martedì 11 novembre 2008

CAMPIONATO: NOVARA - PERGOCREMA 1-1 [10 nov 2008]



NOVARA - PERGOCREMA 1-1

RETI
: Tarallo (P) al 10’ pt, Bertani (N) al 4’ st.

NOVARA: Brichetto; Morganti, Lorenzini, Ludi, Tombesi (dal 19’ st Maggiolini); Porcari (dal 35’ st Chiappara), Gallo, Evola, Bertani; Sinigaglia (dal 39’ st Brizzi), Rubino. All. Notaristefano. A disposizione: Tani, Perego, Piraccini, Amato.

PERGOCREMA: Russo; Ghidotti, Finetti, Quaresmini, Federici; Boscolo, Brambilla, Sambugaro (dal 12’ st Facchinetti); Le Noci, Tarallo (dal 29’ st Florean), Bonazzi (dal 33’ st Garavelli). All. Piantoni. A disposizione: Manzoni, Marconi, Guerci, Pilleri.

ARBITRO: Pizzi di Saronno (Pasquali Cerioli di Milano, Tino di Milano.

AMMONITI: Pergocrema: Boscolo, Russo, Quaresmini, Bonazzi. Novara: Morganti.
ESPULSI: Boscolo (P) al 30’ st per doppia ammonizione.
RECUPERO: 1 min. + 4 min.
SPETTATORI: 2200.

