mercoledì 27 gennaio 2010

Campionato: Foligno - Pergocrema 2-0

Per circa un'ora il Pergocrema offre una buona prestazione contro i falchetti umbri, sfiorando in tre occasioni il vantaggio. Il gol di Virdis spegne ogni illusione. Mercoledì al Voltini si recupera contro la Pro Patria.

Foligno – Pergocrema 2-0
Reti: 22’ st Virdis, 40’ st Turchi.
Foligno: Tomassini, Gregori, Rossi, Borgese, Pencelli, Guastalvini, Calderini (17’ st Turchi), Castellazzi, Virdis (39’ st Giacomelli), Cavagna (33’ st Furiani), Sciaudone. All. Fusi. A disp.: Rossini, Lispi, Nori, Fedeli.
Pergocrema: Colombi, Ghidotti, Federici (34’ st Brambilla), Cazzola, Zaninelli, Di Bella, Florean (17’ st Gherardi), Guerci (30’ st Galli), Tavares, Le Noci, Uliano. All. Bonazzi e Scanziani. A disp.: Brivio, Bonfanti, Trovò, Anastasi.
Arbitro: Albertini di Ascoli Piceno (Fortarezza di Foggia e Soragnese di Foggia).
Note: : cielo coperto, terreno in buone condizioni. Spettatori 1250 circa, di cui 526 paganti e 691 abbonati, per un incasso di euro 8548 (5352+3196). Ammoniti Sciaudone e Pencelli. Angoli 7 a 4 per il Pergo. Recuperi 1', 4'

