martedì 25 novembre 2008

SITO DEL PERGO - FINISCE LO SCIOPERO MA NON LE FRECCIATE

PERGOCREMA - REGGIANA 0-0

PERGOCREMA
: Russo, Marconi, Federici, Boscolo, Ghidotti, Quaresmini, Facchinetti, Guerci (27’ st Brambilla), Florean (19’ st Garavelli), Bonazzi, Le Noci (41’ st Becchetti). All. Piantoni. A disposizione: Brivio, Ghilardi, Pilleri, Pellegrini.

REGGIANA: Ambrosio, Mallus, Zini, Stefani, Bruno, Ponzo, Nardini (31’ st Migliaccio), Grieco, Ferrari (39’ st Bucolo), Ingari, Florian (14’ st Falconieri). All. Pane. A disposizione: Tomasig, Mei, Cosner, Bovini.

ARBITRO: Pagano di Torre Annunziata (La Grotteria di Novara, Mazzaferro di Torino).

NOTE: Pomeriggio soleggiato, ma freddo, terreno in buone condizioni. Spettatori 1300 circa per un incasso lordo, compresa quota abbonati, di € 11.270. Ammonito Ferrari. Recupero 1’ + 4’.

CREMA. I più giù, fra il depresso e l’incredulo, sono ...


QUESTO E' QUANTO SCRITTO SUL SITO DEL PERGO NELLA SEZ. NEWS PERGOCREMA REGGIANA.
NELLA SPERANZA CHE QUESTO COMPORTAMENTO NON SIA CONDIVISO DAL PRESIDENTE BERGAMELLI, MA CHE SIA UN INIZIATIVA PERSONALE DI QUALCHE PERSONAGGIO ALL'INTERNO DELLA SOCIETA', SI RITIENE INAMMISSIBILE E INACCETTABILE UNA MODALITA' COSI' INFANTILE, SPECIALMENTE SU UN ORGANO UFFICIALE CHE "DOVREBBE" PRESENTARE NEL MIGLIOR MODO POSSIBILE LA PROPRIA SQUADRA, LA PROPRIA CITTA' E I PROPRI TIFOSI "CASUALMENTE NON PIU FOTOGRAFATI".
SPERIAMO CHE QUESTA SITUAZIONE VENGA CHIARITA "DAL PRESIDENTE" IN TEMPI BREVI.

lunedì 24 novembre 2008

CAMPIONATO: PERGOCREMA - REGGIANA 0-0 [23 nov 2008]


