sembrata una sciabolata che tagliava le gambe. Nell’intermezzo, da annotare un cross di Bonazzi (correva il 23’), incornato da Le Noci tra le mani di Bindi. Un minuto dopo, su calcio piazzato da circa 25 metri, era invece Quadri a impegnare ben più severamente Brivio, che non si faceva sorprendere addomesticando la velenosa traiettoria e rimediando in corner. E ancora, al 30’, una conclusione di Menassi scoccata all’altezza del dischetto di rigore, sulla quale si è immolato per la gloria capitan Ragnoli, che in scivolata intercettava l’insidia.
Poi, invece, il risultato va tutto a tracimare nella gioia del Pergo, che spegne l’orgoglioso inizio dei brianzoli. Guerci, nella tre-quarti cremasca, promuove l’azione appoggiando la sfera a Brambilla, che fa proseguire Sambugaro lungo la linea centrale. SuperPippo allarga sulla sinistra per Le Noci, il quale cambia il fronte d’attacco con diagonale per Facchinetti: il laterale bergamasco si accentra, entra in area e da posizione centrale trafigge senza appello Bindi. Splendida azione ed ottima conclusione, per un Pergo che probabilmente raccoglie più di quanto, sino a quel momento, aveva seminato.
Lo stadio Brianteo, a questo punto, è come una discoteca senza musica. Restano però i festoni sulla curva Nord, occupata dai cannibali (188 biglietti staccati!), e l’atmosfera gialloblù è gioconda. Lo è ancor di più nei primi 25’ della ripresa, durante i quali il Pergo ostenta un gioco da manuale del calcio: pratico e motivato, ma forse troppo poco cinico. Possesso di palla superlativo, affondi che sfiancano i giocatori monzesi, simili a soldatini di piombo senza comandante: smarriti, timorosi, tremolanti, che commettono errori negli appoggi più elementari perché sentono sul collo il respiro degli ospiti. Il Pergo affonda con facilità, ma commette l’errore di non chiudere la partita, lasciando così accese le speranze avversarie. Al 4’, dalla fascia destra Iacopino serve in posizione centrale, pochi passi dentro l’area, Alberti, il cui tiro è preciso, ma sulla traiettoria s’intromette Torri, che involontariamente vanifica i buoni propositi del compagno. E’ l’unico pericolo corso dal Pergo nella fase più illuminata della sua odierna prestazione. Poi è un incedere raveliano e quasi brioso, che assume maggior consistenza se valutato in proporzione alla necessità del Monza di dover invece spingere per raggiungere quantomeno il pareggio. Al 9’ grossa occasione per Facchinetti, che su cross di Le Noci dall’out sinistro, colpisce di testa a botta sicura, ma la sfera rimpalla sul corpo di Bindi. All’11’ Le Noci ci prova con una parabola rasoterra a rientrare, sulla quale Bindi deve distendersi per la deviazione in corner. Dalla bandierina batte sempre Le Noci, il portiere esce dai pali senza deviare la sfera che arriva sui piedi di Bonazzi: tiro alto. Al 18’ è sempre Le Noci ad ispirare i compagni:questa volta suggerisce la conclusione a Bonazzi, che evita il difensore biancorosso e, da una decina di metri dalla linea di porta, conclude ancora alto.
Il Pergo insiste ed a sorpresa, è invece il Monza a pareggiare: dalla sinistra Bolzan catapulta un ottimo servizio in area di rigore e, con la difesa cremasca nell’occasione un po’ immobile, Torri ha il tempo e lo spazio per staccare ed incornare nell’angolino dove Brivio proprio non può arrivarci. Il boato, adesso, è della tribuna brianzola, che pensa al sorpasso, sulla carta possibile. Ma le partite si giocano sull’erba, diceva paron Rocco, e sull’erba si capisce che ormai non c’è più tanta voglia di darci dentro. Il Pergo accusa il colpo, il Monza è euforico, ma dopo un’ora e più di gioco, la mente non è più tanto lucida. Ci sarebbe, in effetti, il tempo per un paio di altri gol. Al 32’ Le Noci approfitta dell’ennesimo strafalcione difensivo monzese, e si trova nei pressi di Bindi, che evita, ma con la porta sguarnita è costretto a decentrarsi e l’azione sfuma.
Svanisce, al 35’, anche l’ultimo tentativo locale, con Torri che si vede negare la doppietta da una strepitosa parata di Brivio. Poi, tutti a casa, con qualche rimpianto, ma nessuna protesta perché, complessivamente, è un risultato giusto. Rimane però, iin casa Pergo, la soddisfazione di essere ancora imbattuti dopo 4 giornate. Per una matricola, succede che non sia poi così male.

