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martedì 8 novembre 2011
Prossima avversaria: Barletta
19 commenti:
Anonimo
ha detto...
E qui la vedo dura... molto dura. troppe assenze, troppi giocatori fuori fase. Serve una squadra ben coperta e veloce nelle ripartenze. Stavolta serve un mezzo miracolo....Spero solo che Brini, adesso, facendo tesoro delle'ultima domenica, peschi a piene mani dalle risorse valide finora mai (ingiustamente) utilizzate.
dura durissima... mi ricorda la prima di campionato: come fare punti a Portogruaro, con una squadra reduce dalla B e con il Pergo costruito in 3 settimane? Eppure non andò male. Crediamoci, l'orgoglio dei giocatori (quelli che ci sono, capisco...) può essere una risorsa. Poi scusatemi se sono provinciale: ma per me si può perdere col Barletta e pareggiare col Frosinone; ma con la Cremonese...
Spero la interpretino nel modo giusto: una battaglia. Serrare i ranghi in difesa, aggredire e combattere, sino a sputare sangue. Serve muovere la classifica, è un incontro fondamentale dal punto di vista psicologico. Il Rubicone è molto più a nord di Barletta, ma è come se fosse lì. Se ci fermiamo ancora la vedo dura, se lo oltrepassiamo possiamo ripartire e risalire.
Con le previsioni si rischia sempre di fare brutte figure. Al momento penso che la nostra partenza lanciata sia docuta essenzialmente ad una preparazione "leggera" che soltitamente paga ma che poi presenta il conto. Ora se siamo in questa fase c'è poco da fare, serve tempo per riguardagnare la condizione fisica e psicologica. Ed allora non vedo benissimo le prossime partite del mese di novembre, anche perchè per risalire velocemente in condizione si potrebbereo fare errori da pagarsi in seguito. Non vedo soluzione se non lavorare seguendo un programma serio e non a breve scadenza, poi si vada in campo con il coltello tra i denti e magari la buona sorte potrebbe dare una mano per fare qualche punticino prezioso, magari in casa dei cuginetti, non sarebbe male per chiudere il mese di novembre. Forza Pergo
Prima credevo anch'io ad un crollo fisico dovuto alla mancanza di preparazione, ma dopo averci ragionato su parecchio insieme ad amici, sono arrivato alla conclusione che il problema deve essere di natura mentale. Alla fine questi ragazzi sono dei professionisti, e' tutta la vita che giocano a calcio e se anche stanno fermi un mese "cosa che tra l'altro non e' stata perche' tutti hanno fatto la preparazione con le loro precedenti squadre", comunque dopo un mese che si allenano devono per forza di cose avere ripreso la condizione. Quindi, credo proprio che il problema sia un altro..
Infatti, per me non è problema di condizione atletica. Le squadre che iniziano prima la preparazione sono quelle che partono a razzo, non quelle che la iniziano dopo come noi. Basta guardare l'Udinese e le squadre che giocano i preliminari di Champions in serie A. Inoltre, come sottolinea Lajos, la preparazione è stata fatta comunque nelle loro squadre, almeno per quanto riguarda la maggioranza dei giocatori in rosa. Il nostro era un problema di amalgama dato che in 10 giorni era necessario trovare un gioco a giocatori che non si erano mai trovati assieme. Certo, ci può essere stato uno sforzo atletico per recuperare il gap, ma siamo già a novembre. Forse molti si sono cullati sul fatto di essere capolisti e non hanno più giocato con la giusta grinta, cosa essenziale in questa categoria. Forse altri hanno trovato semplicemente delle giornate no, indipendentemente dalla condizione (non è possibile che abbiano giocato male col pc, bene a ts, male col trapani. Insomma, fosse la condizione avrebbero dovuto giocare male anche a ts, non una sì e una no). Forse le assenze pesano di più non avendo una panchina lunga, tanto per dire: abbiamo solo 3 attaccanti di ruolo validi e di categoria (Pià, Guidetti, Testardi). Di Mario non so, Delgado è impresentabile e Pezzotta è un novello. Insomma, secondo me un mix di fattori, ma non parlerei troppo di condizione atletica deficitaria ora, a novembre.