NOVARA. - Probabilmente ci vorrà altra acqua, oltre a quella caduta in settimana, per lavare via dalla testa la sensazione di impotenza dopo la prestazione contro il Lecco. Oggi, però, la squadra ha ripulito il ricordo con un comportamento convincente. Sarà l'orgoglio di non voler stendere la passatoia davanti alla capolista, sarà soprattutto il fatto di aver sfoltito l’infermeria, di aver dato un calcio ai fantasmi, ma s'è visto e a tratti ammirato un altro Pergo. Il pareggio, se dissertiamo su chi avrebbe meritato di vincere, sta stretto più ai cremaschi che ai piemontesi, ma la crescita di tono è innegabile. E speriamo che si possa proseguire così. Vincere su questo campo non è facile per nessuno. Sinora ci era riuscito soltanto il Legnano. Il Pergo ci ha provato, con una partenza veloce che prometteva di più e poteva avere altri sbocchi. Peccato quella traversa scheggiata da Quaresmini su punizione, all’ultimo secondo di gara. Fosse entrato, nessuno avrebbe gridato allo scandalo.
In un pomeriggio sereno, da eccepire ci sarebbero solo alcune steccate di pochissimi e individuabili sostenitori gialloblù, che fuori dal coro, dalla curva ospite, non hanno lesinato assurdi insulti a Piantoni. Peccato, dunque, che una prestazione promettente, che riconcilia con l’opaca condotta di gara di domenica scorsa, sia stata macchiata, nel corso del secondo tempo, da quattro gatti. I ragazzi della “Sud”, sia chiaro, in tutto questo non hanno responsabilità, poiché gli improperi sono stati isolati e coinvolgono soltanto quei quattro cecchini (e risparmiamoci la rima), che con fierezza gonfiano il petto al riparo del gruppo. Il gruppo, cioè la parte sana e appassionata della curva ha il diritto, e il dovere, di emarginarli, perché accarezzare il pelo a certi personaggi è un esercizio pericoloso: i pit-bull, prima o poi, mordono, nel senso che possono far male agli interessi di tutti quanti.
Però è sconfortante, perché gli insulti di oggi si sommano alle contestazioni del Voltini di sette giorni fa e stupisce, principalmente, non tanto il labile senso di riconoscenza o la volubile memoria (dalla “domenica delle Palme”, dopo la gara con il Pavia, all’”orto degli ulivi” al termine del match contro il Lecco), bensì la deficitaria stima verso il lavoro della società, delle scelte comunque ponderate e sofferte, sebbene non sbandierate, del mancato rispetto verso le persone. Il lancio di fiele, tanto per entrare nella cronaca, è arrivato con la sostituzione di Sambugaro, non apprezzata, e proseguita con quella di Tarallo, il quale peraltro rientrava da un lungo periodo di convalescenza e si sapeva non in grado di sostenere l’intero match. Non c’è quindi conflitto argomentato da disquisizioni tattiche, bensì semplice, e deprimente!, premeditazione che non giova al bene della squadra, né tantomeno all’impegno della società. Avanti così, se si vuole male ai colori gialloblù.
Avanti così, ma per il bene della classifica, è invece la prestazione fornita sul campo dai giocatori cremaschi. E' stata una partita piacevole, vivace anche sotto il profilo tattico, quando Piantoni, con i cambi effettuati nella ripresa, ha ridisegnato il modulo della squadra, che non ha sofferto la capolista neppure quando ha dovuto proseguire l’incontro in inferiorità numerica per l’espulsione di Boscolo. Probabilmente il mister non crede allo schieramento uno ed immutabile, ed ha dunque voluto anticipare le eventuali mosse dell'avversario, ricavandone beneficio.
Il ritorno del bomber è la principale novità nello schieramento iniziale ed al 6’ è proprio Tarallo a servire, dalla destra, Le Noci, il cui diagonale termina però a lato. L’inizio di gara mostra un Novara alquanto guardingo ed i cremaschi piuttosto determinati. Al 7’ su punizione da circa 20 metri, Le Noci blocca il respiro ai tifosi piemontesi: pallone fuori di pochissimo. Insiste il Pergo, che al 10’ ottiene il gol del vantaggio: corner dalla sinistra di Bonazzi e a centro area Tarallo approfitta dell’incertezza del portiere di casa e di testa firma la sua prima rete con la maglia gialloblù.
Il Novara reagisce, ma non trova profondità alla propria manovra. Bertani, sull’out sinistro, ha guizzi vorticosi che inizialmente mettono in difficoltà Ghidotti, ma non procurano soverchie insidie nelle vicinanze di un attento Russo. Al 31’ è invece il Pergo a sfiorare il raddoppio: Le Noci, conun lancio calibrato, mette Tarallo davanti a Brichetto, che lo anticipa di un soffio in uscita. Boato novarese al 33’: Bertani crossa a centro area per Rubino, il quale si esibisce in un’acrobatica rovesciata, più spettacolare che efficace. Il Pergo non si chiude nella propria roccaforte, ma cerca di addomesticare l’azione avversaria con la diga di centrocampo. Brambilla non è soltanto il regista, bensì recupera parecchi palloni in fase di interdizione. Al 37’ Le Noci si produce in un’ottima azione di rimessa: giunto nei pressi dell’area piccola, indugia nella conclusione e la difesa locale recupera in extremis.
L’ultimo brivido del primo tempo arriva dalle parti di Russo: cross dalla destra e a due passi dalla linea di porta, Rubino devia di testa a colpo sicuro. Strepitoso Russo a negargli la gioia del gol.
Pareggio che arriva però all’inizio di ripresa. Al 4’ Evola, dalla fascia destra, catapulta un buon pallone sul primo palo per Bertani, che si avvita e devia sotto l’incrocio opposto, dove il portiere cremasco non può arrivare.
Il Novara si galvanizza, il Pergo accusa il colpo. Al 10’ è ancora Bertani a mettere in crisi la difesa gialloblù, con una conclusione che termina però alta. Poi Piantoni avvia la serie dei cambi ed in effetti il riassetto tattico ristabilisce l’equità tra le contendenti. Anzi, è proprio il Pergo a trarne giovamento, proprio con due dei tre sostituti. Al 26’ Facchinetti conclude dal limite impegnando Brichetto. Quando scocca la mezzora Boscolo è costretto a trattenere un avversario a centrocampo per evitare una ripartenza. Secondo cartellino giallo e conseguente espulsione. Esulta lo stadio di fede biancoazzurra, ma al 37’ il siluro di Garavelli, dalla media distanza, spolverando il palo alla sinistra del portiere locale avverte che il Pergo non ha alzato bandiera bianca dopo l’inferiorità numerica. Emozione anche nei minuti di recupero. Al 46’ Russo è lesto ad anticipare fuori dai pali l’incursione di Rubino, mentre al 49’, su punizione dalla distanza, Quaresmini scarica un missile che scheggia la traversa. Avanti così, dunque, sordi e concreti.

LE FOTO DELLA PARTITA




















fonte www.uspergocrema.it



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