LE FOTO DELLA PARTITA













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CAMPIONATO: PERGOCREMA - LEGNANO 1-1 [14 set 2008]

PERGOCREMA - LEGNANO 1 - 1

RETI
: 3' pt Nizzetto, 28' pt Sambugaro.

PERGOCREMA (4-3-3) Brivio; Marconi, Quaresmini, Ragnoli, Federici; Facchinetti, Brambilla (32' st Andreini), Sambugaro; Guerci, Bonazzi (11' st Tarallo), Le Noci (22' st Garavelli). All. Fortunato. A disposizione: Russo, Ghidotti, Pilleri, Boscolo, Garavelli, Tarallo, Andreini.

LEGNANO (4-3-3) Ioime, Maggioni, Bertoli, Chiazzolino, Marietti, Rossini, Nizzetto, Morandi, Virdis (28' st Battaglia), Albanese (16' st Bosio), Cilona (45' pt Roselli). A disposizione: Mandelli, Battaglia, Rodrigues, Roselli, Bosio, Di Nardo, Lombardo.

ARBITRO: Emilio Ostinelli di Como. (Assistenti: Avellano di Busto Arsizio, Alverdi di Como).

AMMONITI: Pergocrema: Brambilla - Sambenedettese: Nizzetto. Espulso Chiazzolino al 25' st per doppia ammonizione).
RECUPERO: pt - st.
NOTE: Pomeriggio nuvoloso con pioggia, terreno allentato. Spettatori 1.100 circa per un incasso lordo, compresa quota abbonati, di € 9.391,21.