Credo che questa settimana di ritiro, anche se personalmente sono contrario alle collegiali lunghe, servirà a fare fronte comune per ripartire con quella voglia e determinazione di inizio stagione. Se, per la legge dei grandi numeri, non si poteva continuare a vincere, mi auguro che si inverta, per lo stesso motivo il trend negativo. Comunque ad un terzo del campionato abbiamo una media punti di 1,6/partita, proiettata sulle 34 totali fa circa 55 punti. Forse playoff, di sicuro salvezza tranquilla che consentirà un'anticipata programmazione per la prossima stagione. Più bello di così: quindi stiamo sereni, non c'è nulla di compromesso, serve solo ripartire. Da cannibali!!!
CREMA — Il Pergocrema si è assicurato il difensore centrale Tommaso Romito, classe 1982, che da mercoledì già si allena a Roma con la squadra guidata da Fabio Brini. La trattativa col Pescara, con il quale il giocatore era legato da un robusto contratto, era iniziata all’indomani della sconfitta interna con il Piacenza. Il presidente Sergio Briganti aveva poi deciso di soprassedere, ma le ultime due sconfitte rimediate dai gialloblù contro Triestina e Trapani devono averlo convinto ad accelerare i tempi. Mercoledì mattina è avvenuta la definizione dell’accordo e nel pomeriggio Romito si è unito al gruppo, in attesa di ottenere quel particolare svincolo che i regolamenti federali concedono ai giocatori fuori lista, tesserati per le società di serie B. E’ difficile che il difensore possa essere a disposizione di Brini già per la gara che il Pergocrema disputerà domenica a Barletta, in quanto c’è bisogno dell’okay da parte della Federazione. Sembra più probabile che possa esserlo per quella successiva che l’équipe cremasca giocherà al ‘Voltini’ contro il Frosinone, domenica 20 novembre. ALE
(.....) Comunque vada a Barletta, Aschedamini invita l’ambiente gialloblù a rimanere sereno. «Visto quello che abbiamo passato lo scorso mese di luglio, questo campionato comunque vada sarà un successo. Il Pergocrema sta vivendo il momento più alto della sua storia calcistica quasi ottantennale. Io dico a chi ha a cuore i colori gialloblù di tenersi ben stretta questa categoria. Certi atteggiamenti da snob sono fuori luogo. Il calo di presenze di domenica scorsa allo stadio non vorrei che fosse un segnale di questo genere. L’invito che rivolgo a tutti i cannibali, senza distinzione, è quello di fare quadrato e di restare uniti per sostenere la squadra e la società. Attraversiamo un periodo difficile, è vero, ma mi pare che siamo ancora ad un punto dalla vetta della classifica».
Analisi condivisibile noi lo avevamo già detto. Del resto è così in tutte le piazze, quando la squadra non gira la gente va altrove. Domani ne avremo l'esempio. Se fossero primi sarebbero in 7000-8000, invece sono in 4000, la metà, come noi. La differenza sta proprio nelle due partite con le squadre siciliane al Voltini. Da noi fa specie perchè siamo solo in 1000 affezionati, ma questo è quello che da la città di Crema, dove il Pergo di certo non viene portato in palmo di mano, anzi si fa di tutto per affossarlo, quindi i riflessi negativi si hanno sugli incerti, i freddi e i tifosi d'occasione. I quali preferiscono ascoltare certe voci e certi consigli piuttosto che mostrare un pò di vero e sano orgoglio cremasco. Lo fanno solo a tavola, il 15 agosto quanto si riempiono di tortelli e bicchieri di rosso...Chiudo, avete mai sentito un sindaco di Crema dire, negli ultimi 10 anni, "domenica tutti allo stadio sosteniamo la nostra squadra"? E allora...Caro Aschedamini apprezziamo il suo lavoro e il suo ottimismo, che ci vuole, ed è giustificato (siamo sempre pur secondi perdindirindina), ma non tema, se anche fossimo in serie A saremmo sempre i soliti 1000 come in Eccellenza quando è arrivato lei....
