lunedì 23 novembre 2009

Campionato: Como - Pergocrema 1-1

Como – Pergocrema 1-1

Reti: 43’ pt Guazzo, 8’ st Florean.
Como: Malatesta, Maggioni, Franco, Brioschi (22’ pt Brevi O.), Preite, Ardito (31’ pt Riva), Kalambay, Salvi, Guazzo, Cozzolino (22’ st Bretti), Bruno. All. Strano. A disp.: Zappino, Adobati, Mbida, Terraneo.
Pergocrema: Colombi, Ghidotti, Di Bella, Cazzola, Rossi, Federici, Florean, Marconi (30’ st Brambilla), Degano (19’ st Crocetti), Le Noci (22’ st Storm), Uliano. All. Rastelli. A disp.: Manzoni, Bonfanti, Gurci, Galli.
Arbitro: Liotta di Lucca (Campana di Barletta, Posado di Bari).
Note: Pomeriggio nuvoloso, terreno in buone condizioni. Spettatori e incasso non comunicati (circa 1.400 spettatori). Ammoniti: Rossi, Crocetti, Brioschi, Salvi, Guazzo, Bruno, Uliano. Angoli 9 a 7 per il Pergo. Recupero: 2’ + 4’.

COMO. – Laurus nobilis. In quell’altro ramo del lago di Como, “Flo” fiorisce invece come un girasole, dopo un primo tempo da altruista, più da assist-man che da cecchino. Lauro Florean è l’antidoto al mal di trasferta, come una compressa effervescente che fa passare l’emicrania. O come un indomito guerriero: a testa china ha caparbiamente sradicato il pallone dai piedi di un paio di avversari, lo ha difeso e poi lo ha indirizzato nell’angolino alla sinistra del portiere comasco, ottenendo un pareggio meritato per la superiorità dimostrata successivamente, anziché per quello che il Pergo aveva fatto intravedere nella prima frazione di gara.
Una partita, tutto sommato, da stordirsi, e senza neppure aver bevuto del buon vino. Lo diciamo non per disamore, ma per legittima difesa: non è stata esaltante, però non è stata neppure da vilipendio del gioco del calcio. A prima vista, sarebbe stata una partita da bottino pieno; si è invece rischiato di uscire a mani vuote. E allora, va bene così.
Il Pergo, aspetto singolare, ha creato le migliori occasioni da gol nel primo tempo, quando ha giocato meno bene. Ha ricamato spesso la manovra con passaggi all’indietro, per far allentare le strette maglie difensive lariane, svariando di qua e di là delle due fasce, però senza velocità e con qualche disimpegno errato. Nella ripresa, con il Como in appariscente debito di ossigeno, ha mantenuto il possesso di palla, verticalizzando con maggior profondità e avendo pure alcune interessanti situazioni di superiorità numerica in azioni di rimessa, tuttavia non sfruttate dignitosamente. Lo svantaggio, giunto a pochi minuti dall’intervallo, ha adombrato lo spettro dell’ennesima sconfitta esterna. Come a Viareggio, nel secondo tempo c’è stata l’immediata reazione e, soprattutto, questa volta c’è stato il gol di Florean che ha ridato fiducia e caricato la squadra che, pur senza fare cose esorbitanti, ma aggiungendo al menù della merendina pomeridiana maggiore convinzione e aggressività, senza nulla togliere al Como, alla fine forse lascia sul terreno del Senigaglia anche qualche rimpianto.
Il vecchio stadio lariano, in riva al lago, non si presta ad un colpo d’occhio da brividi. I cannibali timbrano la presenza e si fanno sentire con il coro di stima nei confronti del presidente e di riconoscenza verso Luca Facchetti, ex bomber gialloblù ora al servizio del Como. Nel Pergo Rastelli schiera il neo acquisto Degano, il quale dopo l’esordio in Coppa, concede subito il bis con la “prima” in campionato. In difesa rientra Di Bella, mentre tutto il resto rimane immutato rispetto al match contro il Figline.
Dopo qualche minuto per carburare, l’incontro sembra vivacizzarsi. All’8’ Cozzolino costringe Rossi a rimediare in extremis in corner. Boato della curva locale ad ogni calcio d’angolo guadagnato, che fa un po’ il verso al tifo anglosassone. Saranno sette, alla fine, i rimbombi che si alzano dagli spalti ultrà per altrettanti corner calciati, e per sette volte è sempre la difesa cremasca ad addomesticare gli spioventi in area. Al 9’ è invece Cazzola a penetrare in area avversaria, lungo la fascia sinistra. Poi serve Degano, che di esterno destro cerca di sorprendere Malatesta, che neutralizza la minaccia. Sul notes riportiamo ancora due tentativi gialloblù: di Le Noci al 13’ (conclusione dalla distanza, un tantino azzardata e fuori misura), di Florean al 14’ (tiro però debole e centrale, nessun problema per Malatesta).
Il ritmo adesso rallenta. Le due squadre sostano prevalentemente a centrocampo, indugiando con passaggi per linee orizzontali che assopiscono gli spettatori. Finché arriva l’impennata di Le Noci, al 29’: il principe del gol del girone, su assist di Florean, si presenta davanti a Malatesta, ma la botta è imprecisa e l’occasione sfuma. Svanisce anche l’opportunità al 32’ per il Como: Preite di testa colpisce la base superiore della traversa ed il successivo tentativo di Guazzo, finito sul palo, è comunque vanificato dalla sua posizione di offside. Il pericolo scampato sarebbe ugualmente un monito di cui far tesoro, come l’incomprensione (35’) tra Colombi e Di Bella che consente a Guazzo di intrufolarsi tra i due e sfiorare di testa il vantaggio, oppure come il bel gesto atletico di Guazzo (38’), che in rovesciata procura qualche brivido: fuori di poco.
E’ invece dentro, al 43’, la deviazione di testa sempre di Guazzo, che da pochi passi e senza pressione dei difensori cremaschi, non ha difficoltà a battere Colombi.
Si va al riposo con il Como in vantaggio e con il Pergo che maledice se stesso per le due occasione create e fallite.
Si riparte e la formazione cremasca mostra segnali di ripresa. All’8’ Florean è un ariete che si apre la breccia in mezzo a due avversari e dal limite dell’area, di interno destro, pennella un delizioso colpo con destinazione proprio là, dove Malatesta non può arrivare. Adesso a tremare è il Como, il quale sembra in riserva di carburante e si mantiene coperto in difesa, concedendosi qualche licenza offensiva in rare occasioni. Al 15’, ad esempio, è provvidenziale l’intervento di Di Bella ad anticipare Bruno, lanciato in profondità. Al 19’ è poi Cazzola a puntare la porta avversaria con un siluro che impegna il portiere di casa. Si prosegue con il Pergo ormai padrone del campo, che intercetta a metà campo diversi disimpegni errati degli avversari e si produce in alcune potenziali occasioni da gol, che tuttavia non vengono finalizzate adeguatamente.

Nessun commento: