PERGOCREMA – LECCO 1-2
RETI:23’ pt Corti, 30’ pt Andreini, 18’ st D’Ambrosio.
PERGOCREMA: Brivio (1’ st Russo), Ghiotti, Federici, Brambilla (15’ st Guerci), Ragnoli (12’ pt Pilleri), Quaresmini, Boscolo, Sambugaro, Andreini, Bonazzi, Le Noci. All. Piantoni. A disp. Ghilardi, Facchinetti, Garavelli, Florean.
LECCO: Orlandi, D’Ambrosio, Villagatti (34’ st Martinelli), Mateo David, Grimaldi, Bernini, Carlini, Corti, Alteri, Carrara, Buda (29’ st Romanelli). All. Cadregari. A disp.: Andreoletti, Santoni, Sangiovanni, Guglieri, Montalto.Arbitro: Vallesi di Ascoli Pieceno (Schenone di Genova e Sirchia di Genova).
NOTE: Giornata soleggiata, terreno in buone condizioni. Spettatori 1300 circa per un incasso lordo, compresa quota abbonati, di € 11.666,21. Espulso al 46’ st Andreini per doppia ammonizione. Allontanato dal campo, al 16’ st, il tecnico del Lecco Cadregari. Ammoniti: Guerci e Boscolo.Angoli 5 a 4. Recupero 2’ + 5’.
CREMA. - E una. Si cercava la prima vittoria interna della stagione, è arrivata invece la prima sconfitta al “Voltini”. Mentre la Sud (anzi, forse solo qualche commensale non invitato al banchetto), abbozza una protesta più sgradevole che ingrata, si rimane qui allocchiti dalla prestazione e dal risultato a chiederci che cosa non ha funzionato nel Pergo di oggi. E la risposta, purtroppo, è molto semplice: il gioco, lo spirito, la determinazione. E non sono dettagli.Un pomeriggio volubile può certamente capitare e non bisogna farne un dramma.Non c' è stato il Pergo che ci si attendeva dopo il successo di Portogruaro, o quello grintoso e motivato del derby, che avrebbe affondato le banderillas tra le scapole dei giovani talentuosi lecchesi, che avrebbe insidiato le praterie davanti a Orlandi. C’è stato un Pergo poco efficace sotto rete, con qualche distrazione difensiva risultata fatale. E lì ancora siamo.Si poteva anche pareggiare, è vero (gol viziato dalla galeotta manina di Boscolo nel finale, e giustamente annullato), ma si poteva buscarle più duramente. Il Lecco ha giocato meglio e con maggiore rapidità, i gialloblù hanno giocato maluccio, sicuramente non all'altezza di altri impegni. I primi scricchiolii si sono sentiti in difesa, e tutta la squadra, dopo l’abbandono al 12’ di Ragnoli per infortunio (in settimana gli accertamenti: problemi alla clavicola, con la speranza che non sia nulla di grave. Auguri di cuore, capitano!), ne ha tratto una sensazione di gelo. Poi è giunto il turno di Brivio, rimasto negli spogliatoi durante l’intervallo per un colpo al ginocchio dopo uno scontro in uscita. Sia chiaro: né Pilleri, né tantomeno Russo, hanno responsabilità sul risultato finale, ma le due forzate sostituzioni non hanno comunque consentito a Piantoni di mettere sul banco soluzioni alternative a giocatori apparsi oggi non troppo brillanti.Dunque, ha piovuto sul bagnato, ma onestamente non sono queste delle attenuanti da poter brandire come alibi o come giustificazione ad una condotta di gara sembrata poco ispirata. Anche l’impegno, probabilmente, non è mancato, ma sudare e sbattersi per perdere in questo modo aumenta soltanto la frustrazione. Dal presidente al tecnico, dai giocatori ai dirigenti, il coro è unanime: è stata la più brutta partita sin qui disputata dal Pergo. Adesso, senza tragedie, bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare, sperando che l’infermeria dimetta con urgenza qualche degente.Al fischio d’inizio il Pergocrema si presenta con la stessa formazione vincente di domenica scorsa. L’unica eccezione è