La vittoria del Foligno a Perugia spegne ogni illusione del Pergo, che pareggia al Voltini contro il Sorrento. Nei playout affronterà la Pro Patria. Il Lecco retrocesso.
Pergocrema – Sorrento 1-1
Reti: 44’ pt Tavares, 37’ st Balzano.
Pergocrema: Rossi Chauvenet, Lolaico (40’ st Brambilla), Zaninelli, Blanchard, Federici, Ghidotti, Galli, Uliano, Le Noci(10’ st Ferrari), Tavares (29’ st Florean), Gherardi. All. Rastelli. A disp.: Colombi, Rossi, Pianu, Romano.
Sorrento: Criscuolo, Masiero, Lo Monaco, Degiosa, Silvestri (13’ st Gallo), Esposito (35’ st Balzano), Nicodemo, Greco, Arcidiacono, Myrtaj, Carlini (22’ st Silvestri). All. Simonelli. A disp.: Delfino, Angeli, Fialdini, Raggio Garibaldi.
Arbitro: Perisan di Pordenone (Peraro di Este e Schembri di Mestre).
Note: Pomeriggio nuvoloso con pioggia caduta durante tutto l’incontro, terreno scivoloso. Spettatori 1250 circa di cui 490 paganti e 750 abbonati, per un incasso di euro 4.315 (1.164+quota abbonati 3.151). Ammonito Gallo (Sorrento). Angoli 2 a 1 per il Pergocrema. Recupero: 2’ + 0’.
Reti: 44’ pt Tavares, 37’ st Balzano.
Pergocrema: Rossi Chauvenet, Lolaico (40’ st Brambilla), Zaninelli, Blanchard, Federici, Ghidotti, Galli, Uliano, Le Noci(10’ st Ferrari), Tavares (29’ st Florean), Gherardi. All. Rastelli. A disp.: Colombi, Rossi, Pianu, Romano.
Sorrento: Criscuolo, Masiero, Lo Monaco, Degiosa, Silvestri (13’ st Gallo), Esposito (35’ st Balzano), Nicodemo, Greco, Arcidiacono, Myrtaj, Carlini (22’ st Silvestri). All. Simonelli. A disp.: Delfino, Angeli, Fialdini, Raggio Garibaldi.
Arbitro: Perisan di Pordenone (Peraro di Este e Schembri di Mestre).
Note: Pomeriggio nuvoloso con pioggia caduta durante tutto l’incontro, terreno scivoloso. Spettatori 1250 circa di cui 490 paganti e 750 abbonati, per un incasso di euro 4.315 (1.164+quota abbonati 3.151). Ammonito Gallo (Sorrento). Angoli 2 a 1 per il Pergocrema. Recupero: 2’ + 0’.
CREMA. – Tutto è compiuto. Nessuna sorpresa, nessun miracolo. Di temerari, oggi, soltanto i cannibali della Sud, che forse per preservare magliette e camicie hanno assistito all’intero incontro a torso nudo sotto una pioggia battente. Anche questa è un’ulteriore dimostrazione di fede, che sembra consolidarsi nel momento del bisogno.
Petto in fuori nella Sud, petto in dentro negli spogliatoi a fine gara quando arrivano i risultati dagli altri campi. La delusione pesa e le sentenze inappellabili che chiudono la regular season sono un fardello sulle spalle che ingobbisce e mortifica. Tutto è compiuto, ma non tutto è perduto: il campionato del Pergo, purtroppo, non finisce qui. Avrà infatti quella coda aborrita, ma che aleggiava minacciosa dopo la sconfitta di Lumezzane: i playout. Ed ecco allora scorrere nella mente crudeli sequenze di rimpianti affastellate nel corso di una stagione ingrata. Sino all’intervallo i risultati facevano sognare, poi nella ripresa i gol del Como hanno affondato le esili aspettative e la concentrazione in campo si è rilassata, consentendo il pareggio del Sorrento, in risposta al gol realizzato nel finale di primo tempo da Tavares.
Svanisce dunque il miraggio e prende corpo lo spettro playout, che il Pergo disputerà contro la Pro Patria. In trasferta il primo match, al Voltini la gara di ritorno. Sarà un terno al lotto, saranno altri centottanta minuti di trepidazione che compendieranno una stagione iniziata bene (proprio a Busto Arsizio), ma proseguita sempre in salita, caratterizzata da tanta passione ed anche tanta sofferenza.
La gara odierna è stata condizionata dalle notizie che giungevano dagli altri campi, con sentimenti che mutavano con il trascorrere dei minuti. Dapprima fiducia, poi illusione, infine rammarico, con l’unica novità della sconfitta interna del Viareggio, che vede svanire la salvezza diretta a beneficio del Foligno, vincitore del derby umbro.
