martedì 21 aprile 2009

Campionato: REGGIANA - PERGOCREMA 1-0

E' mancato solo il gol nell'odierna prestazione del Pergo allo stadio "Giglio" di Reggio Emilia. Dopo un primo tempo di predominio locale e terminato con il vantaggio della Reggiana, nella ripresa la squadra gialloblù ha fornito una reazione convincente, sfiorando in parecchie circostanze la rete per ottenere il meritato pareggio.


REGGIANA – PERGOCREMA 1-0


RETE:. 41pt Martini.

REGGIANA: Ambrosio, Esposito, Scantamburlo (76’ Bruno), Grieco (85’ Ponzo), Zini, Stefani, Padoin, Maschio, Acosty (58’ st Nardini), Alessi, Martini. All. Pane. A disp.: Barraco, Mei, Arati, Dall’Acqua.

PERGOCREMA: Russo, Marconi, Federici, Brambilla, Rossi, Finetti (17’ pt Ragnoli), Garavelli, Sambugaro, Tarallo, Facchinetti (18’ st Le Noci), Araboni (25’ st Bonazzi) . All. Piantoni. A disp.: Brivio, Ghidotti, Boscolo, Galli.

ARBITRO: Coccia di San Benedetto del Tronto (Bambini di Gubbio e Carrucciu di Cagliari).

NOTE: Pomeriggio piovoso, terreno allentatoa ma in buone condizioni. Spettatori 2.374 (di cui 69 cannibali), per un incasso, compresa quota abbonati, di euro 22.931. Ammoniti: Acosty, Brambilla, Scantamburlo, Le Noci, Padoin. Angoli 5 a 1 per il Pergocrema. Recupero 1’ + 4’.

