venerdì 24 ottobre 2008

DERBY: PERGOCREMA - CREMONESE 1-1 [21 ott 2008]

RETI: 10’ st Bonazzi, 30’ st Guidetti.

PERGOCREMA: Brivio, Ghidotti, Federici, Brambilla, Ragnoli, Finetti, Boscolo, Sambugaro, Andreini (41’ st Facchinetti), Bonazzi (34’ st Garavelli), Le Noci (24’ st Florean). All. Piantoni. A disp.: Russo, Ghilardi, Pilleri, Guerci.
CREMONESE: Bianchi G., Vitofrancesco, Pesaresi, Carotti, Viali, Bianchi A., Ferrarese, Gori, Graziani (19’ st Temelin), Saverino (45’ st Gherardi), Guidetti. All. Iaconi. A disp.: Vino, Argilli, Pradolin, Tacchinardi, Coda.ARBITRO: Gambini di Roma (Mascherano di Latina, Iannulli di Frosinone).

NOTE: Serata con temperatura mite, terreno in buone condizioni. Spettatori 4.000 circa per un incasso lordo, compresa quota abbonati, di € 43.560,21. Ammoniti: Andreini, Florean, Bianchi A. Angoli: 6 a 1 per la Cremonese. Recupero: 1’ + 4’