Nel primo tempo, con la necessità di vincere per conservare le poche chances concesse dalla classifica, il Pergo ha mostrato quel carattere mancato nelle ultime tre gare. Ha concesso poco ad avversari peraltro già appagati, sebbene non accondiscendenti alla causa gialloblù, sbagliando pure qualche gol sotto misura. Nella ripresa, invece, ha cercato di gestire il minimo vantaggio, ma con la testa rivolta a Como, a Perugia e a Viareggio e con i segnali di fumo più neri che grigi che si alzavano soprattutto dal “Renato Curi”, si è un po’ distratto, facendosi uccellare dagli ospiti, i quali hanno ottenuto nel finale di partita il meritato premio (pareggio) quantomeno per la lunga trasferta sostenuta.
Ora c’è il tempo per rifiatare e per riprendere quella tonicità fisica smarrita nelle ultime gare e intravista oggi contro il Sorrento. Principalmente, deve tornare la fiducia nei propri mezzi, sicuramente superiori rispetto alla posizione finale di classifica. In due partite, contro la Pro Patria, il Pergo sarà nuovamente artefice del proprio destino. Incrociamo le dita, e proseguiamo.
Il Pergo si presenta in campo con alcune novità rispetto a Lumezzane. La prima è dettata da motivi disciplinari: squalificato Cazzola, il suo posto è rilevato a centrocampo da Galli. In attacco Tavares è schierato al posto di Ferrari, mentre Federici riprende la sua postazione di esterno sinistro. Molte assenze nel “settore” ospiti, ma la salvezza già raggiunta non procura sconforti per stilare la formazione titolare. Deserta anche la Curva Nord, e siamo solidali con i tifosi campani: a che pro affrontare il viaggio nel profondo Nord?
Sono poche le note di cronaca e prevalentemente si concentrano nel primo tempo. Il Pergo vorrebbe archiviare subito la pratica di competenza e al 6’ Gherardi ci prova con un tiro dal limite dell’area, dopo aver eluso il controllo di Arcidiacono: pallone sul fondo. Al 18’ un lancio in profondità di Le Noci libera in area Tavares, che non addomestica alla perfezione il pallone, favorendo l’uscita di Criscuolo.
Il primo tam-tam non è comunque promettente. Al 13’ Sciadone porta in vantaggio il Foligno, opposto nel derby al Perugia. Il Pergo insiste. Al 24’ la punizione di Le Noci è respinta dalla difesa sui piedi di Uliano, che da una trentina di metri calibra il siluro che sfiora l’incrocio dei pali. Il Sorrento non resta passivo e qualche sortita dalle parti di Rossi Chauvenet se la concede. Come al 29’, quando si procura una punizione indiretta in area calciata da Myrtaj, di pochissimo sopra la traversa. Al 41’ Tavares, il più attivo nel reparto offensivo cremasco, in precario equilibrio dal limite dell’area cerca di sorprendere Criscuolo, indirizzando però il pallone oltre la traversa. L’attaccante portoghese si coordinata invece perfettamente al 44’: sponda di testa di Le Noci e girata perfetta di Tavares che, dall’altezza dell’area piccola, non concede alternative a Criscuolo.
Il vantaggio ottenuto, con i risultati che si consultano nell’intervallo masturbando freneticamente il telecomando del televisore in sala Vip, aprono una breccia nei sogni gialloblù.
La ripresa è invece un’angoscia, non tanto per il gioco espresso in campo. Il Pergo gestisce il possesso palla, il Sorrento è più fatalista e non ha motivazioni per recuperare lo svantaggio ad ogni costo. Al 16’ altra mazzata: il Como, con Cozzolino, passa in vantaggio sul Lecco, relegando i cremaschi ai playout. La tensione evapora, la concentrazione subisce un duro contraccolpo ed il Sorrento ne approfitta. Al 37’ reclama il calcio di rigore per un fallo di Zaninelli ai danni di Myrtaj, che l’arbitro non concede, mentre al 38’ ottiene il pareggio: è sempre Myrtaj a defilarsi sulla sinistra, per poi piazzare un ottimo assist per Balzano, entrato da pochi minuti, che da due passi supera Rossi Chauvenet.
Il resto dei minuti trascorrono senza altri sussulti. Anche vincendo, la posizione in classifica del Pergo non muterebbe. Avanti quindi con i playout: il 23 maggio a Busto Arsizio, il 30 maggio al Voltini per la partita di ritorno.
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