Una partitaccia.
Da infilare direttamente nel cestino, nonostante valga il quinto posto solitario. Bizzarro rovescio della medaglia, ma non può bastare ad addolcire una pillola assolutamente sgradevole. Già, perchè se la zona play off alla fine esce consolidata, l’occasione per balzare a ridosso delle prime della classe era davvero sontuosa.
Impossibile, però, vincere senza tirare in porta. In 93 minuti, la Reggiana ha indirizzato due palloni nello specchio della porta difesa da Russo. Entrambi scolastici. Il primo, con Bruno, direttamente dalla bandierina. Il secondo, con Ponzo, che ha sferrato un sinistro a giro pregevole, ma non sufficientemente angolato (Russo ha parato in tuffo).
Tutto qui. Cioè zero assoluto. In un mare di calcio piatto, da sbadigli o da rabbia. Il Pergocrema ci ha provato nel primo tempo, poi si è infiacchito in termini speculari rispetto ai granata e la scena è diventato ancor più di bassa lega. "E’ stata una brutta partita di C2" la sintesi perfetta di Mirco Stefani. Tra i pochi ad uscire a testa alta da una sfida che per i granata costituisce non un passo indietro, ma una vistosa falcata da gambero.
Le assenze a manciate, su entrambi i fronti, non sono un alibi. La Reggiana ha lasciato ai box,per infortuni e squalifiche, Alessi, Padoin, Scantamburlo, Maschio e Mei (in panchina a far numero). Più Dall’Acqua, fuori condizione e che sabato ha messo minuti nelle gambe con la Berretti.
Il Pergocrema ha dovuto arrabattarsi addirittura fino a pochi minuti prima del via. Ai forfait annunciati (mezza difesa, Sambugaro e Tarallo), si sono aggiunti Brambilla, tenuto in panchina per un affaticamento muscolare (è entrato a metà ripresa) e Andreini, finito ko nel riscaldamento. Sempre per guai muscolari. Piantoni ha così consegnato la maglia di punta avanzata a Lauro Florean, che ha ingaggiato un duello di negatività col quasi omonimo collega granata (Damien Florian).
Il Pergo è partito a spron battuto, ma è durato poco. E non ha mai ustionato un Ambrosio vigile. Perlomeno ha tentato di fare la partita. Organizzando azioni, vanificate in avvio sistematicamente da posizioni di fuorigioco: addirittura 4 nei primi 4 minuti.
Il Pergo ha scelto la fascia destra per alzare vampate, ma non ha mai trovato freddezza nei sedici metri. Qualche accelerazione di Le Noci e Facchinetti, palpiti di intensità, pericoli modesti. Il tutto condensato nella prima frazione. Dopo il riposo, anche i lombardi sono piombati nel grigiore.
La Reggiana è invece rimasta costantemente a guardare. Anche la presenza a centrocampo di Ferrari, giocatore offensivo, è scivolata via nel più completo anonimato. Al rientro da titolare, alla fine si è distinto soltanto per il primato di unico ammonito. Un giallo banale (entrata ruvida a centrocampo su Bonazzi) che gli costerà la squalifica, visto che era diffidato.
Senza idee e slancio, con Grieco ombra del leader di sette giorni prima, il gioco della Reggiana non è mai decollato e non ha fruttato occasioni da gol. Difficile farsi largo per le due punte, Ingari e Florian, spesso abbandonate al loro destino. Ma desolatamente vuote pur nei pochi palloni giocati.
La difesa, ridisegnata per l’assenza di Mei, con Stefani a destra e Mallus a sinistra, è stato l’unico reparto a disimpegnarsi con sufficiente autorità. Va ricordato che Zini è sceso in campo con 38 di febbre: visto che è stato uno dei migliori, molti altri granata dovrebbero arrossire.
L’ambiente si è pian piano "adagiato" al nulla imperante. Le curve hanno inevitabilmente perso fragore, ma sono state ultra-generose di fronte allo squallore proposto da due squadre che hanno affrontato la ripresa come un allenamento del giovedì. Qualche brusio, fischi sommessi. Un atteggiamento da incrollabili galantuomini.
Una punizione clamorosamente fuori misura di Grieco, a fil di sirena, è stato il degno sigillo ad una delle prestazioni più smunte dell’intera gestione Pane. Il sesto risultato utile consecutivo e il quinto posto senza partner salvano il bilancio. Ma contro questo Pergocrema decimato e soffice, l’occasione per pennellare un salto di qualità era ghiottissima. Buttarla via in modo tanto imbelle è inammissibile.

PERGOCREMA (4-2-3-1): Russo; Marconi, Ghidotti, Quaresmini, Federici; Boscolo, Guerci (dal 27’ s.t. Brambilla); Facchinetti, Le Noci (dal 40’ s.t. Becchetti), Bonazzi; Florean (dal 18’ s.t. Garavelli). (Brivio, Ghilardi, Pilleri, Pellegrini). All. Piantoni
REGGIANA (3-5-2): Ambrosio; Stefani, Zini, Mallus; Ponzo, Nardini (dal 30’ s.t. Migliaccio), Grieco, Ferrari (dal 37’ s.t. Bucolo), Bruno; Ingari, Florian (dal 13’ s.t. Falconieri) (Tomasig, Mei, Cosner, Bonini). All. Pane
Arbitro: Pagano di Torre Annunziata (La Grotteria di Novara - Mazzaferro di Torino).
Note: spettatori 1500 circa (675 paganti, 612 abbonati), incasso 10.045 euro. Circa 150 tifosi reggiani. Ammonito Ferrari. Angoli: 3-2. Tiri in porta: 4-2. Tiri fuori: 2-3. Falli: 16-18. Fuorigioco: 9-3. Passaggi al portiere: 4-10. Recupero: 1’ e 2’. La gara è iniziata con 7’ di ritardo.


fonte: ilrestodelcarlino

SITO DEL PERGO IN SCIOPERO - POPO CARèGNA


A quanto pare il sito del US PERGOCREMA 1932 é in sciopero, a causa della contestazione in occasione della gara Pergocrema Lecco dello scorso 02-11-2008 e di alcuni tifosi "UN BLOG" che "SI PERMETTONO" di non essere contenti di alcune scelte della società stessa.
Non ci credete??

http://www.uspergocrema.it/news_indice/news_home_frame.html

Per avere informazioni riguardo alla gara casalinga di ieri contro la Reggiana, si consiglia di consultare il seguente sito:

http://www.reggianacalcio.it/

TRENTO - PERGOCREMA 08-05-2005

mercoledì 19 novembre 2008

CAMPIONATO: PERGOCREMA - VENEZIA 1-0 [16 nov 2008]

I gialloblù sconfiggono 1-0 il Venezia e conquistano i primi tre punti al ‘Voltini’