CREMA. Come è stata la partita, Bertoldo? Vibrante, sire. E il risultato? Più equo un successo, sire. E il Pergo? Iellato, sire, anzi, proprio sfigato.
D’accordo, per vincere i gol bisogna farli e possibilmente non subirli. Però quando la dea bendata fa i capricci e ti gira le spalle, beh, giocando di rima, girano un po’ anche le palle. Perché il Pergo è stato davvero splendido e probabilmente al Voltini era da qualche mese che non si vedeva una partita così intensa, spettacolare, avvincente. E allora, il telegramma che possiamo inviare a caldo è subito vergato: soddisfatti no, contenti sì. Non possiamo, infatti, ritenerci appagati del pareggio perché i cremaschi avrebbero ampiamente meritato la vittoria, caparbiamente inseguita per un’ora, dopo il gol di Sambugaro che rendeva giustizia all’iniziale vantaggio ospite, ottenuto dopo soli 3’ su calcio di punizione dalla distanza. Felici, invece, lo dobbiamo essere, perché la squadra c’è e si fa sentire, proponendo un rendimento efficace ed un gioco che per lunghi frangenti strappa la convinta approvazione dei cannibali.
Il Legnano ha fatto le cose migliori nei dieci minuti iniziali, cercando di sorprendere il Pergo quando gli spazi erano ancora aperti, poi si è trovato impreparato a fronteggiare l’impetuosa reazione del Pergo, tant’è che si è accampato nella propria metà campo per il resto della partita, difendendo dapprima con ordine, poi così così e nel finale anche un po’ maluccio, mostrando affanno e dimenticandosi che si giocava a due porte. C’è voluto quindi un bravo Ioime e poi il palo per evitare la prima sconfitta stagionale della squadra lilla.
Eppure, per la formazione dell’ex Lombardo, il cammino si era messo subito in discesa: punizione al 3’ di Nizzetto da circa 25 metri: la sfera passa sotto i tacchetti della barriera e per Brivio, che la vede sbucare all’ultimo momento, non c'è nulla da fare. Si arriccia il naso, perché già al 1’ il Legnano si era reso insidioso con un tiro-cross dalla sinistra di Cilona, indirizzato sotto l’incrocio dei pali, che il portiere cremasco respinge coi pugni.
Il Legnano occupa meglio il campo, quasi sorpreso all'inizio di non trovare opposizione dura, e secchi rovesciamenti di fronte (una delle tante cose migliori mostrate a San Benedetto dal Pergo). Pioviggina, il cielo è grigio e non promette nulla di buono, come la partita. Al 9’ ancora sprazzi color lilla sul campo: Morandi ci prova dalla lunghissima distanza ed il suo proiettile è neutralizzato ancora da Brivio, che si oppone sempre coi pugni.
Superata l’inquietudine per l’avvio frizzante degli avversari, il Pergo molla le briglie e comincia a scorrazzare soprattutto lungo i corridoi laterali, presidiati da Facchinetti da una parte e Bonazzi dall’altra, mentre in zona centrale si avverte la regia di Brambilla e la tenacia di Sambugaro e Guerci. Ed inizia lo show: manovre convincenti, tante azioni da gol, spettacolo e divertimento. Al 15’ Sambugaro ruba palla sulla tre quarti, avanza sino al limite ed il suo tiro costringe Ioime a distendersi per la deviazione in corner. Al 16’ è Brambilla ad aprire sulla sinistra per Bonazzi, il cui traversone a centro area suggerisce l’inserimento a Sambugaro, che colpisce di testa da buona posizione, ma con scarsa precisione. E’ comunque la prova generale della rete del pareggio, che giunge al 28’: sempre dalla sinistra, è Le Noci a scodellare il pallone a pochi metri dalla linea di porta, dove irrompe SuperPippo che di testa spiazza il portiere ospite.
Il gol del granatiere cambia il copione della partita. Scrollatosi di dosso la tensione dello svantaggio, il Pergo si distende in avanti con un incedere armonioso, senza presunzione, ma con determinazione, peccando però a volte di precisione nell’ultimo passaggio. Comunque si avverte la sensazione che in canna siano rimasti ancora parecchi colpi da sparare. Ci provano, prima dell’intervallo, Bonazzi e Guerci, che anticipano la trama della ripresa: Pergo votato all’attacco, Legnano costretto a ripiegare nelle proprie retrovie. Il secondo tempo non smentisce le premesse: al 4’ Facchinetti, dal vertice destro dell’area di rigore, evita un paio di avversari e dopo essersi accentrato conclude in porta: alto. La manovra offensiva cremasca è incessante. Fortunato fa esordire Tarallo (al posto di Bonazzi) e al 24’ sul piedino del bomber arriva un suggerimento dalla sinistra di Le Noci: traversone basso sul primo palo, Tarallo tocca ma Ioime respinge con il corpo. Pur costretto a subire la pressione, il Legnano si difende tuttavia dignitosamente, anche quando, dal 25’, deve proseguire il match in inferiorità numerica per l’espulsione di capitan Bertoli (doppia ammonizione). Un minuto dopo il Voltini (in verità, come presenze, un po’ al di sotto del potenziale), sussulta per la punizione di Quaresmini: un siluro che Ioime vanifica deviando con bravura il pallone in corner. Il Pergo crede fortemente nel sorpasso e mister Fortunato schiera pure Andreini. Al 46’, minuto fatale al Legnano già domenica scorsa, il Pergo sembra poter raccogliere quanto seminato in precedenza: cross dalla destra, stacco in area di Le Noci che di testa supera con una parabola Ioime. Il pallone, beffardo, si infrange invece sul palo interno e arriva sui piedi di Tarallo, il cui tiro ravvicinato è respinto in angolo ancora dal portiere legnanese. Sì, che sfiga!, e mentre si annota il primo credito con la fortuna, rimane tanta amarezza. Ma anche una certezza: la squadra c’è!