CREMA — Il Pergocrema sosterrà questa mattina la seduta di rifinitura, dopodichè nel primo pomeriggio lascerà il ritiro di Roma per trasferirsi ad Andria, dove trascorrerà la notte in vista dell’incontro di domani a Barletta. I due capoluoghi pugliesi distano soltanto una decina di chilometri l’uno dall’altro. Per la sfida contro i biancorossi, l’allenatore gialloblù Fabio Brini deve fare a meno di tre elementi squalificati, che sono i difensori Doudou e Rizza ed il centravanti Testardi. Oltre a loro, sarà assente anche l’attaccante Inacio Pià, mentre dovrebbe tornare a disposizione il difensore Lolaico, reduce da tre settimane di stop per uno stiramento. Rispetto al turno precedente, dovrebbe rientrare tra i titolari Cuomo, che prenderà il posto lasciato libero da Doudou, mentre ci sarà sicuramente Ricci. A sinistra dello schieramento difensivo, Brini potrebbe proporre Adeleke o Lolaico, mentre la scelta degli attaccanti dipenderà dal modulo (una o due punte?) che il tecnico vorrà adottare.(d.d.)
Inacio Pià, una contrattura ancora fermo? Su, un pò di grinta....
Non è che ci si capisca molto sentendo il popolo gialloblù in giro per Crema, allo stadio e su questo blog. Tutto va seguendo l'onda dei risultati, finita l'epoca d'oro del Berga, siamo finiti nelle mani del PolloBucci che ha illuso e poi depresso tutto l'ambiente. Sembrava la fine di tutto poi il colpo d'orgoglio, o d'altro, ed ecco il FumantinoBriganti che ha dato nuova linfa alle nostre speranze, ma tutto pare legato ad un filo sottile, le risorse economiche paiono esagerate, ma il loro flusso sarà a lungo termine? Per capirci basta commentare le azioni dell'Architetto, prima eroico fondatore e grande condottiero che ci porta allo Zini, ma l'anno scorso scompare dalla scena e prende del voltagabbana, salvo poi ricomparire come novello eroe che richiama il popolo allo stadio. Cosa ci riserverà il futuro io non lo so , da parte via continuerò a sostenere il Pergo, sperando nel futuro
Per quanto riguarda la partenza flash sono d'accordo con chi scrive che forse dipende dalla preparazione leggera, eravamo più freschi degli altri e ne abbiamo approfittato all'inizio. Si è visto tante volte in categorie diverse questo andamento. Un mese a tutta, poi si paga di colpo con una flessione improvvisa. Altre motivazioni legate ad un disimpegno di alcuni giocatori non mi pare vera, perchè dovrebbe essere legata a mancati pagamenti, che a Crema sono stati onorati al centopercento come dice Briganti. Vediamo nelle prossime partite come si comportano sul campo, specie i vecchi della squadra. Per me non sarà facile uscire da questa crisi, anche perchè le prossime partite sino difficili. Ci vuole cuore, FORZA PERGO
Aschedamini si e' tirato fuori quando ha capito che la volpe romana avrebbe portato il pergo alla rovina, non voleva essere complice dello sfascio della sua squadra..per quanto riguarda la gestione briganti "che non e' uno sprovveduto" credo che abbia fatto i suoi conti..se dovesse riuscire negli obiettivi che si e' posto..bisognerebbe fargli un monumento..
Per l'anonimo delle 18.36 di ieri: L'epoca d'oro del Berga, PolloBucci, FumantinoBriganti...Senza di loro, oggi, andremmo a vedere il Crema al Voltini e stop. Ai tempi invece, senza il Berga in C2 non saremmo saliti. Questa è la realtà. La città non risponde, Bucci ha fatto i suoi errori, in buona fede ma li ha fatti, ha tirato la corda quest'estate in maniera sconsiderata. Discorso chiuso. Quindi ricordo a tutti che senza Briganti oggi il Pergo non esisterebbe più. E non è questione di categoria, è questione di vita o di morte. Smettiamola con queste elucubrazioni alla Sambuca, perchè poi siamo noi quelli che passiamo le estati come le ultime due. E neanche Aschedamini l'avrebbe salvato, il suo tempo è passato, gli resta la poltrona di senatore a vita...con delega a ministro del marketing senza portafoglio. Cerchiamo di sostenere società e squadra che, in primis, vanno conservate per la loro storia, e poi si pensa ai risultati e a quello che succederà. E quando succederà, se succederà, ci penseremo...Per adesso non succede, godiamocela senza fare troppo gli snob, i picconatori e i sofisticati.
