lunedì 9 maggio 2011

Campionato RAVENNA-PERGOCREMA 3-1

Ravenna: Pellegrino; Carnesalini, Gardella; Rossetti (9'st Grea), Rosini, Fasano; Fonjock, Sciaccaluga, Gerbino Polo (36'st P. Rossi), Cazzola, Lapadula (17'st Rosso). (Baldani, Varoli, Guitto, D'Esposito). All. L. Rossi
 
Pergocrema: Russo;  Ghidotti, Canzian; Romeo (1'st Ricc), Panariello,  Pambianchi;  A. Profeta, Guerci (1'st Simeoni), Caccavallo, Galli (24'st Basile), Marconi. (Ingrassia,  Angiulli, Scotto,  Mammetti). All. Maurizi
 
Arbitro: Bolano di Livorno (Toffanin e Ponzeveroni di Padova).
 
Reti:  15'pt autorete di Russo, 25'pt Gerbino Polo, 27'pt Galli, 43'pt Cazzola
 
Note: giornata di sole,  temperatura calda con ventlazione apprezzabile, terreno in buone condizioni. 
Ammoniti  A. Profeta,  Panariello, Fonjock, Simeoni,  Canzian e Caccavallo.

 Espulso dalla panchina del Ravenna il vice presidente Ciriello per proteste. 
 Recupero   1'+ 3'.

 Il Ravenna resta in Prima Divisione. Grazie al 3-1 ai danni del Pergocrema, e alla contemporanesa sconfitta del Pavia, i giallorossi chiudono i giochi con un turno di anticipo, in attesa di conoscere gli esiti del deferimento (verrà discusso mercoledì) sulla gara con il Lumezzane dello scorso 17 aprile.
Pur con le solite assenze, la squadra di Leonardo Rossi scende in campo senza paura e con grande determinazione, andando subito vicino al gol all'8', quando Lapadula, servito da una "spizzata" aerea di Gerbino, calcia alto sull'uscita del portiere. Il gol arriva però al 15' quando una mischia in area libera Gerbino davanti a Russo: il destro dell'attaccante trova il palo, carambola sulla schiena del portiere e da lì termina in rete. Al 25' il Ravenna raddoppia e Gerbino questa volta il gol se lo prende per intero: imbeccato in verticale da Fonjock, protegge la sfera e infila di potenza sotto la traversa. Pratica chiusa? No, perchè due minuti dopo Galli accorcia di testa su azione d'angolo. Ma il Ravenna, questo Ravenna, non si scompone e, dopo aver sfiorato il 3-1 al 36' con Rossetti (colpo di testa respinto da Russo), lo trova al 43': Sciaccaluga arma il contropiede di Lapadula, il cui sinistro dal limite, rimpallato, si trasforma in un assist per Cazzola che con un destro morbido supera in uscita il portiere. E' il 3-1 che di fatto archivia prima dell'intervallo gara e salvezza, visto il 2-0 con il quale il Pavia perde in casa del Sudtirol.
Nella ripresa c'è spazio per un colpo di testa di Rosso che va vicino al 4-1 e per rivedere in campo Paolo Rossi. Nel prossimo turno, Fasano e compagni andranno a fare visita al Monza che, grazie al 4-2 al Como, è di nuovo in gioco per evitare l'ultimo posto. 


“Ci siamo approcciati male alla partita, sapevamo che il Ravenna ci avrebbe aggrediti sin da subito, ma non siamo riusciti ad arginarli. Avevamo preparato la gara nel migliore dei modi,  ma non siamo riusciti a giocare la partita come volevamo. Non so quale possa essere la causa, forse abbiamo sentito in modo troppo pressante la responsabilità di dover vincere a tutti i costi. Siamo andati subito sotto di due reti, con il gol di Galli e le due occasioni ad inizio secondo tempo pensavamo di poter riaprire la partita ed invece non è stato così. E’ stato l’atteggiamento mentale sbagliato che ci ha penalizzato. Siamo ovviamente delusi, vincere oggi sarebbe stato fondamentale per la salvezza. Ci è sempre mancato qualcosa per fare il salto di qualità.” (Agenore Maurizi)


“Era l’occasione che ci eravamo conquistati, quando già tutti ci davano per finiti, ma purtroppo l’abbiamo sprecata. Non riusciamo a giocare due partite consecutive con la stessa grinta e lo stesso agonismo: oggi ci è mancata la cattiveria e la condizione mentale che ci ha permesso di fare due prestazioni vincenti contro la Cremonese e il Sud Tirol. Vincendo oggi avremmo superato il Pavia e ci saremmo giocati la partita con il Verona, sapendo già la sentenza prevista mercoledì sull’illecito sportivo del Ravenna.  Invece ci troveremo sicuramente a dover lottare sino all’ultimo per il nostro obiettivo. Le nostre ingenuità e leggerezze di oggi mi hanno molto amareggiato.” (Francesco Russo)
“Abbiamo cominciato male la gara, prendendo due gol evitabili. Il 2-1 ci ha concesso la speranza, ma poi il loro gol su contropiede ci ha dato il colpo finale, anche se nel secondo tempo non abbiamo demeritato. Purtroppo non è questo l’atteggiamento di una squadra che vuole salvarsi direttamente: ormai i playout sono pressoché sicuri, ma dobbiamo impegnarci di più ed affrontarli con una mentalità più cattiva che abbiamo dimostrato di possedere. Oggi è stata una brutta partita e non siamo proprio riusciti a raddrizzarla” (Francesco Pambianchi)

16 commenti:

carlo ha detto...

dopo una settimana ...siamo tornati sulla terra
fanculo!!!