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CAMPIONATO: SAMBENEDETTESE - PERGOCREMA 0-2 [07 set 2008]

SAMBENEDETTESE - PERGOCREMA 0 - 2

RETI
: Bonazzi al 32' pt (P)- Facchinetti al 17' st (P)
SAMBENEDETTESE (4-2-3-1) Dazzi; Servi, Moi, Bonfanti, Padula (dal 37' pt Titone); Palladini (dal 21' st Briglia), Forò; Magnani, Olivieri (dal 13' st Melchiorri), Morini, Pippi. All. Piccioni. A disposizione: Ascani, Marino, Briglia, Iacoponi, Piccioni G.

PERGOCREMA (4-3-3) Brivio; Marconi, Quaresmini, Ragnoli, Federici; Facchinetti (dal 43' st Ghidotti), Brambilla (dal 38' st Boscolo), Sambugaro; Guerci, Bonazzi (dal 18' st Garvelli), Le Noci. All. Fortunato. A disposizione: Russo, Pilleri, Ghilardi, Andreini.

ARBITRO: Matteo Berger di Rovigo. (Assistenti: Eminenti di Legnano, Lanza di Legnano).

AMMONITI: Pergocrema: Marconi - Sambenedettese: Servi

RECUPERO: 1' pt - 3' st.

NOTE: Terreno buone condizioni. Temperatura 32° .

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. E chi l’avrebbe detto? Però ci sta anche questo: che i più forti (sulla carta, per tradizione e per blasone), si sentano all'improvviso deboli, che balbettino come se avessero la febbre, che si facciano fare di tutto, che escano tra sonori fischi. Ci sta, a volte, che sul pedigree della Sambenedettese il sole possa tramontare, mentre ci sta pure che all’orizzonte del Pergo si alzi splendente l’aurora. Niente grande sogni, per ora, ma una bella carezza al futuro quella sì, con una brutta botta sul muso alla formazione locale.
La prima trasferta in C1, dopo 29 anni, porta dunque la prima vittoria stagionale per i cremaschi, che la ottengono con limpido merito e addirittura con una leggiadra doppietta: primo colpo di Bonazzi, secondo di Facchinetti, e la Sambenedettese, dopo la sconfitta di Novara, termina anche oggi il viaggio alla deriva, anziché portarsi addosso agli scogli come anelava alla vigilia.
Se lampeggia la spia rossa dei locali, nel contempo si accende il semaforo verde per la squadra allenata da Fortunato. Il Pergo conferma, in trasferta e in un match non semplice, la buona impressione fornita sette giorni fa contro il Ravenna: granitico davanti a Brivio, propositivo a centrocampo, efficace in zona offensiva, sebbene sia rimasto ancora orfano di tre pedine sicuramente non marginali nello scacchiere del mister: Andreini, Florean e Tarallo.
Peraltro, nella sfida al “Riviera delle Palme”, la Samb non si presentava con la pancia piena. Anzi, era più affamata di punti dei gialloblù, ma non ha raccolto quello che sperava per distrazione o per scarsa lucidità proprie e, soprattutto, per merito di un Pergocrema che ha disputato una partita esemplare, esaltante per sé e amarissima per i marchigiani. Partita preceduta da pochi stamburamenti e neppure da eccessivi orpelli. Partita della tante assenze di qua (versante Pergo) e delle poche di là. Neppure un alibi, quindi.
La partita è esemplare in quanto è chiara sin dai primi minuti: la Samb attacca, il Pergo attende, e appena la prima abbassa il ritmo del forcing, il secondo fa capolino. E segna, dopo mezz’ora, con Bonazzi. Il Pergo è brillante, la Samb è annichilita. E così, dopo la pausa di riflessione, nella ripresa Facchinetti concede il bis dei gialloblù e per i circa 90 indomiti sostenitori cannibali, che hanno voluto timbrare il cartellino nella prima trasferta della “Grande Serie”, il viaggio di ritorno è un inno di gioia. E, probabilmente, un fiume di birra. Alla salute!
gilfor