Troppo semplice dare dello snob, per non dire picconatori o sufistèch ed anche peggio, a chi pur tifando Pergo vuol anche sapere qualche cosa in più riguardo a quel che succede. E dopo un filotto così deprimente, mi pare più che legittimo fare qualche esame di coscienza. C'è qualcosa che non va o è solo sfiga, colpa degli arbitri, del Sambuca che ce l'ha col patron, col Barbarossa cremonese, con Crema città che non ama chi fa calcio tra le sue mura. Non sono allineato ma sono comunque innamorato e adesso, in caduta libera, anche incazzato
Alt, caro anonimo delle 19.19, sul tuo messaggio di ieri non avevi parlato di risultati. Su quelli ti posso dare ragione, in quanto la cosa diventa preoccupante (e se vai sul post successivo lo espongo a chiare lettere) per diversi motivi. Tu avevi parlato d'altro, di futuro, di dubbi e di cose su cui oggi non ha senso parlare. Poi ripeto, se vogliamo parlare di risultai, di gioco scadente e quant'altro allora è un altro discorso e non ti posso contestare nulla. ognuno il calcio giocato lo vede alla sua maniera e deve esprimere il suo pensiero, ci mancherebbe.
Questo Blog del Pergo, si estranea dall'utilizzo di qualsiasi segno politico su altri siti riguardanti i nostri colori, in quanto la decisione presa ormai da tempo è quella di mantenere una linea Apolitica.
19 commenti:
E qui la vedo dura... molto dura. troppe assenze, troppi giocatori fuori fase.
Serve una squadra ben coperta e veloce nelle ripartenze. Stavolta serve un mezzo miracolo....Spero solo che Brini, adesso, facendo tesoro delle'ultima domenica, peschi a piene mani dalle risorse valide finora mai (ingiustamente) utilizzate.
dura durissima... mi ricorda la prima di campionato: come fare punti a Portogruaro, con una squadra reduce dalla B e con il Pergo costruito in 3 settimane? Eppure non andò male. Crediamoci, l'orgoglio dei giocatori (quelli che ci sono, capisco...) può essere una risorsa. Poi scusatemi se sono provinciale: ma per me si può perdere col Barletta e pareggiare col Frosinone; ma con la Cremonese...
bisogna ripartire...esistono anche i pareggi!....ma confido in una vittoria di riscatto
Spero la interpretino nel modo giusto: una battaglia.
Serrare i ranghi in difesa, aggredire e combattere, sino a sputare sangue.
Serve muovere la classifica, è un incontro fondamentale dal punto di vista psicologico. Il Rubicone è molto più a nord di Barletta, ma è come se fosse lì. Se ci fermiamo ancora la vedo dura, se lo oltrepassiamo possiamo ripartire e risalire.
Con le previsioni si rischia sempre di fare brutte figure. Al momento penso che la nostra partenza lanciata sia docuta essenzialmente ad una preparazione "leggera" che soltitamente paga ma che poi presenta il conto. Ora se siamo in questa fase c'è poco da fare, serve tempo per riguardagnare la condizione fisica e psicologica. Ed allora non vedo benissimo le prossime partite del mese di novembre, anche perchè per risalire velocemente in condizione si potrebbereo fare errori da pagarsi in seguito. Non vedo soluzione se non lavorare seguendo un programma serio e non a breve scadenza, poi si vada in campo con il coltello tra i denti e magari la buona sorte potrebbe dare una mano per fare qualche punticino prezioso, magari in casa dei cuginetti, non sarebbe male per chiudere il mese di novembre. Forza Pergo
Prima credevo anch'io ad un crollo fisico dovuto alla mancanza di preparazione, ma dopo averci ragionato su parecchio insieme ad amici, sono arrivato alla conclusione che il problema deve essere di natura mentale. Alla fine questi ragazzi sono dei professionisti, e' tutta la vita che giocano a calcio e se anche stanno fermi un mese "cosa che tra l'altro non e' stata perche' tutti hanno fatto la preparazione con le loro precedenti squadre", comunque dopo un mese che si allenano devono per forza di cose avere ripreso la condizione. Quindi, credo proprio che il problema sia un altro..