Calcio - Il Pergo si trasforma in stregone e con una magia di Bonazzi nel finale di gara stende il Venezia scacciando nello stesso tempo i fantasmi dallo stadio "Voltini". Il match contro i lagunari termina 1-0 e rappresenta di fatto il primo hurrà stagionale casalingo, un successo tanto importante quando agognato.A partire meglio sono i lagunari, con Rebecca che coglie la traversa e spaventa tutto il pubblico di fede cannibale. Passata la paura il Pergo si sveglia e prova a portarsi in vantaggio in almeno un paio di occasioni: prima Le Noci impegna severamente il portiere veneziano Lotti con una bella conclusione su calcio piazzato da fuori area, poi è invece Facchinetti a rendersi pericoloso nell’area ospite. Il Venezia tuttavia non sta certo a guardare e risponde al 40’ con la vecchia volpe Poggi, al quale il direttore di gara annulla una rete per fuorigioco. Nel finale di primo tempo è ancora Poggi a tentare di sorprendere Russo, ma la sua girata al volo si spegne sul fondo.Nella ripresa il Pergo cerca di aumentare il ritmo, ma la difesa lagunare sembra difendersi bene e gli spazi in cui inserirsi sono pochi. Il più insidioso tra i gialloblù è sempre Le Noci, che pareggia il conto delle traverse colpendola con un altro pericolosissimo calcio di punizione. Col passare dei minuti la gara pare essere destinata ad un inconcludente 0-0, ma a dieci minuti dal termine arriva la magia: contropiede gialloblù, Florean rifinisce per Bonazzi che dal vertice sinistro dell’area lascia partire un destro letale sul secondo palo che fa secco Lotti. Tre punti che fanno morale e classifica. L’occasione di ripetersi capita presto: domenica prossima a Crema arriva infatti la Reggiana.
PERGOCREMA-VENEZIA 1-0
PERGOCREMA (4-2-3-1): Russo; Marconi, Finetti (30’ Ghidotti), Quaresmini, Federici; Brambilla, Sambugaro; Facchinetti (72' Florean), Le Noci, Bonazzi; Tarallo (49' Andreini). All. Piantoni.
VENEZIA (4-3-1-2): Lotti; Semenzato, Lebran, Galuppo, Anderson; Drascek, Bono, Ruffini (76' Chinellato); Rebecca (64' Corradi); Poggi (81' Fornaio), Ibekwe. All. Cuoghi.
ARBITRO: Bolano di Livorno.
RETE: 81' Bonazzi.
NOTE: giornata soleggiata, terreno in discrete condizioni. Ammoniti Quaresmini, Ruffini e Poggi. Spettatori 1200 circa, di cui 612 abbonati, per un incasso di euro 9430 (compresa quota abbonati). Angoli 4-3 per il Pergocrema; recuperi 2', 3'.