Anonimo ha detto...

Non possiamo pensare che, dopo una stagione tribolata, iniziata in fretta e furia, con una squadra giovane, con poca esperienza, si potesse compiere il miracolo della salvezza diretta. Non è stato tanto, come si pensava, forse, la cifra tecnica a fare la differenza, ma qualche peccato di gioventù, condito a qualche banale errore, e a qualche arbitraggio che nei momenti in cui si viaggiava di più ci ha tolto almeno tre o quattro punti. Mettiamoci anche il punto di penalizzazione, frutto di un errore di valutazione e di un ritardo ingiustificato e la frittata è fatta. Di certo non siamo stati la squadra materasso che tutti preventivavano, anzi...Quindi, aldilà degli errori commessi, dalla società, dall'allenatore in certe valutazioni delle partite dove ci si è approcciati, come ieri, in maniera scolastica, considerato che la vittoria del derby vale almeno 15 anni di C1, che i ragazzi hanno dato tutto quello che potevano e che il prossimo anno ne faranno tesoro, in caso di salvezza, COMUNQUE VADA, EVENTUALE RETROCESSIONE COMPRESA, GRAZIE A TUTTI, E' STATA UNA BELLA ANNATA, CON TANTE EMOZIONI, NON DIMENTICHIAMO MAI CHE QUESTA C1 E'STATO UN REGALO DOPO LE PREMESSE DI FINE GIUGNO SCORSO.
GRAZIE BUCCI, GRAZIE MAURIZI, GRAZIE RAGAZZI. Chi resta e chi lotta fino alla fine ha sempre ragione, al contrario di chi fugge.
Domenica sarò a lì a ringraziarvi e ad applaudirvi, ve lo meritate, senza retorica, ma con sincero affetto. Da cannibali veri!!!

Anonimo ha detto...

Caro Tiziano, dei tre grazie che hai postato sono d'accordo solo per l'ultimo quello ai ragazzi, credo proprio che abbiano fatto il possibile quasi sempre, quindi non si può imputare loro alcunchè per la mancata salvezza diretta. Per quanto riguarda il buon Agenore, mi spiace ma gli riconosco solo l'unione dello spogliatoio, che è già una buona cosa di solito, ma ha condizionato troppo l'azione della società nei primi mesi, a partire dal suo contratto decisamente fuori mercato. Infine il buon Manolo mi era piaciuto solo al primo impatto quando si scusò con tutti per gli errori di inizio stagione, ma poi li ha reiterati, ha raccontato bugie, in sostanza ha fatto un buco nell'acqua con le scelte dei collaboratori della prima ma anche della seconda ora. Infine per quanto riguardo il tuo giudizio su chi se n'è andato mi pare alquanto ingeneroso, a partire dall'architetto AschedaminiportacialloZini, ma anche per tutti gli altri che se ne sono andati prima di lui, credo proprio che non si potesse rimanere a fare da alibi ad una proprietà sconbiccherata, incapace, bigiarda, insomma farlocca al cubo...

Anonimo ha detto...

Questa società scombicchierata al cubo non ha bisogno di alibi, ma di fiducia. Vorrei ricordare a tutti che il 30 giugno scorso eravamo una società sana, ma fallita. E nessuno, che poteva farlo, ha lavorato per affidare una società sana in mano a gente, magari non migliore, ma forse più smaliziata ed esperta di Bucci, visto che l'interesse c'era (Carlo mi confermi vero?).
Appena hanno visto uno che ci tenva ad entrare nel calcio, per liberarsi della patata bollente, gli hanno fatto credere "Roma per toma" e se ne sono andati in riva all'Adige. Aschedamini, in queste ultime settimane, a mio personale avviso, si sa giocando tutta la credibilità che aveva di fronte ad i tifosi, dicendo cose che poteva risparmiarsi ora, ma dire 4-5 mesi fa, non adesso che scappa perchè ha paura che qualcuno gli chieda ancora di impegnarsi. Questo è il pensiero della maggior parte dei tifosi del Pergo.
Comunque, se devo fallire preferisco alla fine di quest'anno dopo avere vinto un derby che l'anno scorso dopo un'annata che, per i soldi spesi, è stata peggiore dell'attuale.
Senza dubbio.