in panchina: Finetti ha dovuto dare forfait e Piantoni ha dovuto fare ricorso a Ghilardi, della Berretti. Al 9’ cade sulla testa del Pergo la prima tegola della gara: in uno scontro aereo con Corti, Ragnoli rimane a terra ed è costretto a lasciare il terreno di gioco dolorante. Un attimo prima della sostituzione, il Lecco affonda gli artigli con lo stesso Corti (il migliore in campo), la cui deviazione di testa è respinta dalla difesa locale a pochi passi dalla linea di porta. Poi la sostituzione: dentro Pilleri al posto del capitano, con Federici dirottato al centro della difesa a fianco di Quaresmini.Il Lecco mostra più intraprendenza, il Pergo fatica a raccogliere le idee. La sua manovra è prevedibile, mentre è imprevedibile l’assist in profondità, al 21’, per Alteri, sul quale esce in anticipo a presa bassa Brivio, che non può evitare il contatto. Il portiere cremasco rimarrà comunque in campo per i restanti minuti del primo tempo, mostrando però i segni della botta subita. Al 23’ il Lecco passa in vantaggio. Favorito da un’indecisione della difesa, Corti si presenta in area e di piatto destro indirizza il pallone a mezza altezza alla sinistra di Brivio. Imprendibile.Con un Pergo così contratto era arduo auspicare un’immediata rimonta, che invece arriva al 30’: la fiondata in area, su punizione dalla tre-quarti, è di Le Noci; il ruggito, invece, è di Andreini, che sbuca alle spalle della difesa lacustre e, di petto, deposita la sfera nella porta avversaria. Il pareggio inietta una rassicurante dose di fiducia nella formazione cremasca, che in questa fase del match si esprime con maggior impeto e più consapevolezza. Tuttavia, nel finale di primo tempo, è ancora il Lecco a far tremare la retroguardia di casa: al 43’ Carrara, su calcio di punizione, colpisce la traversa, mentre al 44’ un’incomprensione tra Brivio e Federici favorisce nuovamente Corti, che per fortuna calcia a lato.L’inizio di ripresa è sempre compiacente al Lecco, più reattivo rispetto ad un compassato Pergo. Al 4’ D’Ambrosio pecca di egoismo e anziché appoggiare ad un piazzatissimo Alteri, preferisce la soluzione personale, sciupando l’appetibile occasione. Al 16’ il Lecco rimane senza guida in panchina: Cadregari, dopo l’ennesima protesta, è invitato ad accomodarsi in tribuna. Poco male, visto che al 19’ la sua squadra ottiene il gol del successo: azione in velocità sull’out sinistro di Carrara e Corti, con assist a D’Ambrosio che sopraggiunge sulla fascia opposta, completamente sguarnita. Due passi dentro l’area di rigore e tiro di precisione che uccella l’incolpevole Russo in uscita.Per il Pergo si mette male e non si intravedono spiragli che conducano alla via maestra. Anzi, il Lecco potrebbe approfittare per arrotondare il bottino, mentre soltanto nei minuti di recupero i gialloblù provano a rimediare. Al 49’ da una mischia concitata in area di rigore, Quaresmini in acrobazia sfiora il pareggio, ma il pallone è respinto sulla linea da un difensore; lo riprende Boscolo e dopo qualche carambola, la sfera termina in rete. E’ però evidente l’aiuto con la mano da parte del giocatore cremasco, che si becca pure l’ammonizione.Finisce quindi senza acuti una partita gestita dagli ospiti. Finisce con qualche dissapore di alcuni inquilini della Sud. Finisce giustamente senza drammi, ma con la constatazione che in questa categoria le disattenzioni si pagano e che per risollevarsi bisogna ritrovare l’anima cannibale.
lunedì 3 novembre 2008
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