CREMA. - Crema è ancora un braciere. Però questa volta arde di amore e di calore. Il Voltini è un girotondo di emozioni e lo spettacolo è soprattutto sugli spalti. Un Voltini così colmo, così passionale, così partecipe, non si era mai visto in questi anni di gestione Bergamelli. Segnare un gol nel derby consente probabilmente all’autore di sopravvivere di rendita per tutta la stagione. Peccato che la rete firmata da Bonazzi sia stata poi vanificata da un’errata applicazione dell’offside da parte della difesa cremasca. Peccato davvero, perché la vittoria sarebbe stata il tocco di magia in una notte incantata. Rimane il pareggio, gradito alla vigilia, ma egoisticamente deludente dopo aver assaporato la gioia dei tre punti.La vigilia. "Torna a fiorir il … gialloblù che pur dianzi languia". Crema è un vulcano in eruzione e l’attesa è palpabile. Da ventinove lunghi anni si attende il derby, evocato come la disfida conclusiva tra due popoli in perenne contesa. Senza i “trenta denari”, il duello in campo finisce in parità, senza neppure invocare eroismi da parte del Pergo, che ha addomesticato i più quotati avversari con ordine e senza affanno. Nelle curve, invece, la fantasia, la tenerezza, l’infatuazione ribelle e al tempo stesso fedele della tribù cannibale , non lascia dubbi: è lì la festa, nella Sud, con quell’incitamento persistente e devoto che penetra il cuore.Quindi, la partita. Sofferenza era scritto che fosse, ma forse sofferenza non è stata. Nel primo tempo gli ospiti hanno mostrato un gioco più avvolgente, ma il Pergo ha sempre occupato molto bene gli spazi, concedendo poco allo spettacolo e nulla agli avversari. Nella ripresa la squadra cremasca è cresciuta, mentre la Cremonese è sembrata ”una vecchia signora dai fianchi un po’ molli”, ben levigati sulla sinistra da Federici, che ha sfoderato il fioretto con un cross raccolto da Andreini e finalizzato in gol da Bonazzi, il quale ha prodotto un’eiaculazione collettiva in un Voltini in delirio. Tuttavia, come contro il Verona, ad un quarto d’ora dalla fine, gli ospiti hanno raggiunto il pareggio, onestamente meritato, sebbene rimanga qualche rimpianto per una decisione arbitrale che avrebbe potuto tarpare le ali alle speranze di rimonta cremonesi.La mano di Piantoni sul Pergo si avverte dalla formazione. Ghidotti non è una scelta, ma una necessità per l’indisponibilità di Marconi, mentre quella di Boscolo, dall’inizio, è farina del suo sacco. Il 4-3-3, si era già visto in questa stagione, ma Le Noci gira al largo della difesa ed è Andreini a fare il cireneo e a sostenere il peso dell’attacco. Proprio Andreini, dopo pochi secondi, è colto in posizione di fuorigioco quando ormai si trovava a quattr’occhi davanti a Bianchi. E’ un buon inizio quello del Pergo, che però cede quasi immediatamente il timone del gioco agli avversari. La cremonese è sempre molto corta, facilitando il pressing sui portatori di borraccia cremaschi. Al 12’ una punizione dalla destra di Pesaresi costringe Brivio alla respinta di pugno, poi al 19’ è ancora la Cremonese a farsi insidiosa in area gialloblù: dalla destra Vitofrancesco mette a centro area un buon pallone sul quale si avvente il figlio d’arte Graziani, che manca l’appuntamento. Alle sue spalle arriva aggressivo Pesaresi, la cui conclusione è provvidenzialmente respinta da Ghidotti.Il fascino del calcio, è risaputo, sta anche nella sofferenza. E il Pergo ha regalato sofferenza ai suoi tifosi, nel senso che ha saputo contenere questo momento di miglior brillantezza ospite senza mai vacillare. Il secondo spunto gialloblù si annota al 21’: punizione dalla destra di Bonazzi e stacco perentorio a centro area di Finetti: deviazione di testa a lato. Non trovando adeguati pertugi nei pressi di Brivio, la Cremonese prova allora dalla distanza: Pesaresi prende le misura e spara la cartuccia da circa 40 metri: il proiettile sfiora il palo alla sinistra di Brivio, che controlla. Anche Andreini, al 34’, prova a sorprendere Bianchi dalla distanza, con un diagonale che blocca il respiro.Sono poche le emozioni. Come si dice in questi casi? Le squadre non concedono nulla, anche se il gioco è intenso. Il Pergo chiude in avanti la prima frazione di gioco: dalla sinistra Federici serve Sambugaro, che gira al volo senza precisione.Il derby è corretto, gli sfottò sulle opposte curve sono un’adeguata dose di peperoncino che non fa male alla salute. Nella ripresa il Pergo è più intraprendente. In una sfida così, conta il vigore atletico, la freschezza. Conta saper amministrare le energie, ed in effetti la formazione di casa sembra spalmarle con dovizia nei novanta minuti. Mica puoi stare fermo a rifiatare, se l' altro corre. E così, al 10’, corre Federici e rifiata Vitofrancesco, che gli concede spazio. Il "cremonese” del Pergo catapulta sul secondo palo un pallone che appare innocuo, ma che Andreini ha il merito di rendere velenoso servendo Bonazzi: tiro, gol e immensa festa. A sorpresa, rispetto al primo tempo, ma prevedibile rispetto all’incipit della ripresa, il Pergo è in vantaggio. E allora, il pensiero corre veloce, come Bonazzi sotto la Sud. Il Pergo non sarà perfetto, ma è vivo e s’avvicina una notte fatata. La Cremonese incassa e pensa alla controffensiva. Al 12’ una punizione di Pesaresi dalla sinistra è raccolta in area da Bianchi, in solitudine, che si esibisce in un improbabile colpo di esterno destro che termina fortunatamente a lato. Al 25’ le telecamere di mamma Rai indugiano su una volontaria gomitata di Saverino, forse il migliore della Cremonese, ai danni di Sambugaro: il rosso sarebbe una formalità, ma nell’impeccabile direzione di Gambini, s’insinua questo grave errore di valutazione e gli ospiti ringraziano e sospirano. Errore di valutazione fatale è quello commesso dal Pergo al 30’: la linea difensiva non è … allineata e Temelin sguscia sulla destra e da fondo campo appoggia a Guidetti, che da due passi, sotto la Nord, ristabilisce l’equità del risultato.Al Pergo, come spesso gli succede quando subisce gol, tremano le ginocchia, sicché si raggomitola intorno a Brivio, che comunque non viene mai impegnato. Al 36’ Temelin prova la girata dal limite dell’area (fuori), mentre al 38’ la Cremonese reclama legittimamente un calcio di rigore. L’ultimo assalto è di Vitofrancesco, che al 43’ esplode un diagonale di poco alto.E così, alla fine, è la Cremonese ad uscire indenne dal derby. Graziata dalla possibile inferiorità numerica per la mancata espulsione di Saverino, ha trovato il pareggio in un match più scenografico che spettacolare. Nel derby delle curve, invece, ha prevalso la Sud, con l’auspicio che anche questo duello si sia concluso al 90’.

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