Dal sito della Società sembra che coloro che hanno contestato e offeso pesantemente sia gente di “poco conto” gente non invitata al banchetto “se non ricordo male”, pitbull sono state chiamate queste persone, qualcuno in sostanza che non vuole il bene del Pergo ma che cerca di remare contro per creare zizzania.Bene, sono rimasto colpito da queste parole, tanto che ieri sera, ho voluto informarmi su chi e in che modo “anche se non ce ne sarebbe stato bisogno, perché, a differenza di chi parla e straparla qualche volta, IO è dalla bellezza di venticinque anni che vivo il Pergo dallo stadio e dal bar, esattamente da diciotto che lo vivo dalla Curva, andavo a vedere il Pergo di Mayer e Lenisa, quello di De Giorgis, ricordo Gigi Pastò, Tiberio Terzi, Claudio Pozzi, e tutti gli altri…Ricordo una di queste due persone “che tutti conoscono” bambino, avra’ avuto undici anni, poteva essere il 1986 o 1987 nei distinti dare i pugni alla rete perché avevamo preso un goal contro la Pro Sesto “C1” noi eravamo in C2, lo ricordo prendere a pugni la rete con le lacrime agli occhi per una partita in notturna di Coppa Italia a cui non fregava niente a nessuno con dietro suo padre che gli intimava di stare buono. Lo ricordo come compagno di mille trasferte, riunioni serali e iniziative, disordini di ogni genere. QUESTO E’ AMORE, almeno come lo intendo io, non ha mai preso una lira dalla società Pergocrema, mai un biglietto omaggio, mai un favore e si è sempre sbattuto, ha sempre sofferto dall’anno di Lele Messina all’era Bianchi, ed ha gioito come nessuno per le promozioni.L’altro elemento, non invitato al banchetto, è uno dei miei migliori amici, nonostante non abbia nella sua vita seguito assiduamente il “Pergo”, lui tifa Toro e Brescia, quest’anno oltre a fare l’abbonamento e non saltare ancora una trasferta, si è proposto come sponsor per finanziare un gruppo del Pergo da poco censito. Lui è così, si esprime così, con me, con sua madre e con chiunque gli capiti a tiro, ammetto che è matto come un cavallo, ma fondamentalmente è una buonissima persona. Parlando con lui ieri sera, mi dice che probabilmente c’è stata una esasperazione da parte sua e se ne rammarica, ma dopo la sostituzione di Sambugaro, peraltro assurda, e alcune scelte tecniche assolutamente contestabili, non è stato capace “come sempre gli capità” di contenersi, generalmente resta attaccato alla rete e fa’ le stesse identiche cose nei confronti degli avversari, per metterli in agitazione.Bene, questi sono i pitbull che remano contro la società e la squadra, questi sono gli elementi che la Curva Sud dovrebbe emarginare, non sono invitati al banchetto ??!?Credo che prima di sparare giudizi su qualcuno, bisognerebbe almeno sapere di cosa si sta’ parlando, perché una cosa è LAVORARE “ben remunerati” per una società sportiva, altra cosa è VIVERE PER “assolutamente gratis, anzi pagnado di tasca propria.Sono convinto che tra questi due ruoli ci sia una bella differenza, ma evidentemente in questa società dove il presidente fa’ l’allenatore e il direttore sportivo, l’allenatore fa’ il tifoso, l’ex allenatore che voleva “FARE L’ALLENATORE” viene “fatto fuori” perché avrebbe dovuto fare lo spettatore….dove l’ex osservatore “già sul libro paga” viene promosso al ruolo a mister, forse in una situazione dove l’inversione di ruoli è cosa sistematica si potrebbe incaricare il buon magazziniere come addetto alla sicurezza, l’addetto stampa potrebbe occuparsi del mercato di riparazione e al vicepresidente dare in gestione il bar dello stadio…Volete dare la colpa di questo ai pitbull che cercano di distruggere l’ottimo lavoro fatto fino ad oggi?? A me sembra tanto un modo di nascondersi dietro a un dito per non ammettere i propri sbagli, e come tutti sanno, per migliorarsi è necessario mettersi in discussione costantemente, imparare dai propri errori cominciando da AMMETTERLI a se stessi e nel caso di una società sportiva ai propri sostenitori, questo a mio modo di vedere è il primo passo.Per quanto riguarda il tesseramento dei giocatori prima del mercato di riparazione credo sia superfluo dire ancora una volta che se ci fossero le pedine giuste al posto giusto, come dovrebbe essere, vale a dire la solita piramide: presidente, vicepresidente, direttore sportivo ecc.. questo non sarebbe accaduto, ma non credo sia il caso di girare il coltello nella ferita.
LA MIA BANCA E’ DIFFERENTE.
Kossuth
sabato 15 novembre 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento