LEGNANO – PERGOCREMA 2-2
RETI: 20’ pt Chiazzolino, 22’ st e 30’ st Le Noci, 42’ st Enow.
LEGNANO: Redaelli, Enow, Cilona, Roselli, Marietti, Rossini, Pizzetto (17’ st Rodriguez), Chiazzolino, Virdis (18’ st Albanese), Agazzone (31’ st Canteri), Bosio. All. Lombardo. A disp.: Ioime, Maglio, Zaninetti, Romeo.
PERGOCREMA: Russo, Ghidotti, Federici, Brambilla (37’ st Boscolo), Rossi, Finetti, Marconi, Garavelli, Tarallo (12’ st Araboni), Bonaventura (20’ st Facchinetti), Le Noci. All. Piantoni. A disp.: Brivio, Quaresmini, Galli, Florean.
ARBITRO: Merlino di Udine (Orlandi di Arezzo e Carruccio di Cagliari).
NOTE: Giornata con pallido sole, temperatura accettabile. Terreno allentato. Spettatori 1017 per un incasso totale lordo di 7.371 euro (presenti 73 tifosi gialloblù). Ammoniti: Enow, Agazzone, Roselli e Federici. Angoli 3 a 2 per il Pergo. Recupero: 0’ + 5’.
LEGNANO. – Oltre il cuore, Le Noci. Poi, nulla di nuovo, solo un po’ di freddo incamerato in più. E il solito pareggio, difficile da accettare anche a bocce ferme. Il Pergo non ha nulla da rimproverarsi: ha giocato per vincere e oggi la sfortuna ha avuto un ruolo determinante. Anzi, a bocce ferme qualcosa da biasimare c’è: le fatali distrazioni nel reparto arretrato.
Il pari sta comunque stretto al Pergo, che era contento di averlo acchiappato in cima ad una di quelle fatiche brutali, quando sembrava che ci fosse tutto il mondo contro. O quantomeno qualche traversa di troppo. Il pari sta stretto al Pergo, dopo che aveva assaporato il miracolo del sorpasso sul fondo di quelle situazioni grottesche (il tiro-cross di Le Noci che ha uccellato l’incerto Redaelli), che conciliano con la precedente iella (i tre legni pieni colpiti). Tuttavia la formazione gialloblù ha il torto di non aver saputo gestire il vantaggio quando mancava un quarto d’ora dal termine, contro un avversario che pareva ormai rintronato. Il pari largheggia addosso al Legnano, che però non ha scippato niente. In novanta minuti ha creato due sole occasioni e le ha finalizzate, mettendocela tutta, come purtroppo non ha fatto, nelle specifiche circostanze, la difesa ospite. Rimane, come conforto in prospettiva futura, la constatazione che i giocatori cremaschi, questa volta, davanti alla porta avversaria non hanno cercato i ricami, bensì hanno provato le conclusioni risultando più sfigati che imprecisi. Rimane poi, sempre in prospettiva futura, la preoccupazione appunto sulle ricorrenti amnesie difensive, che fanno un po’ arricciare il naso.
Una partita di calcio non è mai una passeggiata. Tuttavia l’inizio di gara sembrava dover confermare le notizie sullo stato di salute non ottimale del Legnano. Assente Sambugaro per squalifica e Bonazzi per un fastidio muscolare dell’ultimo momento, Piantoni si affida a Marconi e Garavelli. Nel reparto offensivo Le Noci è preferito, rispetto a domenica scorsa, ad Araboni.
Il Pergo si fa subito insidioso, presidiando con costanza le fasce laterali. Sulla destra, dove operano Bonaventura e Le Noci, mostra più vivacità, ma anche Federici, sul versante opposto, non lesina escursioni in alta quota. Al 3’ il primo affondo mette subito i brividi alla difesa milanese: cross di Le Noci a centro area per Tarallo, che si trova un metro avanti alla traiettoria del pallone.
Al 5’ la difesa del Legnano vacilla nuovamente, ma a tremare maggiormente è la traversa sul colpo di testa in mischia di Rossi, avanzato dalle retrovie per raccogliere l’invitante corner di Le Noci. Il pallone cade sui piedi di Federici, il quale, con le spalle rivolte alla porta, si esibisce in un colpo acrobatico fuori misura.
L’avvio brillante del Pergo è di buon auspicio, ed i locali soffrono la verve offensiva avversaria. Al 6’ Le Noci coglie impreparata la difesa legnanese, ma in velocità non riesce a superare l’ostacolo di Redaelli, uscito provvidenzialmente dalla propria area per bloccare l’iniziativa cremasca.
La replica dei padroni di casa è affidata ad un tentativo di Enow, che su traversone dalla sinistra, arriva con un attimo di ritardo all’appuntamento per il tap-in. E’ invece puntuale e incontrastato, al 20’, Chiazzolino a deviare di testa in porta, per l’inatteso vantaggio, il cross dalla destra di Roselli. Per Russo non c’è nulla da fare.
Il Pergo non si smarrisce. C’è il tempo per recuperare. Al 27’ è sempre Le Noci a provarci, con un tiro in mischia che termina di poco sul fondo. Al 30’ il gallo canta per la seconda volta: Marconi, da circa 25 metri, raccoglie un corto rinvio della difesa e fa esplodere un siluro che si stampa nuovamente sulla traversa. Brambilla raccoglie il pallone respinto e lo indirizza in profondità per Le Noci, il cui diagonale volante si spegne di un nulla oltre il secondo palo. Applausi, oltre ad un comprensibile moto di stizza.
Pur non particolarmente brillante nel gioco, il Pergo è vivo e si fa sentire. La difesa del Legnano spazzola tutto quello che si muove in area oltre i due metri e spesso Bonaventura e compagni la mette alle corde giocando basso. Tira invece alto, al 45’, l’indiavolato Le Noci: terza traversa di giornata.
Si rientra dall’intervallo con l’evidente smarrimento di chi ha provato di tutto, ma non gode di buoni uffici lassù, dove si decide il destino. Il Pergo spinge, non sempre con la dovuta profondità nella manovra. Piantoni ordina il primo cambio: Araboni al posto di Tarallo. Poi il secondo: Facchinetti rileva Bonaventura, affaticato dopo una prestazione ancora encomiabile. Al 22’ Marconi penetra tra le maglie difensive del Legnano e viene steso alle spalle da Agazzone. Cartellino giallo per il centrocampista di casa e punizione da trenta metri che Le Noci trasforma magistralmente nel pareggio cremasco.
Il Pergo non si accontenta. Avverte le difficoltà degli avversari e accelera. Sicché al 30’, sempre con il suo uomo migliore, compie il sorpasso. A seconda dei gusti, il gol di Le Noci può essere considerata una prodezza balistica, o il classico colpo di fondoschiena. Nella sostanza, rappresenta il meritato vantaggio, da gestire con sagacia sino al termine. Invece, al 42’, Enow approfitta dell’immobilità della difesa gialloblù, si intrufola in area e con un diagonale debole ma angolato, fa scoppiare di gioia la curva dei lilla. Un pareggio che mortifica la rimonta cremasca, ma che impone di recitare il mea culpa.
www.uspergocrema.it
lunedì 26 gennaio 2009
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1 commento:
laikos guarda mail.
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