giovedì 16 ottobre 2008

UN PO' DI STORIA..

Crema

Le origini di Crema sono legate all'invasione longobarda del VI secolo d.c.; il nome deriva probabilmente dal termine longobardo "Crem" che si significa "altura".Secondo la tradizione, la fondazione della città di Crema risalirebbe al 15 agosto 570 quando, di fronte alla minaccia rappresentata dall’invasione longobarda, gli abitanti della zona trovarono rifugio nella parte più elevata dell’“isola della Mosa”, approntandola a difesa sotto la guida prima di Cremete, conte di Palazzo, e poi di Fulcherio. Da questi due personaggi deriverebbero perciò i toponimi Crema e Insula Fulcheria. . Secondo altre fonti la sua fondazione risale al IV secolo d.c., quando Milano era capitale dell'Impero Romano d'Occidente. Un'altra versione invece parla di un più antico insediamento Celtico o Etrusco.

La prima occorrenza di Crema nei documenti Storici risale al XI secolo d.c. come possedimento dei conti di Camisano. In seguito venne governata da Bonifacio marchese di Toscana e sua figlia Matilde. Nel 1098 Matilde diede in donò la cittò al vescovo di Cremona. Durante questo periodo l'agricoltura prosperò e l'Ordine degli Umiliati introdusse la lavorazione della lana, che fu una delle principali aree economiche fino al XIX secolo d.c..

Nel 1159, dopo aver stretto un'alleanza con Milano contro la ghibellina Cremona, Crema venne assediata, invasa e distrutta dall'imperatore Federico Barbarossa. L'assedio di Crema fu caratterizzato da parecchi episodi di brutalità. I tedeschi appesero alcuni prigioneri cremaschi alle loro macchine belliche sperando che i difensori non avrebbero colpito gli ostaggi. Tuttavia questo espediente non funzionò e si trasformò in una carneficina.

Con la Pace di Costanza (1185) arrivò il permesso di ricostruire la città come "castrum". Ne seguì una fase di libero comune in cui comunque si verificarono lotte faziose, tipiche dei comuni del Nord Italia in quell'epoca. In ogni caso, la città venne fortificata con nuove mura, fossati e porte (1199), e succesivamente una rete di canali valorizzò l'agricoltura. Nel XIII secolo Crema venne anche arricchita della costruzione della Cattedrale e del Palazzo Pretorio.

L'autonomia del comune terminò nel 1335, quando la città si arrese a Gian Galeazzo Visconti, la cui famiglia possedette la città fino alla fine del secolo. Nel 1361 Crema fu interessata dalla peste bubbonica. Seguì un breve periodo di regno della famiglia guelfa Benzoni (Bartolomeo e Paolo dal 1403 al 1405, successivamente loro nipote Giorgio fino al 1423). La signoria passò di nuovo ai Visconti e, dal 1449 in poi, alla Repubblica di Venezia.

In qualità di provincia veneziana dell'entroterra, Crema ottenne numerosi privilegi ed era al riparo dal declino economico del vicino Ducato di Milano sotto il dominio spagnolo. Mantenne una sostanziale autonomia che permise la progettazione di nuove costruzioni. Esse includevano la nuova cinta muraria, la ricostruzione del Palazzo Comunale (1525-1533), il Palazzo della Notaria, ora Palazzo Vescovile. Nel 1580 Crema divenne una diocesi e fu costruito il Santuario di Santa Maria della Croce (1490).

Col XVII secolo ebbe inizio la decadenza della città, causata dal fallimento delle sue attività industriali, sebbene l'agricoltura continuò ad essere fiorente. Nel 1796 venne fondata l'Accademia dell'Agricoltura. Dopo la caduta della Serenissima nel 1797, l'Esercito Francese depose l'ultimo podestà e creò un comune. All'inizio Crema formò la provincia di Crema-Lodi, ma in seguito fu annessa alla provincia di Cremona. Nel 1814, l'impero di Napoleone di dissolse e Crema divenne un possedimendo austriaco.

Crema fu annessa all'Italia durante il Risorgimento. Da allora fece parte del Regno d'Italia e, dopo la Seconda Guerra Mondiale, della Repubblica Italiana.

1 commento:

Anonimo ha detto...

CHI RIESCE RITROVO ORE 18.30 AL VOLTINI PER LA RIFINITURA! TUTTI VICINI ALLA SQUADRA!