LA CRONACA IN DIRETTA DI CLAUDIO FALCONI

Calcio d'inizio battuto dal Pergo. La gara inizia in questo istante. La curva del settore ospite è occupata da 90 temerari che non hanno rinunciato a seguire la loro squadra nella trasferta più lunga del campionato.
Prima opportunità per il Pergo su un calcio di puizione, guadagnato da Bonazzi sulla sinistra e calciato dallo stesso giocatore: traiettoria insidiosa ma azione fermata per fuorigioco di Sambugaro.
Dal 13' del primo tempo si accentua la pressione dei padroni di casa. Hanno il loro bel daffare Ragnoli e Quaresmini per opporsi a Pippi e Olivieri. Al 19' del primo tempo, a Sambenedetto il risultato è ancora di 0 a 0.
21' del primo tempo: fermato in posizione irregolare Le Noci. La decisione lascia perplessi. 28' pt ci provano ancora Le Noci e Facchinetti: l'intesa non si completa di poco e potevamo veramente lasciare il segno. Pippi preso in consegna da Quaresmini rimane distante dall'area di porta.
32' pt: corner battuto da Le Noci, salta di testa Quaresmini e pallone respinto sulla linea da Forò; ancora angolo dalla sinisra, cross sempre di Le Noci e Bonazzi con una staffilata di destro da dentro l'area porta in vantaggio il Pergo, veramente una prodezza quella del fantassta bergamasco.
Ammonito Marconi, che interrompe una azione dei padroni di casa al 36' p.t.
Palo colpito da Sambugaro dopo una ripartenza improvvisa di Facchinetti, che serve Bonazzi il quale, non riuscendo a liberarsi per il tiro, appoggia all'indietro per Pippo: con un tiro di piatto colpisce la base del palo della porta difesa da Dazzi.
Primo cambio nella Sambenedettese: esce Padula, entra Titone.
42' pt: questa volta è Quaresmini a farsi fare fallo da Pippi; Bonazzi si guadagna una buona punizione dalla trequarti, sulla fascia sinistra. Bonazzi, che non gioca con continuità, riesce però sempre a incidere nell'azione.
Al 44' Le Noci si mangia il colpo del KO: tutto solo davanti al portiere, non centra lo specchio della porta. Primo tempo che si chiude con il vantaggio del Pergo di misura, ma alla conta dobbiamo dire che è stata sprecata qualche occasione per assicurarci già il successo finale.
Stima del publico presente circa 2500 spettatori.
Ripresa iniziata.
Facchinetti approfitta di un errore difensivo della retroguardia Sambenedettese, entra in area, ma la palla sfugge al suo controllo; in attacco i padroni di casa su lungo cross dalla sinistra costringono alla deviazione di testa Marconi. Dal calcio d'angolo non scaturisce nulla di positivo per la Samb.

Guadagniamo un buon angolo con Facchinetti: batte Le Noci e la deviazione di testa di Federici è neutralizzata in corner da un difensore. Dalla bandierina batte Bonazzi, ma non c'è nulla di fatto.
Calcio di punizione al 9' st guadagnato da Le Noci. Palla non sfruttata dal Pergo. 12' st: Brambilla è il 'ragioniere' del nostro centrocampo, e lo fa in modo egregio; la mobilità di Sambugaro costringe la Sambenedettese a non distrarsi mai. In questo momento gli uomini di Fortunato guadagnano una punizione dalla trequarti: deviazione di un difensore palla in fallo laterale.
Seconda sostituzione dei padroni di casa: esce Olivieri, entra Melchiorri.
In campo Quaresma di nome, leone di fatto: la difesa si muove precisa, con lui che detta i tempi.

Al 17' st Guerci imposta per Facchinetti, che conclude per il raddoppio del Pergo a San Benedetto. 0 a 2 Forza ragazzi !!!
Sostituione nelle file del Pergo: esce Bonazzi, entra al suo posto Garavelli al 18' del st.
21' st: terza sostituzione dei padroni di casa: esce Palladini, entra Briglia. La curva di casa contesta sonoramente.
35' st: Pergo che si limita a controllare i padroni di casa, che sembrano non averne proprio più.
Secondo cambio Pergocrema: fuori Brambilla, entra Boscolo al 38' st
Terzo cambio deciso da mister Fortunato: esce Facchinetti, entra Ghidotti al 43' st
Sono 3 i minuti di recupero concessi, ma non portano nulla da annotare sul nostro tabellino. Pergo che con il calare del ritmo della gara nella ripresa, per effetto del caldo, ha avuto vita facile. Buona prestazione del collettivo: chissà che lo "schema senza punte" non sia vincente per mister Fortunato. Scherzi a parte, Andreini oggi in panchina e Tarallo che sembra ormai recuperato, lasciano ben sperare per il prosieguo del campionato.

