mercoledì 18 marzo 2009

Campionato: CREMONESE - PERGO 0-0

CREMONESE – PERGOCREMA 0-0

CREMONESE: Paoloni, Bianchi A., Cremonesi, Fietta, Viali, Tacchinardi (21’ st Anzalone), Gori (12’ st Vitofrancesco), Saverino, Riganò, Morfeo, Guidetti (29’ st Carotti). Allenatore Mondonico. A disp.: Bianchi G., Argilli, Coda, Temelin.

PERGOCREMA: Russo, Ghidotti, Federici (47’ Ragnoli), Brambilla, Rossi, Finetti, Marconi, Sambugaro (33’ st Bonazzi), Tarallo, Garavelli, Le Noci (42’ st Araboni). Allenatore Piantoni. A disp.: Brivio, Gentili, Boscolo, Pellegrini.

ARBITRO: Meli di Parma (Derlu di Trento e Zaninello di Vicenza).

NOTE: Giornata primaverile, temperatura gradevole, terreno in ottime condizioni. Spettatori: 5464, di cui circa mille sostenitori cremaschi. Incasso lordo: 38.850 euro. Espulso al 20’ st Morfeo per fallo su Brambilla. Ammoniti: Brambilla, Sambugaro, Riganò e Guidetti. Angoli 5 a 3 per il Pergocrema. Recupero 1’ + 5’.