fonte: cremaonline

martedì 18 novembre 2008

lunedì 17 novembre 2008

sabato 15 novembre 2008

PITBULL

Dal sito della Società sembra che coloro che hanno contestato e offeso pesantemente sia gente di “poco conto” gente non invitata al banchetto “se non ricordo male”, pitbull sono state chiamate queste persone, qualcuno in sostanza che non vuole il bene del Pergo ma che cerca di remare contro per creare zizzania.Bene, sono rimasto colpito da queste parole, tanto che ieri sera, ho voluto informarmi su chi e in che modo “anche se non ce ne sarebbe stato bisogno, perché, a differenza di chi parla e straparla qualche volta, IO è dalla bellezza di venticinque anni che vivo il Pergo dallo stadio e dal bar, esattamente da diciotto che lo vivo dalla Curva, andavo a vedere il Pergo di Mayer e Lenisa, quello di De Giorgis, ricordo Gigi Pastò, Tiberio Terzi, Claudio Pozzi, e tutti gli altri…Ricordo una di queste due persone “che tutti conoscono” bambino, avra’ avuto undici anni, poteva essere il 1986 o 1987 nei distinti dare i pugni alla rete perché avevamo preso un goal contro la Pro Sesto “C1” noi eravamo in C2, lo ricordo prendere a pugni la rete con le lacrime agli occhi per una partita in notturna di Coppa Italia a cui non fregava niente a nessuno con dietro suo padre che gli intimava di stare buono. Lo ricordo come compagno di mille trasferte, riunioni serali e iniziative, disordini di ogni genere. QUESTO E’ AMORE, almeno come lo intendo io, non ha mai preso una lira dalla società Pergocrema, mai un biglietto omaggio, mai un favore e si è sempre sbattuto, ha sempre sofferto dall’anno di Lele Messina all’era Bianchi, ed ha gioito come nessuno per le promozioni.L’altro elemento, non invitato al banchetto, è uno dei miei migliori amici, nonostante non abbia nella sua vita seguito assiduamente il “Pergo”, lui tifa Toro e Brescia, quest’anno oltre a fare l’abbonamento e non saltare ancora una trasferta, si è proposto come sponsor per finanziare un gruppo del Pergo da poco censito. Lui è così, si esprime così, con me, con sua madre e con chiunque gli capiti a tiro, ammetto che è matto come un cavallo, ma fondamentalmente è una buonissima persona. Parlando con lui ieri sera, mi dice che probabilmente c’è stata una esasperazione da parte sua e se ne rammarica, ma dopo la sostituzione di Sambugaro, peraltro assurda, e alcune scelte tecniche assolutamente contestabili, non è stato capace “come sempre gli capità” di contenersi, generalmente resta attaccato alla rete e fa’ le stesse identiche cose nei confronti degli avversari, per metterli in agitazione.Bene, questi sono i pitbull che remano contro la società e la squadra, questi sono gli elementi che la Curva Sud dovrebbe emarginare, non sono invitati al banchetto ??!?Credo che prima di sparare giudizi su qualcuno, bisognerebbe almeno sapere di cosa si sta’ parlando, perché una cosa è LAVORARE “ben remunerati” per una società sportiva, altra cosa è VIVERE PER “assolutamente gratis, anzi pagnado di tasca propria.Sono convinto che tra questi due ruoli ci sia una bella differenza, ma evidentemente in questa società dove il presidente fa’ l’allenatore e il direttore sportivo, l’allenatore fa’ il tifoso, l’ex allenatore che voleva “FARE L’ALLENATORE” viene “fatto fuori” perché avrebbe dovuto fare lo spettatore….dove l’ex osservatore “già sul libro paga” viene promosso al ruolo a mister, forse in una situazione dove l’inversione di ruoli è cosa sistematica si potrebbe incaricare il buon magazziniere come addetto alla sicurezza, l’addetto stampa potrebbe occuparsi del mercato di riparazione e al vicepresidente dare in gestione il bar dello stadio…Volete dare la colpa di questo ai pitbull che cercano di distruggere l’ottimo lavoro fatto fino ad oggi?? A me sembra tanto un modo di nascondersi dietro a un dito per non ammettere i propri sbagli, e come tutti sanno, per migliorarsi è necessario mettersi in discussione costantemente, imparare dai propri errori cominciando da AMMETTERLI a se stessi e nel caso di una società sportiva ai propri sostenitori, questo a mio modo di vedere è il primo passo.Per quanto riguarda il tesseramento dei giocatori prima del mercato di riparazione credo sia superfluo dire ancora una volta che se ci fossero le pedine giuste al posto giusto, come dovrebbe essere, vale a dire la solita piramide: presidente, vicepresidente, direttore sportivo ecc.. questo non sarebbe accaduto, ma non credo sia il caso di girare il coltello nella ferita.
LA MIA BANCA E’ DIFFERENTE.

Kossuth

Da “La Provincia”

CREMA: Giornata di risposte ieri in casa gialloblù. L’addetto stampa Claudio Falconi, presente all’allenamento della squadra, ha fatto chiarezza su due episodi che stanno tenendo banco: La querelle a distanza con un gruppo di tifosi e la rinuncia ad ingaggiare un nuovo difensore centrale.“ Ho letto sul Blog dei tifosi le risposte alla presa di posizione della Società dopo gli episodi verificatasi a Novara. Qualcuno si è appellato al diritto di critica, qualcun altro ha affermato che sul sito del Pergocrema certe frasi non andavano scritte.A loro rispondo che il sito è l’organo ufficiale sul quale la Società esprime la propria posizione . In quanto alle critiche ritengo legittimo che chi viene allo stadio manifesti la propria insoddisfazione non bella o che contesti qualche scelta tecnica. Cio’ che la società non tollera sono le pesanti offese personali rivolte a mister Piantoni.Falconi ha poi fatto chiarezza sulla rinuncia, ormai ufficiale della società, ad intervenire sul mercato prima di Gennaio. “Era gia pronto l’ingaggio di Bertotto. Mancava soltanto la firma, che sarebbe dovuta avvenire lunedì. La società credeva che fosse possibile operare la rescissione di contratto con uno degli attuali tesserati per poterne inserire in lista uno nuovo ed invece la Lega ci ha spiegato proprio lunedì che questo non è possibile, a meno di voler rinunciare al contributo economico. Se lo avessimo saputo prima, nelle scorse settimane non avremmo provato né Coppini, né Zamperini. Tesserando Bertotto, avremmo perso piu di centomila euro. A quel punto abbiamo preferito rinunciare a concludere l’operazione”.Fino alla riapertura del mercato di gennaio, dunque, si potranno ingaggiare soltanto degli Under 21. Ecco perché il Pergocrema sta’ per inviare in Lega le pratiche per il tesseramento di Vinvent Kouadio. Sarebbe lui in questo periodo l’alternativa a Finetti e Quaresmini, in attesa del mercato e del recupero di Ragoli (previsto per fine gennaio) e di Gentili che dovrebbe tornare ad allenarsi la prossima settimana.Ieri, nel frattempo, sono ripresi gli allenamenti. A parte i dur infortunati di cui sopra e Brivio, tutti hanno risposto presente. L’esperto portiere riprenderà a lavorare probabilmente già da oggi. Per la sfida di domenica contro il Venezia, mister Piantoni dovrà fare a meno dello squalificato centrocampista Boscolo. Candidati alla sua sostituzione ci sono Marconi, Garavelli e Guerci. Rientra invece Andreini che ha scontato il turno dietro la lavagna.

