lunedì 8 febbraio 2010

Campionato: Pergocrema - Viareggio 2-0

Il Pergo ritorna al successo superando al "Voltini" il Viareggio per 2-0. Le reti, di Pianu e Le Noci, sono state messe a segno nei minuti finali di gara. Ottima prestazione di tutta la squadra, che per 22' ha giocato in superiorità numerica.


Pergocrema - Viareggio 2-0
Reti:.40’ st Pianu, 48’ st Le Noci.
Pergocrema: Rossi Chauvenet, Lolaico, Blanchard, Cazzola (30’ st Guerci), Pianu, Federici (30’ st Gherardi), Galli (29’ st Gherardi), Uliano, Ferrari, Le Noci, Tavares (14’ st Florean. All. Rastelli. A disp.: Colombi, Trovò, Som, Romano.
Viareggio: Ravaglia, Carnesalini, Briotti, Reccolani (41’ st Caturano), Fiale, Benassi, Pizza, Mandorlini, Marolda, Guadalupi (28’ st Fommei), Eusepi (24’ st Panaariello). All. Rossi. A disp.: Babbini, alivena, Cristiani, Costantino.
Arbitro: Ceccarelli di Terni (Antico di Palermo e Palermo di Novara).
Note: Pomeriggio uggioso, con foschia che si è intensificata nel finale di gara. Terreno allentato. Spettatori 1043, di cui 293 paganti e 750 abbonati, per un incasso complessivo di € 5.685. Espulso al 23’ st Benassi per fallo da ultimo uomo su Ferrari. Ammoniti: Ravaglia, Briotti, Reccolani, Benassi. Angoli 3 a 3. Recupero: 2’ + 4’.

