Alla fine c’è più amarezza che felicità. Il Pergo sfiora il successo al Voltini contro il Novara. Dopo le reti del primo tempo, nella ripresa la formazione cremasca colpisce due traverse con Le Noci.
Pergocrema – Novara 1-1Reti: 13’ pt Le Noci (rigore), 21’ pt Motta.
Pergocrema: Colombi, Ghidotti (22’ pt Guerci), Di Bella, Rossi, Federici, Marconi, Cazzola, Florean (24’ st Tarallo), Le Noci, Crocetti (1’ st Storm), Uliano 6. All. Rastelli. A disposizione: Manzoni, Bonfanti, Galli, Brambilla.
Novara: Ujkani, Gheller, Ludi, Vicentini (1’ st Shala), Coubronne, Porcari, Lisuzzo, Motta (35’ st Ledesma), Rigoni, Rubino (25’ st Gonzales), Bertani. All. Tesser. A disposizione: Fontana, Jidayi, Cossentino, Evola.
Arbitro: Colasanti di Siena (Minardi di Taranto, Fortarezza di Foggia)
Note: Spettatori 1300 circa, di cui 531 paganti e 727 abbonati, per un incasso di euro 8.463. Ammoniti: Di Bella, Bertani, Vicentini, Ludi. Angoli 5 a 3 per il Pergo. Recupero 2’ + 4’.
CREMA. – Il Pergo covava il colpo come un’aquila le uova. Nei pensieri aveva conservato un sacchettino di polvere da sparo, avanzato domenica scorsa, per caricare i desideri. Invece, dopo la felice partenza, il finale se non proprio amarissimo, è quantomeno acre, perché è sempre difficile accontentarsi di qualcosa di intermedio. Forse il pareggio è il risultato più giusto, ma le due traverse colpite negli ultimi minuti di gara da bomber Le Noci ballonzolano ancora beffarde e sgradevoli.
Il Pergo sentiva che il colpo per andare a segno doveva partire da lontano. Dalla sofferenza e dalla concentrazione, innanzitutto. Dopo un primo tempo sostanzialmente equilibrato, nella ripresa ha dovuto alzare gli argini per contenere la maggiore pressione ospite, affidandosi a delle ripartenze illuminate dal suo capitano, che con due perentorie conclusioni (una ravvicinata, l’altra dalla distanza) ha scosso le fondamenta piemontesi, senza però riuscire a schiantare la capolista. Comunque, il bello di Le Noci è che lo aspetti e lui arriva: come un treno, o come un soffio di vento. Anche oggi è andato a segno, sebbene su calcio di rigore propiziato da Florean; poi, portandosi appresso un’aria un po’ speciale, ha provato per conto proprio, sprigionando nel Voltini melodiosa musica di speranza e rassegnati moti di amarezza con i due legni colpiti.
Essenziale e lucido, ma non tiranno, il Novara non ha monopolizzato il gioco. Anzi, è stato solidale a beneficio dello spettacolo, che non è mancato anche per merito di un Pergo semplice e semplificato, generoso e fondista. In sintesi: una bella prestazione, che rappresenta lo specchio che fa crescere la consapevolezza dei più grandi e ingrandisce l’amor proprio dei (presunti) più piccoli.
Sfruttando un ottimo inizio di gara, la formazione gialloblù aveva minacciato le certezze della capolista, più simile in quel frangente ad un gigante di cartapesta, che si pensava potesse frantumarsi dopo il penalty trasformato da Le Noci. La maschera del Novara, però, si trasformava poco dopo in quella di un leader corazzato e all’immenso incipit del Pergo che si era sovrapposto alla loro ombra, gli ospiti sfoderavano orgoglio, qualità, determinazione e in pochi minuti ristabilivano l’equilibrio.
Sono poche le novità all’ingresso in campo delle due squadre. Mister Rastelli si affida a Federici al posto del convalescente Brighenti (rientrato dal ritiro della Nazionale Under 20), mentre a centrocampo recupera Marconi, tenendo a disposizione in panchina Guerci, che entrerà a metà del primo rilevando Ghidotti. Nel reparto offensivo viene riconfermato il trio che aveva scardinato l’ermetica difesa del Varese sette giorni prima.
Prima dell’inizio, viene osservato un minuto di raccoglimento per ricordare i sei militari italiani vittime dell’attentato di Kabul. E’ un minuto intenso, commovente, sincero. Poi, purtroppo, la trasmissione deve continuare. E si comincia con il Novara che si affaccia in area cremasca: al 4’ un lungo lancio di Juliano è raccolto da Rigoni, che conclude al volo, calciando di poco a lato.
In queste prime battute di gioco, il ritmo del Pergo è più sostenuto e all’8’ è Le Noci ad impensierire la difesa ospite: dal vertice destro dell’area di rigore indirizza un pallonetto che sfiora l’incrocio dei pali. Un minuto più tardi, su assist di Marconi, è Uliano a mettere in area una rasoiata sulla quale Le Noci, in scivolata, arriva con un attimo di ritardo per il tap-in.
E’ un Pergo aggressivo e volitivo, che piace, convince e passa in vantaggio. Dalla tre-quarti Le Noci lancia in profondità Florean, che entra in area e cade sull’uscita di Ujkani. Calcio di rigore (13’) che il Novara contesta vivacemente, mentre Le Noci non si fa coinvolgere emotivamente e trasforma di precisione.
Il sorriso cremasco ha vita breve. Non eccezionale nel reparto arretrato, il Novara è travolgente dalla cintola in su. E così, al 20’, arriva il pareggio. Dalla sinistra è Bertani a mettere in movimento Motta, che taglia l’area sul filo del fuorigioco, dribbla Colombi in uscita e deposita la sfera in rete. Il gol ha un effetto sedativo sul prosieguo del match. Le squadre corrono, ma si guardano anche, si studiano, si valutano e così si elidono per i restanti minuti del primo tempo.
Nella ripresa è maggiore il predominio ospite, ma le occasioni più favorevoli si registrano sul versante locale. Al 7’ su traversone dalla sinistra dell’esordiente Storm, entrato all’inizio del secondo tempo al posto di Crocetti, capitn Le Noci in scivolata manda sopra la traversa da buona posizione. Immediata la replica del Novara con Motta, che impegna Colombi con una conclusione dal limite dell’area. Al 12’ la formazione ospite va vicinissima al vantaggio, sciaguratamente sprecato da Ludi dopo una mischia in area conseguente ad un calcio d’angolo.
Il pericolo corso consiglia al Pergo maggior prudenza, visto che la gara è ancora lunga e la capolista è talmente sorniona da rendere pesante la fatica. Tuttavia la fatica sarebbe quasi allegra nei minuti finali. Al 40’, in contropiede, Storm calibra un perfetto assist per i piedi di Le Noci, che scavalca con un delizioso pallonetto il portiere avversario in uscita: pallone che sbatte contro la traversa. Sul ribaltamento di fronte, è Gonzales a farsi dapprima respingere la conclusione da Colombi e poi a recriminare per il penalty dopo un contatto con Marconi.
E’ un finale pirotecnico. Al 42’ Federici, su punizione, serve le Noci al limite dell’area: siluro e per la seconda volta è ancora la traversa a spegnere il boato del “Voltini”.