Fonte : La Provincia

martedì 11 novembre 2008

SITO DELLA SOCIETA'



Ebbene, trovo assurdo un commento simile sul sito della società.

Il diritto di contestare é sacrosanto, io personalmenete non sono d'accordo sui motivi della contestazione,
credo infatti che Mister Piantoni non abbia né colpa né peccato, non ho mai fatto mistero sulle perplessità nei confronti di un presidente che fa' il calciomercato, il direttore generale e l'allenatore,
non ho mai fatto mistero circa l'esonero di Mister Fortunato "Clamorosa CAZZATA", nonostante cio' credo che il Presidente Bergamelli sia una buona persona e che le scelte le faccia per il BENE del PERGO anche se molte volte non sono quelle giuste.
Aggiungo: sono convinto che la prestazione di domenica a Novara sia dovuta principalmente alle madonne che i giocatori si sono beccati domenica scorsa al Voltini contro il Lecco, contro il Novara il presidente Bergamelli non era presente ..... UN CASO ?? Probabilmente si ...

Un bagno di umiltà fa' bene a tutti, di tanto in tanto, vediamo di non arroccarci sulle nostre posizioni e di migliorare anche accettando le critiche. Se avverra' questo, i GUFI saranno messi a tacere.
Torno a ribadire che onnipotente come il Berluska ce n'é uno solo, e speriamo che continui ad essere così..

CAMPIONATO: NOVARA - PERGOCREMA 1-1 [10 nov 2008]



NOVARA - PERGOCREMA 1-1

RETI
: Tarallo (P) al 10’ pt, Bertani (N) al 4’ st.

NOVARA: Brichetto; Morganti, Lorenzini, Ludi, Tombesi (dal 19’ st Maggiolini); Porcari (dal 35’ st Chiappara), Gallo, Evola, Bertani; Sinigaglia (dal 39’ st Brizzi), Rubino. All. Notaristefano. A disposizione: Tani, Perego, Piraccini, Amato.

PERGOCREMA: Russo; Ghidotti, Finetti, Quaresmini, Federici; Boscolo, Brambilla, Sambugaro (dal 12’ st Facchinetti); Le Noci, Tarallo (dal 29’ st Florean), Bonazzi (dal 33’ st Garavelli). All. Piantoni. A disposizione: Manzoni, Marconi, Guerci, Pilleri.

ARBITRO: Pizzi di Saronno (Pasquali Cerioli di Milano, Tino di Milano.

AMMONITI: Pergocrema: Boscolo, Russo, Quaresmini, Bonazzi. Novara: Morganti.
ESPULSI: Boscolo (P) al 30’ st per doppia ammonizione.
RECUPERO: 1 min. + 4 min.
SPETTATORI: 2200.