FOLIGNO. – Doveva essere una favola, è invece sempre più un incubo. E’ il campionato del Pergo, tutto da soffrire. A Sorrento aveva dato un colpetto alla classifica, oggi ha ricevuto l’ennesimo colpo che stordisce. Dicono che il male sia là, davanti, perché nessuno la butta dentro. A Foligno ha esordito Tavares. Un gran bravo ragazzo, arrivato in riva al Serio soltanto mercoledì. Troppi pochi giorni a disposizione per assimilare schemi e poter mostrare di che pasta sia fatto. La società confida sulle sue qualità demiurgiche per curare l’olfatto del gol che, bomber Le Noci a parte, rimane il male principale da sanare. L’antidoto (Tavares, appunto) è appena stato somministrato e attendiamo con immutata fiducia gli effetti.
Qualcosa, rispetto al recente passato, si è mosso, seppure non la classifica. Ad esempio, c’è stata partita e non c’è stata, nel senso che il Pergo per almeno un’ora l’ha interpretata non come passero timoroso di volare, bensì come un falco famelico contro i falchetti folignati. Quando c’era da difendersi si è difeso; appena capito che poteva attaccare, ha attaccato, mettendo il naso fuori dalla propria metà campo, con la sensazione della libera uscita. Tuttavia non è riuscito a stendere l’avversario, sfiorando il gol con Zaninelli, Guerci e Tavares.
A quel punto, quasi fosse avvilito, non ha più insistito, camminando sull’orlo del buio insidioso, restando al di qua del sogno. E adesso, che si fa? Si continua a sognare, perché quantomeno a Foligno, rispetto alle ultime quattro-cinque prestazioni, il Pergo ha fornito vitali segnali di aver cambiato rotta, tant’è che in alcune circostanze della partita si è ritornati ad imprecare contro la iattura. Un alibi al quale, anche solo un mese fa, sarebbe stato imbarazzante ricorrere. Qualcosa, insomma, si è mosso, rispetto all’inerzia e all’apatia avvertita prima della sosta invernale. Forse la coscienza, l’attaccamento ai colori, o forse semplicemente quel maggiore impegno invocato dai cannibali, presenti anche oggi in terra umbra per sostenere la squadra che, ad eccezione del risultato, li ha comunque ripagati con una prestazione dignitosa.
Paradossalmente, però, il Pergo odierno con una mano incoraggia la speranza, con l’altra abbatte le illusioni. E’ stato come una luce nel buio, quasi non conoscesse i suoi limiti. Ha svolazzato con impeto per un’ora, prima di bruciarsi le ali. E cade giù, a terra, ma deve assolutamente rialzarsi, non strisciare, perché le potenzialità ci sono tutte e qualcosa dovrà pur cambiare.
Svolazza qualche nuvola su Foligno quando le due squadre entrano in campo. Dopo giorni di pioggia insistente, Giove Pluvio si concede una pausa. Bonazzi e Scanziani, come da programma, propongono sin dall’inizio il neo acquisto Tavares al centro dell’attacco, con Florean e Le Noci a sostegno lungo le fasce. A centrocampo Guerci e Uliano spalleggiano Cazzola, mentre al centro della difesa, al fianco di Zaninelli rientra Di Bella.
Il primo acuto è dei padroni di casa: al 5’ Virdis insidia Colombi, che ci mette una pezza, e poco dopo sono ancora i falchetti a creare qualche difficoltà nell’area cremasca: sul cross di Borgese è provvidenziale l’intervento di Federici, che sbroglia la situazione spedendo il pallone in corner.
Il primo tempo è tuttavia del Pergo, che ... perviene e firma la presenza. Prima ci prova con uno scambio tra Le Noci e Tavares (8’), che non trova però la quadratura del cerchio, mentre al 10’, su cross di Le Noci, Zaninelli è puntuale a raccogliere, in piena area di rigore, l’invito del compagno ed a costringere Tomassini ad una prodezza. La respinta è raccolta da Guerci, ben posizionato in area: a posteriori, il prode trigolese, rimugina per il gol fallito.
Il match prosegue un po’ a singhiozzo, vivacizzato da improvvise ripartenze che procurano potenziali situazioni favorevoli da una parte e dall’altra. Non è una didattica esposizione tattica, però la gara è piacevole, con il Pergo propositivo e spigliato nella manovra. Al 30’ Le Noci prova a rimpinguare il suo bottino personale, ma il tiro volante dal limite dell’area termina debole tra le braccia di Tomassini. Qualche minuto più tardi (38’) Di Bella abbandona le retrovie per approfittare dell’ennesimo corner a favore dei gialloblù: anticipato di un soffio dalla difesa locale al momento della deviazione di testa. Al 43’ Le Noci è invece fermato da una dubbia segnalazione di offside, mentre stava approfittando di un errato disimpegno dei folignati verso Tomassini. Altra occasione da gol per i cremaschi allo scadere del primo tempo: cross dalla destra di Ghidotti, con Florean che esplode al volo una conclusione destinata in porta, ma sulla quale si sacrifica Pencelli, deviando il siluro sopra la traversa.
E’ un Pergo rassicurante quello del primo tempo; lo è altrettanto quello che si propone all’inizio di ripresa. Al 3’ Guerci sguscia in progressione lungo il corridoio sinistro e mette a centro area un raffinato assist per Tavares, che giunge in ritardo all’appuntamento con il tap-in. Peccato! Imprecano però a ragione anche gli umbri al 5’, quando Guastalvino, al limite dell’area piccola ed in posizione centrale, sbaglia le coordinate ed il suo tiro al volo impegna soltanto i raccattapalle.
Si fa perdonare, Guastalvino, al 9’, intervenendo in extremis su Tavares lanciato a rete: pallone in calcio d’angolo, non sfruttato con perizia dal Pergo.
Per un’ora la formazione gialloblù è piaciuta. Ha giocato bene, ha tenuto il campo con fierezza. Poi la spinta offensiva si è affievolita. Adesso è il Foligno a difendersi, attaccando, e al 22’ raccoglie i frutti beneficiando di un fallo ai danni di Guerci (“netto”, sostiene il giocatore), non rilevato dal direttore di gara. Dal corner per i padroni di casa, tuttavia, in area di rigore qualche mancanza di reattività da parte dei gialloblù si avverte, e Virdis ringrazia. Improvvisamente cala la notte sul “Blasone”, perché il Pergo registra il colpo e affiora l’ennesimo sconforto. La reazione è timida, impalpabile. Al 35’, su cross di Gherardi, Le Noci prova la deviazione di testa da una distanza che non provoca brividi a Tomassini. Al 40’ Turchi, con un pallonetto, supera Colombi e spegne le residue chances. Un Pergo apparso rigenerato ammaina nuovamente la bandiera. Decisivi saranno dunque i due turni casalinghi, mercoledì contro la Pro Patria e domenica prossima contro l’Alessandria, per riaccendere la fiammella del desiderio. Dobbiamo avere fiducia, dobbiamo rimanere vicini alla squadra.

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