RETE:: 10’ st Zecchin.
RAVENNA: Brignoli, Ferrario, Pivotto, Fasano, Sabato, Sciaccaluga, Rossetti, Trotta, Zecchin, Pettinari, Zizzari. All. Atzori. A disp.: Zanella, Ungaro, Gallinucci, Calzi, Khoris, Gerbino Polo, Filipi
PERGOCREMA: Russo, Ghidotti, Federici, Boscolo, Rossi, Quaresmini, Garavelli (35’ st Andreini), Sambugaro, Tarallo, Le Noci (18’ st Araboni), Bonazzi. All. Piantoni. A disp.: Brivio, Marconi, Finetti, Pellegrini, Becchetti.
ARBITRO: Aleandro di Paolo di Avezzano (Lunardon di Busto Arsizio, Parisse di Avezzano).
NOTE: Pomeriggio soleggiato, terreno in discrete condizioni. Spettatori 2856 di cui abbonati 1059 per incasso totale di € 8.330,63. Recupero: 1' pt, 3' st. Ammoniti: 13' Rossi per fallo (P), 21' Pettinari per proteste (R) ,29' Trotta per fallo (R) , 60' Sabato per fallo (R).
RAVENNA. - Mala tempora currunt! Nonostante i tempi grami, i tifosi gialloblù ci hanno creduto e sono accorsi riempiendo il solito torpedone: 52 presenze, per una delle trasferte più lunghe della stagione. Ma oggi ci voleva ben altro che la fede per spingere nella ripresa un Pergo che ha pagato l’impossibilità di effettuare una preparazione adeguata dopo l’abbondante nevicata. Sebbene neppure troppo irresistibile, il Ravenna è comunque apparso più veloce, fantasioso nelle azioni, anche se non troppo spietato nelle conclusioni, come il rigore clamorosamente fallito nel primo tempo (atto di giustizia alla generosità del direttore di gara, nel prosieguo risultato comunque dignitoso).
Il Pergo ha dato a lungo l’impressione di un carro armato senza munizioni: macchinoso nella manovra, poco efficace sotto porta. Nel finale di gara Piantoni ha provato ad imbottirlo di cecchini patentati con l’innesto del neo acquisto Araboni e poi di Andreini, però senza fatali effetti per i padroni di casa.
Per la prima mezz’ora la squadra cremasca è sembrata in condizioni fisiche discrete ed in grado di poter impensierire la difesa avversaria. Poi al rientro dagli spogliatoi la maggiore verve agonistica dei ravennati ha messo in apprensione la difesa ospite, che si è salvata in extremis in un paio di circostanze, prima di crollare sul gol decisivo del match. L’assenza di un uomo pur importante come Brambilla, non basta da sola a spiegare le difficoltà di un centrocampo ugualmente ben sorretto da Boscolo (tra i più positivi), ma spesso preso d’infilata dalle verticalizzazioni dei giallorossi.
Nel Pergo, che accusa le annunciate defezioni (Gentili, Ragnoli, Florean, Brambilla), c’è l’esordio di Rossi al centro della difesa, mentre l’altro neo acquisto, Araboni, attende il proprio turno in panchina. Anche questo già annunciato. Come è prevedibile la partenza guardinga delle due contendenti. Al 4’ il Ravenna rompe gli indugi e si presenta nei pressi di Russo con una conclusione velleitaria da fuori area di Pettinari, che non crea fastidi al portiere cremasco. Il Pergo replica, ma risulta poco effervescente in avanti, mentre al 12' viene annullato un gol ai padroni di casa per fuorigioco di Zizzari, su tiro da fuori area susseguente agli sviluppi di un calcio d'angolo. E’ il campanello d'allarme per il potenziale vantaggio che potrebbe giungere un minuto dopo: Rossi e Zizzari si strattonano in area e per l’arbitro non ci sono dubbi sulla scorrettezza del difensore gialloblù (ammonito); lo stesso Zizzari si incarica della battuta, rimediando una figuraccia: traiettoria ampiamente fuori alla destra di Russo.
Il Ravenna si genuflette meditando sull'errore dell'attaccante, ed il Pergo ne approfitta. Al 19' Bonazzi, con siluro indirizzato all’incrocio dei pali, costringe Brignoli ad un acrobatico quanto efficace miracolo. Anche Tarallo, al 28', prova il colpo ad effetto: stop di petto e girata acrobatica comunque centrale. Poco prima del riposo (40’) è Ferrario a farsi maledire dai propri sostenitori: da posizione favorevolissima (vicino al dischetto del rigore), dopo un passaggio profondo dalla trequarti, spara a salve.
Ad un primo tempo equilibrato, fa seguito una ripresa dai connotati più prettamente locali. Il Pergo subisce un avvio spumeggiante del Ravenna, che preme senza interruzione nelle vicinanze dell’area avversaria. Al 5’ il Pergo è miracolato per la seconda volta da Zizzari, il quale da posizione molto ravvicinata, su cross basso dalla destra di Trotta, manca la botta fatale. Al 10’ arriva il gol che segna il successo dei locali. E' sempre Trotta a prodursi in una bella proiezione offensiva sulla fascia destra, poi mette nel cuore dell’area un pallone delizioso che Zecchin capitalizza.
Per la reazione del Pergocrema, visibilmente calato di rendimento rispetto ai primi 45’, bisogna attendere addirittura il 28': Garavelli ci prova dal limite dell’area, ma il suo tiro, potente, è tuttavia centrale e non preoccupa un attento Brignoli. L’ultima speranza di strappare quantomeno l’ennesimo pareggio, è affidata ai piedi di Tarallo: la posizione è buona, il tiro è debole e per Brignoli è una formalità neutralizzare l’insidia.
Nella seconda trasferta stagionale in terra romagnola, il Pergocrema imita la prima (Cesena) e, soprattutto, dopo la convincente prestazione prima del riposo natalizio contro la Spal, innesta la retromarcia. Probabilmente, oggi, non è stata una questione di gioco mancante, ma di energie. Senza drammi, bisogna lavorare per uscire dalla paludosa zona playout, spesso più insidiosa a livello mentale, che pratico.
www.uspergocrema.it
martedì 13 gennaio 2009
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