NOVARA. - Probabilmente ci vorrà altra acqua, oltre a quella caduta in settimana, per lavare via dalla testa la sensazione di impotenza dopo la prestazione contro il Lecco. Oggi, però, la squadra ha ripulito il ricordo con un comportamento convincente. Sarà l'orgoglio di non voler stendere la passatoia davanti alla capolista, sarà soprattutto il fatto di aver sfoltito l’infermeria, di aver dato un calcio ai fantasmi, ma s'è visto e a tratti ammirato un altro Pergo. Il pareggio, se dissertiamo su chi avrebbe meritato di vincere, sta stretto più ai cremaschi che ai piemontesi, ma la crescita di tono è innegabile. E speriamo che si possa proseguire così. Vincere su questo campo non è facile per nessuno. Sinora ci era riuscito soltanto il Legnano. Il Pergo ci ha provato, con una partenza veloce che prometteva di più e poteva avere altri sbocchi. Peccato quella traversa scheggiata da Quaresmini su punizione, all’ultimo secondo di gara. Fosse entrato, nessuno avrebbe gridato allo scandalo.
In un pomeriggio sereno, da eccepire ci sarebbero solo alcune steccate di pochissimi e individuabili sostenitori gialloblù, che fuori dal coro, dalla curva ospite, non hanno lesinato assurdi insulti a Piantoni. Peccato, dunque, che una prestazione promettente, che riconcilia con l’opaca condotta di gara di domenica scorsa, sia stata macchiata, nel corso del secondo tempo, da quattro gatti. I ragazzi della “Sud”, sia chiaro, in tutto questo non hanno responsabilità, poiché gli improperi sono stati isolati e coinvolgono soltanto quei quattro cecchini (e risparmiamoci la rima), che con fierezza gonfiano il petto al riparo del gruppo. Il gruppo, cioè la parte sana e appassionata della curva ha il diritto, e il dovere, di emarginarli, perché accarezzare il pelo a certi personaggi è un esercizio pericoloso: i pit-bull, prima o poi, mordono, nel senso che possono far male agli interessi di tutti quanti.
Però è sconfortante, perché gli insulti di oggi si sommano alle contestazioni del Voltini di sette giorni fa e stupisce, principalmente, non tanto il labile senso di riconoscenza o la volubile memoria (dalla “domenica delle Palme”, dopo la gara con il Pavia, all’”orto degli ulivi” al termine del match contro il Lecco), bensì la deficitaria stima verso il lavoro della società, delle scelte comunque ponderate e sofferte, sebbene non sbandierate, del mancato rispetto verso le persone. Il lancio di fiele, tanto per entrare nella cronaca, è arrivato con la sostituzione di Sambugaro, non apprezzata, e proseguita con quella di Tarallo, il quale peraltro rientrava da un lungo periodo di convalescenza e si sapeva non in grado di sostenere l’intero match. Non c’è quindi conflitto argomentato da disquisizioni tattiche, bensì semplice, e deprimente!, premeditazione che non giova al bene della squadra, né tantomeno all’impegno della società. Avanti così, se si vuole male ai colori gialloblù.
Avanti così, ma per il bene della classifica, è invece la prestazione fornita sul campo dai giocatori cremaschi. E' stata una partita piacevole, vivace anche sotto il profilo tattico, quando Piantoni, con i cambi effettuati nella ripresa, ha ridisegnato il modulo della squadra, che non ha sofferto la capolista neppure quando ha dovuto proseguire l’incontro in inferiorità numerica per l’espulsione di Boscolo. Probabilmente il mister non crede allo schieramento uno ed immutabile, ed ha dunque voluto anticipare le eventuali mosse dell'avversario, ricavandone beneficio.
Il ritorno del bomber è la principale novità nello schieramento iniziale ed al 6’ è proprio Tarallo a servire, dalla destra, Le Noci, il cui diagonale termina però a lato. L’inizio di gara mostra un Novara alquanto guardingo ed i cremaschi piuttosto determinati. Al 7’ su punizione da circa 20 metri, Le Noci blocca il respiro ai tifosi piemontesi: pallone fuori di pochissimo. Insiste il Pergo, che al 10’ ottiene il gol del vantaggio: corner dalla sinistra di Bonazzi e a centro area Tarallo approfitta dell’incertezza del portiere di casa e di testa firma la sua prima rete con la maglia gialloblù.
Il Novara reagisce, ma non trova profondità alla propria manovra. Bertani, sull’out sinistro, ha guizzi vorticosi che inizialmente mettono in difficoltà Ghidotti, ma non procurano soverchie insidie nelle vicinanze di un attento Russo. Al 31’ è invece il Pergo a sfiorare il raddoppio: Le Noci, conun lancio calibrato, mette Tarallo davanti a Brichetto, che lo anticipa di un soffio in uscita. Boato novarese al 33’: Bertani crossa a centro area per Rubino, il quale si esibisce in un’acrobatica rovesciata, più spettacolare che efficace. Il Pergo non si chiude nella propria roccaforte, ma cerca di addomesticare l’azione avversaria con la diga di centrocampo. Brambilla non è soltanto il regista, bensì recupera parecchi palloni in fase di interdizione. Al 37’ Le Noci si produce in un’ottima azione di rimessa: giunto nei pressi dell’area piccola, indugia nella conclusione e la difesa locale recupera in extremis.
L’ultimo brivido del primo tempo arriva dalle parti di Russo: cross dalla destra e a due passi dalla linea di porta, Rubino devia di testa a colpo sicuro. Strepitoso Russo a negargli la gioia del gol.
Pareggio che arriva però all’inizio di ripresa. Al 4’ Evola, dalla fascia destra, catapulta un buon pallone sul primo palo per Bertani, che si avvita e devia sotto l’incrocio opposto, dove il portiere cremasco non può arrivare.
Il Novara si galvanizza, il Pergo accusa il colpo. Al 10’ è ancora Bertani a mettere in crisi la difesa gialloblù, con una conclusione che termina però alta. Poi Piantoni avvia la serie dei cambi ed in effetti il riassetto tattico ristabilisce l’equità tra le contendenti. Anzi, è proprio il Pergo a trarne giovamento, proprio con due dei tre sostituti. Al 26’ Facchinetti conclude dal limite impegnando Brichetto. Quando scocca la mezzora Boscolo è costretto a trattenere un avversario a centrocampo per evitare una ripartenza. Secondo cartellino giallo e conseguente espulsione. Esulta lo stadio di fede biancoazzurra, ma al 37’ il siluro di Garavelli, dalla media distanza, spolverando il palo alla sinistra del portiere locale avverte che il Pergo non ha alzato bandiera bianca dopo l’inferiorità numerica. Emozione anche nei minuti di recupero. Al 46’ Russo è lesto ad anticipare fuori dai pali l’incursione di Rubino, mentre al 49’, su punizione dalla distanza, Quaresmini scarica un missile che scheggia la traversa. Avanti così, dunque, sordi e concreti.