REGGIO NELL'EMILIA. No Martini, no party. Grazie al suo attaccante la Reggiana sorseggia il successo e il popolo emiliano partecipa alla festa. La formazione emiliana termina il match con un evidente debito d’ossigeno, ma lo conclude anche in trionfo. Il Pergo, invece, incassa la seconda sconfitta consecutiva (è la prima doppietta negativa sparata in una settimana nel corso della stagione), allunga la sterilità offensiva a 378 minuti, ma quantomeno, rispetto a Venezia, mostra più volontà e miglior gioco, principalmente nella ripresa. Ugualmente la classifica non impone l’uso del lacrimatoio, ed è questa la seconda consolazione di un pomeriggio che poteva riservare sorte più benevole.
Oggi, se non altro, non si discute del risultato con l’accanimento delle cause perse, e non soltanto perché finisce con un gol più fortunoso che elegante. Si discute piuttosto con qualche punta di rammarico per le occasioni avute nella ripresa e con qualche incognita sulla preoccupante inefficacia realizzativa. Da metà campo in su il Pergo ha campato dignitosamente sul fiato e su buone iniziative collettive, mentre nell’area di rigore avversaria è difettato l’artiglio graffiante. La Reggiana, sempre nella ripresa, ha lasciato che le cose andassero avanti così. Avanti per modo di dire, visto che il pareggio sarebbe stato poco gradito, ma nella valutazione complessiva, meritato da parte gialloblù.
Opposto l’atteggiamento della prima frazione di gioco, durante la quale per lunghi tratti è stato il Pergo a dare l'impressione di un pugile che fa difesa passiva con la speranza di finire in piedi. Un gol annullato, un salvataggio sulla linea di Rossi e un palo, su deviazione di Russo, rappresentano il conto dei locali prima di riscuotere il gol della vittoria. E’ vero, anche sui piedi di Tarallo, nell’intermezzo, era capitata l’opportunità di dissetarsi alla fonte del gol, ma la conclusione ravvicinata, peraltro perfettamente eseguita, ha trovato come ostacolo il corpo di Ambrosio.
Il cielo sopra Reggio è plumbeo, come grigio è l’inizio della gara da parte del Pergo. Al 6’, sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto dall’out destro da Alessi, Stefanini in mischia fa urlare di gioia il “Giglio”, ma l’arbitro annulla la rete, macchiata da una scorrettezza. Alessi, nella Reggiana, fa di tutto, gregario e solista. All’8’ recupera un impreciso disimpegno di Marconi e dal limite dell’area impegna Russo, che neutralizza senza troppi tormenti.
Sotto la pioggia, gli emiliani sembrano trovare uno di quei pomeriggi lucidi e ringhiosi, ed il ritmo impresso al gioco è il segreto che fa maturare le speranze di vittoria. Al 9’ è Scantamburlo a provarci dalla distanza: fuori. Al 12’ lo stesso Scantamburlo , su punizione da circa 25 metri, impegna Russo, che non si fa sorprendere, mentre un minuto dopo Tarallo intercetta uno scambio tra i difensori locali, parte in percussione e nei pressi del limite dell’area avversaria carica il tiro: alto sopra la traversa.
Replica la Reggiana, con uno scambio tra Acosty e Martini, che alza il ... “gomito”. Al 24’ ghiotta occasione per il Pergo per passare in vantaggio: punizione morbida di Brambilla dalla fascia destra. Il pallone transita in area di rigore e, alle spalle di tutti, è addomesticato sul secondo palo da Tarallo: conclusione potente e Ambrosio respinge d’istinto.
Il gioco della Reggiana è caratterizzato dalla fluidità lungo le praterie esterne, con frequenti cross in area di rigore. Al 26’, proprio da un traversone dalla sinistra, Russo è colto fuori dai pali da Maschio, che cerca di uccellarlo con una palombella. Sulla linea di porta è provvidenziale il salvataggio di Rossi.
Il Pergo cerca di spezzare il pressing granata con lievi sortite in contropiede. Tuttavia è sempre prevalente il dominio della Reggiana, che al 30’ maledice la dea bendata: Maschio, dalla distanza, fa partire un siluro basso alla sinistra di Russo, il quale probabilmente intercetta la traiettoria, deviando la sfera sul palo. Irrompe Padoin, che manca clamorosamente l'aggancio che sarebbe stato fatale.
Al 41’, comunque, la Reggiana coglie i frutti del suo prodigarsi: punizione dalla trequarti, una fortuita deviazione di Brambilla smarca Martini, che solo davanti a Russo non ha difficoltà a trovare la gloria. Negli ultimi scampoli del primo tempo, il Pergo reagisce con discreto orgoglio: al 45’ un colpo di testa di Tarallo, su calcio d’angolo, termina di poco alto, mentre al 46’ Facchinetti, con un’iniziativa personale sulla sinistra, entra in area, ma conclude a lato.
Il gioco lineare espresso dai locali, diventa compassato e poi impercettibile nella ripresa. Fin dai primi minuti del secondo tempo si capisce che Piantoni, negli spogliatoi, deve aver chiesto impegno estremo e, possibilmente, gioco efficace. Cose non sempre intraviste nella prima metà della gara. Se non proprio sparato, il Pergo parte quindi con una marcia in più, e la Reggiana si rannicchia davanti ad Ambrosio, mostrando nella ripresa di essere squadra più leggera, se raffrontata ai cingolati di prima.
All’11' Tarallo subisce fallo a circa 25 metri dalla linea di porta. Punizione da posizione centrale che lo stesso centravanti si incarica di battere: il pallone scavalca la barriera, ma Ambrosio si distende e respinge in corner. L’angolo è calciato da Federici, con pallone che taglia l’intera area e con Araboni che giunge in lieve ritardo all’appuntamento con il tap-in. E’ comunque un Pergo più vivace, ed è pure una Reggiana più remissiva, costretta a tale atteggiamento dall’incedere più incalzante degli avversari. Che provano a rimettere in sesto la partita al 13': Sambugaro di testa, non riesce però a deviare in rete il traversone di Facchinetti.
E’ un momento delicato per la Reggiana e favorevole per il Pergo. Al 15’ Sambugaro recupera un pallone destinato a fondo campo e lo serve appetitoso a Tarallo, appostato all’altezza del dischetto da rigore: mezza rovesciata volante e sfera, non colpita perfettamente, che rimbalza poco distante dal palo alla destra di Ambrosio.
Intanto cominciano i cambi, ed in breve Piantoni mette in campo le ultime due pedine a disposizione (la prima era già stata consumata nel primo tempo, con Ragnoli che aveva sostituito l’infortunato Finetti). Con Le Noci e Bonazzi, al posto di Facchinetti e Araboni, il Pergo prosegue la sua speranzosa marcia verso il pareggio.
Al 23’ Brambilla, con un lungo lancio, pesca in area Le Noci, che si affretta nella conclusione volante, sbucciando il pallone. Al 27', su cross di Bonazzi dalla destra, è invece Tarallo che di testa anticipa il proprio marcatore, però la deviazione sfiora soltanto il palo alla sinistra di Ambrosio.
Non si può certamente dire che manchi la volontà. Al limite, si può obiettare sulla precisione nelle conclusioni. Il Pergo è apprezzabile e insiste. Al 34’, da fuori, ci prova Bonazzi, servito da Sambugaro: sfera a lato. Al 37’ è il turno di Le Noci, su punizione, e Ambrosio respinge coi pugni. L’ultimo assalto cade al 48’, insieme alle speranze di pareggio cremasche: su cross di Marconi dalla destra, Le Noci, dagli undici metri, non aggancia il pallone e l’opportunità sfuma.
Finisce così, con la delusione per la sconfitta, ma anche con la constatazione che il Pergo, oggi, ha mostrato carattere, impegno e determinazione. Però ha pure confermato di aver smarrito la via del gol, ed è questa l’unica preoccupazione della giornata.

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