Infatti, per me non è problema di condizione atletica.
Le squadre che iniziano prima la preparazione sono quelle che partono a razzo, non quelle che la iniziano dopo come noi. Basta guardare l'Udinese e le squadre che giocano i preliminari di Champions in serie A.
Inoltre, come sottolinea Lajos, la preparazione è stata fatta comunque nelle loro squadre, almeno per quanto riguarda la maggioranza dei giocatori in rosa.
Il nostro era un problema di amalgama dato che in 10 giorni era necessario trovare un gioco a giocatori che non si erano mai trovati assieme.
Certo, ci può essere stato uno sforzo atletico per recuperare il gap, ma siamo già a novembre.
Forse molti si sono cullati sul fatto di essere capolisti e non hanno più giocato con la giusta grinta, cosa essenziale in questa categoria.
Forse altri hanno trovato semplicemente delle giornate no, indipendentemente dalla condizione (non è possibile che abbiano giocato male col pc, bene a ts, male col trapani. Insomma, fosse la condizione avrebbero dovuto giocare male anche a ts, non una sì e una no).
Forse le assenze pesano di più non avendo una panchina lunga, tanto per dire: abbiamo solo 3 attaccanti di ruolo validi e di categoria (Pià, Guidetti, Testardi). Di Mario non so, Delgado è impresentabile e Pezzotta è un novello.
Insomma, secondo me un mix di fattori, ma non parlerei troppo di condizione atletica deficitaria ora, a novembre.
Il gioco del calcio è il più bello del mondo perchè ognuno pensa di avere la ricetta della verità
Credo che questa settimana di ritiro, anche se personalmente sono contrario alle collegiali lunghe, servirà a fare fronte comune per ripartire con quella voglia e determinazione di inizio stagione.
Se, per la legge dei grandi numeri, non si poteva continuare a vincere, mi auguro che si inverta, per lo stesso motivo il trend negativo.
Comunque ad un terzo del campionato abbiamo una media punti di 1,6/partita, proiettata sulle 34 totali fa circa 55 punti. Forse playoff, di sicuro salvezza tranquilla che consentirà un'anticipata programmazione per la prossima stagione. Più bello di così: quindi stiamo sereni, non c'è nulla di compromesso, serve solo ripartire.
Da cannibali!!!
Il Pergocrema prende il difensore Romito
CREMA — Il Pergocrema si è assicurato il difensore centrale Tommaso Romito, classe 1982, che da mercoledì già si allena a Roma con la squadra guidata da Fabio Brini. La trattativa col Pescara, con il quale il giocatore era legato da un robusto contratto, era iniziata all’indomani della sconfitta interna con il Piacenza. Il presidente Sergio Briganti aveva poi deciso di soprassedere, ma le ultime due sconfitte rimediate dai gialloblù contro Triestina e Trapani devono averlo convinto ad accelerare i tempi.
Mercoledì mattina è avvenuta la definizione dell’accordo e nel pomeriggio Romito si è unito al gruppo, in attesa di ottenere quel particolare svincolo che i regolamenti federali concedono ai giocatori fuori lista, tesserati per le società di serie B. E’ difficile che il difensore possa essere a disposizione di Brini già per la gara che il Pergocrema disputerà domenica a Barletta, in quanto c’è bisogno dell’okay da parte della Federazione. Sembra più probabile che possa esserlo per quella successiva che l’équipe cremasca giocherà al ‘Voltini’ contro il Frosinone, domenica 20 novembre. ALE
Dalla Provincia di oggi
(.....) Comunque vada a Barletta,
Aschedamini invita l’ambiente
gialloblù a rimanere sereno.