LE FOTO DELLA PARTITA




















fonte www.uspergocrema.it



lunedì 3 novembre 2008

Luvi De André

Luisa Vittoria De Andrè :
È l'amore che ti da un'identità




INFATTI IO AMO QUESTA RAGAZZA !














PERGO - CREMONESE NAZ 2






CAMPIONATO: PERGOCREMA - LECCO 1-2 [02 nov 2008]

PERGOCREMA – LECCO 1-2

RETI:23’ pt Corti, 30’ pt Andreini, 18’ st D’Ambrosio.

PERGOCREMA: Brivio (1’ st Russo), Ghiotti, Federici, Brambilla (15’ st Guerci), Ragnoli (12’ pt Pilleri), Quaresmini, Boscolo, Sambugaro, Andreini, Bonazzi, Le Noci. All. Piantoni. A disp. Ghilardi, Facchinetti, Garavelli, Florean.

LECCO: Orlandi, D’Ambrosio, Villagatti (34’ st Martinelli), Mateo David, Grimaldi, Bernini, Carlini, Corti, Alteri, Carrara, Buda (29’ st Romanelli). All. Cadregari. A disp.: Andreoletti, Santoni, Sangiovanni, Guglieri, Montalto.Arbitro: Vallesi di Ascoli Pieceno (Schenone di Genova e Sirchia di Genova).

NOTE: Giornata soleggiata, terreno in buone condizioni. Spettatori 1300 circa per un incasso lordo, compresa quota abbonati, di € 11.666,21. Espulso al 46’ st Andreini per doppia ammonizione. Allontanato dal campo, al 16’ st, il tecnico del Lecco Cadregari. Ammoniti: Guerci e Boscolo.Angoli 5 a 4. Recupero 2’ + 5’.