CREMA. – Il cielo nel Voltini. Suona forte l’incitamento della Sud, a cui Rastelli, a fine gara, dedica la vittoria. Per dirla alla Gino Paoli, quel coro indomito “è un’armonica, e sembra un organo che vibra” di desiderio per tutti noi, sofferenti dinnanzi ad un Pergo che domina e non segna, “su nell’immensità del cielo”. E mentre cala la nebbia sul Voltini, con illimitata grandezza sale alto in mezzo all’area William Pianu, colpendo di precisione pallone e cuore dei cannibali. E’ il gol che sblocca la mente e che apre poi voragini nella difesa ospite, favorendo il raddoppio di bomber Le Noci, graziato da una sfarfallata clamorosa di Ravaglia nei minuti di recupero.
Quella di Pianu è soprattutto la rete che rinfocola la fiducia. Il Pergo doveva assolutamente vincere e ci ha provato con vigoria atletica e con spunti tecnici apprezzabili. Soprattutto nel primo tempo ha snocciolato almeno tre buone occasioni da rete, finalizzate male. Nella ripresa, invece, ha mantenuto il possesso di palla, favorito da una condotta remissiva da parte dei versiliani, costretti peraltro per mezz’ora a proseguire la partita in inferiorità numerica per l’espulsione sancita a Benassi da un titubante Ceccarelli, reo di aver falciato Ferrari che s’involava in solitudine nei pressi di Ravaglia.
Paradossalmente l’uomo in più non ha favorito la manovra gialloblù, giacché il Viareggio ha ulteriormente fortificato il reparto difensivo con l’ingresso dell’ex Panariello, bloccando ogni varco di accesso alla propria area. Rastelli, allora, ha calato due nuove carte: Guerci e Gherardi al posto rispettivamente di Cazzola e Federici, potenziando il centrocampo e, nel contempo, affidandosi all’estro e alla vivacità del biondo toscano, dal cui piede, su calcio d’angolo, è giunto il perfetto invito per lo stacco aereo di Pianu. Mosse, dunque, azzeccate e ripagate.
Un’altra nota positiva, nella prestazione odierna, è la considerazione che la difesa, dopo cinque giornate, non ha subito gol. E’ vero: il Viareggio, pur dignitoso tecnicamente e tatticamente, ha fatto davvero poco per mettere in apprensione Pianu e compagni. Però nei pochi momenti di libera uscita dalle parti di Rossi Chauvenet, non c’è stata ciccia per Marolda ed Eusepi.
Il Pergo si è ritrovato, come squadra, quando ormai viaggiava sull’orlo del precipizio. Forse non è cambiato molto a livello di classifica (però non siamo più ultimi...); sicuramente con questo successo è mutato parecchio a livello psicologico. E’ stato, insomma, un Pergo che è piaciuto: per il temperamento, per l’intensità, per il gioco espresso, per l’idea, che ritorna, di poter essere una squadra in grado di lasciarsi alle spalle le avversità. E per i gol, che tornano a ricamare una prestazione che fa spellare le mani per gli applausi. Alla fine, quindi, tutti sotto la Sud, vibranti di gioia ad assaporare questo successo e, chissà, fiduciosi delle proprie potenzialità, a rivedere un po’ di azzurro sopra la cappa di nebbia.
Rivede invece la formazione iniziale Rastelli, rispetto alle anticipazioni dei quotidiani cremaschi. Sono molte le novità, dettate dagli infortuni e dalle squalifiche che hanno decimato il reparto difensivo, ma anche dagli acquisti di fine campagna trasferimenti. Esordio, dunque, per Rossi Chauvenet tra i pali , per Lolaico e Blanchard (il primo a destra, l’altro centrale a fianco di Pianu), e fiducia (ricambiata) a Tavares in attacco, per un modulo 4-3-3 che rappresenta un po’ il credo del tecnico toscano.
La partita rispecchia quella dell’andata, con il Pergo a tambureggiare in attacco e con il Viareggio a mantenersi guardingo e coperto in difesa. Al 2’ prima occasione per i cremaschi: fallo commesso su Cazzola pochi metri prima dell’area di rigore: calcia Le Noci e Ravaglia para senza troppe difficoltà la conclusione debole e centrale. Replica immediatamente il Viareggio, con un affondo di Marolda, contrastato al momento della conclusione in area da Pianu. Calcio d’angolo.
E’ comunque la formazione di casa a tenere il pallino del gioco e la manovra inizia a prendere consistenza. Al 7’ splendido suggerimento di Ferrari in profondità per Cazzola, che sbuca sulla fascia destra, ma è anticipato per un soffio dall’uscita tempestiva di Ravaglia. Ancora Cazzola due minuti dopo ha sul piede il pallone del vantaggio, su un altrettanto lucente assist di Le Noci: questa volta il centrocampista gialloblù, ormai davanti al portiere avversario, è ostacolato da Briotti al momento della conclusione.
Il gioco del Pergo alimenta le speranze del popolo gialloblù, che non demorde nell’incitamento. Al 20’ scambio in area tra Ferrari e Le Noci: il bomber si defila leggermente e, dalla linea di fondo campo effettua un cross ravvicinato intercettato da Ravaglia. Passa un minuto ed il Voltini applaude il numero da giocoliere di Tavares. Il portoghese ha cominciato a muoversi come un bambino nel giardino di casa che, quando trova il suo giocattolo preferito (il pallone), lo tratta come sa fare, con padronanza tecnica, destreggiandosi al limite dell’area in mezzo a tre difensori, per poi appoggiarlo in profondità sulla sinistra per l‘accorrente Galli, anticipato da Carnesalini un attimo prima del presunto siluro.
Non c’è un attimo di tregua. Il Pergo insiste e al 28’, su cross dalla sinistra di Federici, la difesa ospite respinge corto, sui piedi di Le Noci, che dal limite dell’area controlla di destro e calcia di sinistro: alto di poco. Al 38’ terza situazione propizia per il Pergo: punizione dal vertice dell’area destra di Le Noci. A centro area, liberissimo, Blanchard colpisce di testa, schiacciando però il pallone. Peccato.
C’è molto rammarico nell’intervallo. Un Pergo a tratti pure sfavillante, difetta in fase di finalizzazione della manovra. C’è tuttavia anche molta aspettativa per la ripresa. Durante la quale la formazione gialloblù recita lo stesso canovaccio, sebbene procuri meno seccature alla difesa avversaria. Anzi, con il trascorrere dei minuti, matura la sensazione che di questa partita, nella sostanza rimarranno soltanto le briciole. Il popolo cannibale invece ci crede, e lo urla con un trasporto passionale che deflagra al 40’, quando, sotto i propri occhi, Gherardi, dalla bandierina del calcio d’angolo, calibra un traversone per la testa di Pianu. Il quale, in mischia, sale oltre la cortina di nebbia, per poi deviare di giustezza e annichilire Ravaglia. Ma si, adesso è davvero fatta, anche se le ombre dei giocatori che si intravedono appena in campo negli ultimi sgoccioli di partita evocano fantasmi da esorcizzare. A farlo ci pensa Le Noci al 48’. Anzi, ad essere onesti, ci pensa Ravaglia, che inciampa su se stesso al momento della presa di un pallone innocuo, aprendo una prateria al 14° centro stagionale di Beppe-gol e liberando la strada alla speranza di un Pergo rasserenato e ritrovato.

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