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CAMPIONATO: PERGOCREMA - RAVENNA 1 - 1 [31 ago 2008]

NELLA PRIMA DI CAMPIONATO, LE NOCI RILANCIA IL PERGO

PERGOCREMA - RAVENNA 1 - 1


RETI
: 13’pt Zizzari (R), 20’ pt Le Noci (P).

(4-3-3) Brivio; Marconi, Quaresmini, Ragnoli, Federici; Facchinetti (dal 43’ st Boscolo), Brambilla, Sambugaro; Guerci, Bonazzi (dal 19’ st Garavelli), Le Noci. All. Fortunato. A disposizione: Russo, Ghidotti, Pilleri, Ghilardi, Becchetti..

RAVENNA (4-3-3) Rossi; Pivotto, Ferrario, Ciuffetelli, Fasano; Rossetti, Calzi (dal 45’ st Gerbino), Bettega (dal 32’ st Cavagna); Filipi (dal 29’ st Aloe), Zizzari, Pettinari. All. Atzori. A disposizione: Menegatti, Anzalone, Graziani, Gallinucci.

ARBITRO: Tasso di La Spezia 6,5. (Assistenti: Secco di Bassano del Grappa, Parolin di Bassano del Grappa).

AMMONITI: Pergocrema: Ragnoli; Ravenna: Zizzari, Cavagna.

RECUPERO: 1’ + 4’.

NOTE: Pomeriggio caldo e afoso, tereno di gioco in buone condizioni. Spettatori 1500 circa per un incasso (compresa quota abbonati) di € 11.241.Calcio d’angoli: 5 a 5.