CREMONA. – Vedremo, ma intanto sogniamo, senza delirare. Tuttavia, se possiamo, stiamo calmi. E' vero che il rapido passaggio da cenerentole a eroi ha ingredienti forti e che i cannibali allo Zini hanno procurato simpatia e calore. Ma il suo campionato la squadra gialloblù lo sta già vincendo senza alimentare voli pindarici. Oggi il Pergo è anche un sogno, di quelli che puoi coltivare e coccolare, però domani mattino ti puoi risvegliare con il groppo alla gola e una lieve amarezza: per l’occasione fallita. E chi l’avrebbe detto che i rimpianti maggiori sarebbero stati in riva al Serio? Nel derby il Pergo riceve l’imprimatur di prima squadra della provincia e nel giorno della consacrazione rimane dunque il rammarico per il mancato successo. Che avrebbe meritato. Per oggi, e almeno per alcune settimane ancora, il primato pedatorio ha cambiato di casa e per i mille tifosi cremaschi presenti allo Zini c'è solo la nostalgia per una superiorità palese espressa sul campo, ma non concretizzata purtroppo con il gol. Rimpianto, ma non delusione. C'è infatti soddisfazione, perché tutto sommato il pareggio profuma di vittoria, mentre in riva al Po odora di sconfitta. E come una sirena, la prestazione della squadra di Piantoni ammalia gli ultrà gialloblù, che staranno sfogando la propria ebbrezza, nel viaggio di ritorno e nella serata in città, tuffandosi in un bagno di birra. Ma sì, anche loro sono i vincitori morali di questa sfida tesa più in tribuna stampa che in campo. Dopo il gol sfiorato con Le Noci nella ripresa, Claudio Falconi, che stava narrando l’azione, con il suo pacioso vocione da tenore, in diretta radiofonica, è stato insultato da alcuni sostenitori cremonesi. La discussione è degenerata ed è dovuta intervenire la polizia. Forse sarebbe opportuno qualche controllo in meno in curva, e qualche attenzione maggiore anche al tifo aristocratico della tribuna. Per scrupolo e per scongiurare incidenti diplomatici, precisiamo che questa è un’annotazione a carattere generale, da intendersi estesa a tutti gli stadi, e che prescinde quindi dal semplice episodio odierno.
Tornando al match, ai punti il Pergo senz’altro sarebbe il vincitore morale. Probabilmente il pareggio, che non viene disprezzato in casa gialloblù, come detto equivale ad una sconfitta in quella grigiorossa. La Cremonese ambiva a staccare il biglietto per salire sul tram di avvicinamento ai playoff. Il Pergo, invece, compie un ulteriore passo verso la zona salvezza, unico obiettivo che si era posto per questa stagione.
Questo contrapposto stato d’animo ha condizionato la gara. Più serena, geometrica e spigliata la formazione cremasca. Più timorosa, contratta ed insipida quella cremonese. Questione di freschezza atletica, direbbe qualcuno. Questione anche di ideologia calcistica. Pane e salame, a tavola come nel calcio, sembra ispirare quella di Piantoni. Che si traduce nella semplicità, nello sfrondamento, nell'essenzialità dei sapori buoni, nella sopravvivenza di quel po' di ruspante che i moduli tattici ancora ci concedono. Una semplicità voluta e lucida, non da babbei o da sprovveduti. Una squadra tanto più intensa quanto più semplificata, capace non solo di difendersi (che non è poi una grave colpa, se espletata con la disinvoltura di oggi), bensì anche di colpire. E il palo finale, impattato da Araboni, indica che il Pergo, sino all’ultimo, era lì, pronto a raccogliere quanto aveva seminato per tutta la gara.
Grazie al turno di riposo, Piantoni ha potuto recuperare completamente Brambilla e Federici, che avevano tenuto in allarme l’infermeria dopo l’incontro con il Cesena. Dall’inizio viene schierato anche Ghidotti, che consente di avanzare la posizione di Marconi. La Cremonese è invece schierata con il 3-4-1-2, con Morfeo dietro alle due punte Riganò e Guidetti. Gli sfottò non si risparmiamo in curva. Presenti, per amor di popolo, circa ottocento supporter cannibali; presenti, quasi per furor di popolo, quelli cremonesi, che avevano minacciato lo sciopero per contestare gli eccessivi controlli cui sono sottoposti gli ultrà ogni domenica pomeriggio.
La Cremonese mette subito le ali, aprendo le danze (2’) con la prima conclusione verso la porta di Russo: il tiro è di Morfeo, la respinta di Ghidotti. Un fuoco di paglia, perché la formazione ospite tarpa subito le velleità dei grigiorossi e al 7’ è provvidenziale l’intervento di Viali, che sbroglia una situazione imbarazzante in area locale. Al 9’, da una posizione di fuorigioco fischiata a Le Noci, che fa arrabbiare mister Piantoni, la Cremonese riparte in contropiede e questa volta è bravo Brambilla ad intervenire e liberare su Morfeo.
Al 10’ un malinteso tra Viali e Paoloni sta per favorire Tarallo, anticipato da Viali, che spazza in corner. I primi minuti sono intensi e il Pergo tiene il confronto con piglio molto autoritario. Paradossalmente, è la Cremonese ad approfittare delle ripartenze, anziché il contrario. Al 13' Tarallo imbecca Le Noci, che arriva all’appuntamento con il pericoloso cross in area, ma la difesa di casa si salva. Il Pergo ostenta grande personalità e al 17’ si rimane con il respiro sospeso: Sambugaro ottiene un calcio di punizione poco prima della linea dell’area di rigore: parte lo specialista Le Noci, ma la sfera è deviata in corner dalla barriera.
Sempre su punizione, sul fronte opposto, arriva il primo serio pericolo per Russo, il quale aveva raccolto con le mani un retropassaggio di Ghidotti fantasiosamente giudicato volontario dall’arbitro: calcio a due in area, con la difesa cremasca che si immola per respingere la conclusione di Morfeo.
Un minuto più tardi è ancora Le Noci a mettere in difficoltà la difesa avversaria, ma il suo tiro termina alto.
Al 33' grossa occasione per il Pergo. Dal corner di Le Noci, Finetti devia il pallone che scorre lungo la linea di porta, sino al palo opposto: Tarallo manca di un soffio il tap-in.
Intervallata da qualche azione di rimessa cremonese, è comunque sempre la formazione gialloblù a reggere il gioco. Al 35' Le Noci prova dalla distanza a sorprendere Paoloni, che è ben piazzato e para
Allo scadere del primo tempo, su calcio piazzato si rivede Morfeo. La posizione è lievemente decentrata sulla destra: Sambugaro si muove in anticipo e si becca l’ammonizione. Intanto il fantasista di casa ne approfitta per accentrare la posizione del pallone, senza che il direttore di gara ne rilevi la furbata. Parte il tiro, e la traversa salva il Pergo prima dell’intervallo.
I primi minuti della ripresa gonfiano le speranze cremasche. Dinamismo e perfetta circolazione di palla mettono in crisi i dirimpettai, che si avvicinano nei paraggi di Russo al 3’: il portiere gialloblù mostra sicurezza nell’uscita a presa alta. Al 20’ la gara potrebbe evolversi in modo ancor più favorevole per il Pergo: Morfeo commette fallo su Brambilla e viene espulso. Il carosello delle sostituzioni ha però un effetto calmierante e il match prosegue combattuto, ma solo in tribuna stampa e a singhiozzo nella zona mediana del campo. Sino al 42’, quando una deviazione di Araboni, appena subentrato a Le Noci, indirizza il pallone sul palo dove Paoloni non ci sarebbe mai arrivato. Poi, beffardamente la sfera rotolo lungo la linea di porta, per terminare la corsa tra le braccia del portiere cremonese.
Il derby finisce quindi con il secondo pareggio stagionale tra le due contendenti, ma i cori che giungono dalla curva cannibale, per ringraziare la prestazione dei giocatori gialloblù, testimoniano che il Pergo ha giocato alla grande. Se c’è qualche volto deluso, non dimora qui.

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