CREMA. - E una. Si cercava la prima vittoria interna della stagione, è arrivata invece la prima sconfitta al “Voltini”. Mentre la Sud (anzi, forse solo qualche commensale non invitato al banchetto), abbozza una protesta più sgradevole che ingrata, si rimane qui allocchiti dalla prestazione e dal risultato a chiederci che cosa non ha funzionato nel Pergo di oggi. E la risposta, purtroppo, è molto semplice: il gioco, lo spirito, la determinazione. E non sono dettagli.Un pomeriggio volubile può certamente capitare e non bisogna farne un dramma.Non c' è stato il Pergo che ci si attendeva dopo il successo di Portogruaro, o quello grintoso e motivato del derby, che avrebbe affondato le banderillas tra le scapole dei giovani talentuosi lecchesi, che avrebbe insidiato le praterie davanti a Orlandi. C’è stato un Pergo poco efficace sotto rete, con qualche distrazione difensiva risultata fatale. E lì ancora siamo.Si poteva anche pareggiare, è vero (gol viziato dalla galeotta manina di Boscolo nel finale, e giustamente annullato), ma si poteva buscarle più duramente. Il Lecco ha giocato meglio e con maggiore rapidità, i gialloblù hanno giocato maluccio, sicuramente non all'altezza di altri impegni. I primi scricchiolii si sono sentiti in difesa, e tutta la squadra, dopo l’abbandono al 12’ di Ragnoli per infortunio (in settimana gli accertamenti: problemi alla clavicola, con la speranza che non sia nulla di grave. Auguri di cuore, capitano!), ne ha tratto una sensazione di gelo. Poi è giunto il turno di Brivio, rimasto negli spogliatoi durante l’intervallo per un colpo al ginocchio dopo uno scontro in uscita. Sia chiaro: né Pilleri, né tantomeno Russo, hanno responsabilità sul risultato finale, ma le due forzate sostituzioni non hanno comunque consentito a Piantoni di mettere sul banco soluzioni alternative a giocatori apparsi oggi non troppo brillanti.Dunque, ha piovuto sul bagnato, ma onestamente non sono queste delle attenuanti da poter brandire come alibi o come giustificazione ad una condotta di gara sembrata poco ispirata. Anche l’impegno, probabilmente, non è mancato, ma sudare e sbattersi per perdere in questo modo aumenta soltanto la frustrazione. Dal presidente al tecnico, dai giocatori ai dirigenti, il coro è unanime: è stata la più brutta partita sin qui disputata dal Pergo. Adesso, senza tragedie, bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare, sperando che l’infermeria dimetta con urgenza qualche degente.Al fischio d’inizio il Pergocrema si presenta con la stessa formazione vincente di domenica scorsa. L’unica eccezione è in panchina: Finetti ha dovuto dare forfait e Piantoni ha dovuto fare ricorso a Ghilardi, della Berretti. Al 9’ cade sulla testa del Pergo la prima tegola della gara: in uno scontro aereo con Corti, Ragnoli rimane a terra ed è costretto a lasciare il terreno di gioco dolorante. Un attimo prima della sostituzione, il Lecco affonda gli artigli con lo stesso Corti (il migliore in campo), la cui deviazione di testa è respinta dalla difesa locale a pochi passi dalla linea di porta. Poi la sostituzione: dentro Pilleri al posto del capitano, con Federici dirottato al centro della difesa a fianco di Quaresmini.Il Lecco mostra più intraprendenza, il Pergo fatica a raccogliere le idee. La sua manovra è prevedibile, mentre è imprevedibile l’assist in profondità, al 21’, per Alteri, sul quale esce in anticipo a presa bassa Brivio, che non può evitare il contatto. Il portiere cremasco rimarrà comunque in campo per i restanti minuti del primo tempo, mostrando però i segni della botta subita. Al 23’ il Lecco passa in vantaggio. Favorito da un’indecisione della difesa, Corti si presenta in area e di piatto destro indirizza il pallone a mezza altezza alla sinistra di Brivio. Imprendibile.Con un Pergo così contratto era arduo auspicare un’immediata rimonta, che invece arriva al 30’: la fiondata in area, su punizione dalla tre-quarti, è di Le Noci; il ruggito, invece, è di Andreini, che sbuca alle spalle della difesa lacustre e, di petto, deposita la sfera nella porta avversaria. Il pareggio inietta una rassicurante dose di fiducia nella formazione cremasca, che in questa fase del match si esprime con maggior impeto e più consapevolezza. Tuttavia, nel finale di primo tempo, è ancora il Lecco a far tremare la retroguardia di casa: al 43’ Carrara, su calcio di punizione, colpisce la traversa, mentre al 44’ un’incomprensione tra Brivio e Federici favorisce nuovamente Corti, che per fortuna calcia a lato.L’inizio di ripresa è sempre compiacente al Lecco, più reattivo rispetto ad un compassato Pergo. Al 4’ D’Ambrosio pecca di egoismo e anziché appoggiare ad un piazzatissimo Alteri, preferisce la soluzione personale, sciupando l’appetibile occasione. Al 16’ il Lecco rimane senza guida in panchina: Cadregari, dopo l’ennesima protesta, è invitato ad accomodarsi in tribuna. Poco male, visto che al 19’ la sua squadra ottiene il gol del successo: azione in velocità sull’out sinistro di Carrara e Corti, con assist a D’Ambrosio che sopraggiunge sulla fascia opposta, completamente sguarnita. Due passi dentro l’area di rigore e tiro di precisione che uccella l’incolpevole Russo in uscita.Per il Pergo si mette male e non si intravedono spiragli che conducano alla via maestra. Anzi, il Lecco potrebbe approfittare per arrotondare il bottino, mentre soltanto nei minuti di recupero i gialloblù provano a rimediare. Al 49’ da una mischia concitata in area di rigore, Quaresmini in acrobazia sfiora il pareggio, ma il pallone è respinto sulla linea da un difensore; lo riprende Boscolo e dopo qualche carambola, la sfera termina in rete. E’ però evidente l’aiuto con la mano da parte del giocatore cremasco, che si becca pure l’ammonizione.Finisce quindi senza acuti una partita gestita dagli ospiti. Finisce con qualche dissapore di alcuni inquilini della Sud. Finisce giustamente senza drammi, ma con la constatazione che in questa categoria le disattenzioni si pagano e che per risollevarsi bisogna ritrovare l’anima cannibale.