«Visto quello che abbiamo
passato lo scorso mese di luglio,
questo campionato comunque
vada sarà un successo. Il
Pergocrema sta vivendo il momento
più alto della sua storia calcistica quasi ottantennale.
Io dico a chi ha a cuore i colori
gialloblù di tenersi ben stretta
questa categoria. Certi atteggiamenti
da snob sono fuori luogo.
Il calo di presenze di domenica
scorsa allo stadio non vorrei
che fosse un segnale di questo
genere. L’invito che rivolgo
a tutti i cannibali, senza distinzione,
è quello di fare quadrato
e di restare uniti per sostenere
la squadra e la società. Attraversiamo
un periodo difficile, è
vero, ma mi pare che siamo ancora
ad un punto dalla vetta della
classifica».
Analisi condivisibile noi lo avevamo già detto. Del resto è così in tutte le piazze, quando la squadra non gira la gente va altrove. Domani ne avremo l'esempio. Se fossero primi sarebbero in 7000-8000, invece sono in 4000, la metà, come noi. La differenza sta proprio nelle due partite con le squadre siciliane al Voltini.
Da noi fa specie perchè siamo solo in 1000 affezionati, ma questo è quello che da la città di Crema, dove il Pergo di certo non viene portato in palmo di mano, anzi si fa di tutto per affossarlo, quindi i riflessi negativi si hanno sugli incerti, i freddi e i tifosi d'occasione. I quali preferiscono ascoltare certe voci e certi consigli piuttosto che mostrare un pò di vero e sano orgoglio cremasco. Lo fanno solo a tavola, il 15 agosto quanto si riempiono di tortelli e bicchieri di rosso...Chiudo, avete mai sentito un sindaco di Crema dire, negli ultimi 10 anni, "domenica tutti allo stadio sosteniamo la nostra squadra"? E allora...Caro Aschedamini apprezziamo il suo lavoro e il suo ottimismo, che ci vuole, ed è giustificato (siamo sempre pur secondi perdindirindina), ma non tema, se anche fossimo in serie A saremmo sempre i soliti 1000 come in Eccellenza quando è arrivato lei....
Notizie da Roma, sempre da La Provincia
CREMA — Il Pergocrema sosterrà
questa mattina la seduta di rifinitura, dopodichè nel primo pomeriggio lascerà il ritiro di Roma per trasferirsi
ad Andria, dove trascorrerà la notte
in vista dell’incontro di domani a
Barletta. I due capoluoghi pugliesi distano
soltanto una decina di chilometri
l’uno dall’altro. Per la sfida contro
i biancorossi, l’allenatore gialloblù
Fabio Brini deve fare a meno di tre
elementi squalificati, che sono i difensori
Doudou e Rizza ed il centravanti
Testardi. Oltre a loro, sarà assente
anche l’attaccante Inacio Pià,
mentre dovrebbe tornare a disposizione
il difensore Lolaico, reduce da
tre settimane di stop per uno stiramento.
Rispetto al turno precedente,
dovrebbe rientrare tra i titolari Cuomo,
che prenderà il posto lasciato libero
da Doudou, mentre ci sarà sicuramente
Ricci. A sinistra dello schieramento
difensivo, Brini potrebbe
proporre Adeleke o Lolaico, mentre
la scelta degli attaccanti dipenderà
dal modulo (una o due punte?) che il
tecnico vorrà adottare.(d.d.)
Inacio Pià, una contrattura ancora fermo? Su, un pò di grinta....