CREMA. Superbo Pergo, splendido "Voltini". Alla fine è un punto meritato, sudato più per la canicola estiva che per l’opposizione degli avversari, senz'altro forti, ma non irresistibili. Alla fine, sono anche volti grondanti, ma distesi, consapevoli di una buona prestazione in un pomeriggio dove le emozioni potevano avere il sopravvento. Invece sono bastati due minuti per capire che non sarebbe stata una partita rognosa: Le Noci si defila sulla destra lasciando con un palmo di naso Fasano; poi effettua un cross insidioso a centro area per Bonazzi, sul quale rimedia in affanno Pivotto. Applausi e sospirone: il Pergo non è una cenerentola e l’avvio è promettente.
Altri dieci minuti, e si insinua il sospetto che potrebbe essere invece una partita dura: al 13’ Bettega si distende sulla sinistra e, all’altezza del vertice dell’area, catapulta un traversone in prossimità del dischetto: Zizzari accelera lo stacco anticipando la difesa cremasca, e di testa prolunga la traiettoria della sfera indirizzandola sotto l’incrocio opposto, dove Brivio non può arrivare. Eppure, il vantaggio ospite era stato preceduto ancora da una buona iniziativa gialloblù, ben disposta a procurare brividi lungo la dorsale difensiva emiliana: sempre Le Noci a proporsi lungo l’out destro, con un cross in area raccolto in tuffo da Facchinetti e pallone che sibila di un niente alla sinistra della porta di Rossi.
Il resto poteva proseguire in un clima di preoccupazione e di smarrimento, perché il Pergo sembrava dovesse stacacre il bollino della matricola e versare pegno. E il Ravenna, esperto e sornione, potrebbe approfittarne già al 18’: Pivotto azzecca un rilancio dalla propria area per Zizzari, che buca la difesa cremasca e si trova a quattr’occhi con Brivio: diagonale per fortuna da scordare.
Brava gente, quelli del Ravenna. Generosi, soprattutto. E allora il Pergo raccoglie quanto stava peraltro meritando: il pareggio. Lo ottiene al 20’: azione prolungata in percussione di Sambugaro, il quale, giunto al limite dell’area, appoggia il pallone allo smarcato Le Noci: due passi dentro e conclusione di piatto destro alla sinistra di Rossi, che tocca ma non devia a sufficienza. La sfera batte dapprima sul palo interno e poi finisce in fondo al sacco. Il “Voltini” esplode di gioia: per la caparbietà con cui la squadra ha reagito, per l’azione del gol, per il pareggio quasi immediato. E allora facciamo un passo indietro e ricominciamo dall’inizio.
Soprattutto nel primo tempo, è stata una bella partita. Nella ripresa il Pergo ha effettivamente accusato più degli avversari il caldo ed il ritmo eccessivo dei primi 45’, però se il pareggio è l’epilogo più equo, un successo gialloblù non avrebbe scandalizzato neppure il tecnico ravennate, alla vigilia convinto di poter rientrare con il bottino pieno.
Ed è stato proprio nella ripresa, approfittando appunto del debito d’ossigeno dei locali, che gli ospiti hanno cercato di sorprendere il Pergocrema con la velocità, sulle fasce, di Filipi e di Pettinari, ma riscontrando una disposizione tattica cremasca che in ogni reparto frustrava le speranze emiliane di intravvedere pertugi offensivi.
Indubbiamente il Ravenna si è presentato al match d’esordio in campionato con alcune importanti assenze (il bomber Succi, ad esempio, oltre a Sciaccaluga e Ungaro), ma in una situazione precaria si è approcciato anche il Pergocrema, che addirittura ha dovuto lasciare il trio d’attacco, al completo, seduto in tribuna: Tarallo, Andreini e Florean, senza citare defezioni dell’ultimo momento, come quella di Finetti. Però, a dispetto della possibile emozione della “prima”, il Pergo ha mostrato personalità ed un gioco pulito, essenziale, chiuso, ma pure pronto a ciondolare in avanti con le ripartenze di Le Noci e Facchinetti.
Il primo tempo è stato accattivante, con frequenti ribaltamenti di fronte e con un ritmo, considerata l’arsura che infagottava il “Voltini”, apparso addirittura delirante. Così non può continuare, si sussurrava nel bagno turco della tribuna ed in effetti, dopo un paio di scintille prima dell’intervallo (al 30’ insidiosa incursione sulla linea di fondo campo di Pettinari, che mette a centro area per uno Zizzari leggermente in anticipo; al 37’ contatto in area tra Ragnoli e Zizzari: proteste però contenute; al 38’ occasione per Guerci, ingannato da un rimbalzo traditore su assist di Le Noci), nella ripresa l’andamento risulta essere più blando, confermando che gran parte della birra i giocatori l’aveva spremuta nella prima parte di gara. Il Ravenna ha forse una marcia in più, ma non lo scatto necessario per sorprendere un Pergocrema sempre ben disposto. Senza spazi a disposizione, gli ospiti ricorrono quindi a qualche calcio piazzato per aggirare l’ostacolo. Al 5’ ci prova Ferrario, il cui colpo di testa, su punizione di Rossetti, termina di poco a lato. Al 7’ replica il Pergo, che le occasioni le costruisce invece su azione: Brambilla, ottimo play-maker, allarga sulla sinistra per Federici, sul cui cross è pronto Le Noci alla battuta a pelo d’erba: il figlio d’arte Bettega intercetta la conclusione. Al 14’ Pettinari aggiusta le coordinate dalla lunga distanza: punizione che Brivio addomestica riparando in angolo. Altra punizione al 21’ dalla sinistra di Rossetti, e ancora Brivio in mischia è sontuoso.
Il Pergo, pur un po’ affaticato, tiene il campo con dignità e al 29’ mette in crisi Rossi, costretto a rimediare in angolo sulla punizione di Quaresmini, come al 35’, quando l’ultima illusione di un esordio vincente è affidata al piede di Facchinetti, con il portiere ospite che neutralizza la conclusione. Il pari, tutto sommato, non guasta a nessuno ed è anche l’epilogo più onesto di una gara gradevole.


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