Non è che ci si capisca molto sentendo il popolo gialloblù in giro per Crema, allo stadio e su questo blog. Tutto va seguendo l'onda dei risultati, finita l'epoca d'oro del Berga, siamo finiti nelle mani del PolloBucci che ha illuso e poi depresso tutto l'ambiente. Sembrava la fine di tutto poi il colpo d'orgoglio, o d'altro, ed ecco il FumantinoBriganti che ha dato nuova linfa alle nostre speranze, ma tutto pare legato ad un filo sottile, le risorse economiche paiono esagerate, ma il loro flusso sarà a lungo termine? Per capirci basta commentare le azioni dell'Architetto, prima eroico fondatore e grande condottiero che ci porta allo Zini, ma l'anno scorso scompare dalla scena e prende del voltagabbana, salvo poi ricomparire come novello eroe che richiama il popolo allo stadio. Cosa ci riserverà il futuro io non lo so , da parte via continuerò a sostenere il Pergo, sperando nel futuro
Per quanto riguarda la partenza flash sono d'accordo con chi scrive che forse dipende dalla preparazione leggera, eravamo più freschi degli altri e ne abbiamo approfittato all'inizio. Si è visto tante volte in categorie diverse questo andamento. Un mese a tutta, poi si paga di colpo con una flessione improvvisa. Altre motivazioni legate ad un disimpegno di alcuni giocatori non mi pare vera, perchè dovrebbe essere legata a mancati pagamenti, che a Crema sono stati onorati al centopercento come dice Briganti. Vediamo nelle prossime partite come si comportano sul campo, specie i vecchi della squadra. Per me non sarà facile uscire da questa crisi, anche perchè le prossime partite sino difficili. Ci vuole cuore, FORZA PERGO
Aschedamini si e' tirato fuori quando ha capito che la volpe romana avrebbe portato il pergo alla rovina, non voleva essere complice dello sfascio della sua squadra..per quanto riguarda la gestione briganti "che non e' uno sprovveduto" credo che abbia fatto i suoi conti..se dovesse riuscire negli obiettivi che si e' posto..bisognerebbe fargli un monumento..
Per l'anonimo delle 18.36 di ieri: L'epoca d'oro del Berga, PolloBucci, FumantinoBriganti...Senza di loro, oggi, andremmo a vedere il Crema al Voltini e stop. Ai tempi invece, senza il Berga in C2 non saremmo saliti. Questa è la realtà.
La città non risponde, Bucci ha fatto i suoi errori, in buona fede ma li ha fatti, ha tirato la corda quest'estate in maniera sconsiderata. Discorso chiuso. Quindi ricordo a tutti che senza Briganti oggi il Pergo non esisterebbe più. E non è questione di categoria, è questione di vita o di morte.
Smettiamola con queste elucubrazioni alla Sambuca, perchè poi siamo noi quelli che passiamo le estati come le ultime due. E neanche Aschedamini l'avrebbe salvato, il suo tempo è passato, gli resta la poltrona di senatore a vita...con delega a ministro del marketing senza portafoglio.
Cerchiamo di sostenere società e squadra che, in primis, vanno conservate per la loro storia, e poi si pensa ai risultati e a quello che succederà.
E quando succederà, se succederà, ci penseremo...Per adesso non succede, godiamocela senza fare troppo gli snob, i picconatori e i sofisticati.
Troppo semplice dare dello snob, per non dire picconatori o sufistèch ed anche peggio, a chi pur tifando Pergo vuol anche sapere qualche cosa in più riguardo a quel che succede. E dopo un filotto così deprimente, mi pare più che legittimo fare qualche esame di coscienza. C'è qualcosa che non va o è solo sfiga, colpa degli arbitri, del Sambuca che ce l'ha col patron, col Barbarossa cremonese, con Crema città che non ama chi fa calcio tra le sue mura. Non sono allineato ma sono comunque innamorato e adesso, in caduta libera, anche incazzato
Alt, caro anonimo delle 19.19, sul tuo messaggio di ieri non avevi parlato di risultati. Su quelli ti posso dare ragione, in quanto la cosa diventa preoccupante (e se vai sul post successivo lo espongo a chiare lettere) per diversi motivi.
Tu avevi parlato d'altro, di futuro, di dubbi e di cose su cui oggi non ha senso parlare.
Poi ripeto, se vogliamo parlare di risultai, di gioco scadente e quant'altro allora è un altro discorso e non ti posso contestare nulla. ognuno il calcio giocato lo vede alla sua maniera e deve esprimere il suo pensiero, ci mancherebbe.
Caspita, perso anche oggi. Va bene che il Barletta non è squadra da poco, ma ci voleva assolutamente una vittoria.
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