Lajos Kossuth ha detto...

appoggio l'anonimo sopra

carlo ha detto...

come l'anonimo del 10 maggio 01:37
condivido in pieno grande plauso comunque vada a finire per i ragazzi tutti nessuno escluso, ma gravissime colpe alla società per questa annata, e non parlo del risultato sportivo, per quello la società con la sua incompetenza è riuscita ha togliere un punto guadagnato sul campo, ma per tutto il contorno poco chiaro e delle volte fin troppo chiaro in senso negativo, per quanto riguarda bucci, io sono stato il primo nel dire che era esente da colpe anzi credevo che stesse facendo tutto in buona fede, ma la scelta dei collaboratori/e prima, e poi è stata fatta da lui quindi chi è causa del suo mal pianga sè stesso, ultima nota negativa le parole pronunciate (tutto legapro) dal 100 fanti sul caso daleno, un po più di tatto credo non avrebbe fatto male a nessuno, carozzieri è rientrato domenica in una società che si chiama palermo con un presidente che si chiama zamparini, dopo due anni di squalifica mai nessuno nel palermo ha dichiarato "carrozzieri non è più un nostro problema" ma signori si nasce, detto questop ribadisco la mia posizione spero vivamente che questi signori facciano le valigie a fine giugno

Anonimo ha detto...

Bene bene ma non vi sembra una cosa incredibile che una annata come questa sia arrivata fin quasi al suo termine naturale senza che si sia verificata la tanto attesa fine del mondo, a proposito per oggi è previsto il grande terremoto di Roma, insomma con tutte le cose che sono successe quest'anno chi pensava di arrivare al 11 maggio con il Pergo ancora vivo e vegeto, in lotta per salvarsi, il settore giovanile pure esso ancora in vita e speranzoso di continuare a vivere. La vita è bella ed è molto meglio essere ottimisti. Magari qualcuno salverà i colori gialloblù anche per l'anno prossimo, che siano cordate cremasche o bergamasche o bolognesi, chissà...

Lajos Kossuth ha detto...

Vero, hai ragione, ma guarda che è il normale svolgimento di una stagione, voglio dire, la cosa non normale sono i vari deferimenti, programmazioni, incompetenze varie, mancato pagamento di stipendi, cena di natale con una pizza in due, mancati pagamenti di fornitori, dichiarazioni strampalate, bugie, ecc..

o no?

carlo ha detto...

si! assolutamente si!

Anonimo ha detto...

Finchè il calcio costerà cifre spropositate è plausibile pensare che deferimenti, penalizzazioni, ritardi ne avremo a iosa, almeno il 50% delle iscritte. Voglio vedere chi trova 600 mila euro entro metà luglio, solo per iscriversi.
Il Pergo, nella fattispecie, fa parte di una miriade di squadre che hanno tutte gli stessi problemi, anzi lo stesso: eccessivi costi.
Poi ti capita il Bergamelli di turno, quel paio d'anni e allora voli, poi torni con i piedi per terra.
Ma per il resto siamo sulla stessa linea degli altri, e se campano Salernitana e Catanzaro tra i professionisti, o quelli che vanno in trasferta col pullmann pagato dai tifosi, o quelli che hanno punti su punti di penalizzazione, ma vivacchiano, in barba alle regole, possiamo camparci anche noi con un punticino in meno e qualche ritardo, mangiando la pizza a Natale in due, anche un tramezzino in tre.
Per quanto riguarda i debiti verso i fornitori: "a pagà e mor s'è sempre an temp". Lo dicono i miliardari. Per quanto riguarda gli stipendi: c'è gente che è andata via e dal prendere poco è passata al prendere nulla, e sta zitta.
Quindi basta con le polemiche, perchè a giugno, senza Manolino nostro, siamo nella cacca, perchè i vostri amici cremaschi (fuoriusciti, scappati, ex presidenti e ex dirigenti) parlano, parlano, parlano, però più dell'Eccellenza non vi sanno garantire e al tempo di cazzate ne han fatte anche loro, all'esordio nel mondo del calcio. Altro che tornare a Roma, "mèi che al staghes che, e pian piano al sa sisteme cumà al pol". Perchè una città di 35.000, oggi, con due squadre in eccellenza e 5 o 6 in terza categoria fa semplicemente ridere. E non è colpa di Bucci, ma dei suoi abitanti straccioni,e dei suoi politici miopi e dei tifosi che si comportano come dei bambini e preferiscono il derby al Dossena piuttosto che allo Zini.
E' questo che volete? Credo di no: allora domenica, Manolo Bucci provate ad applaudirlo, nonostante tutto se lo merita.

carlo ha detto...

tiziano ribadisco il concetto...
la giacomense conta molto meno che crema sia politicamente che numericamente, ad ogni esempio favorevole se ne potrebbe citare un'altro contrario quindi non si finisce più, ora un anno di c1 bene o male è stato fatto, con buona pace di chi ringrazia il presidente per la sua avvenuta, come se fosse il messia, nel quel di crema, adesso come dici tu bisogna pensare al futuro salvezza tramite play ? retrocessione ? non so una cosa è certa ed è da tempo che lo dico ma non vengo creduto il prossimo anno, fino ad oggi, il pergo non avrà più vita, nessuno ripeto nessuno ad oggi è intenzionato all'acquizione del pergo e il buon manolo ha già portato le carte in comune, non credo che siano state le pizze per due persone se nessuno si affaccia o meglio se quelli che si sono affacciati hanno fatto dietrofront, dev'esserci un buon motivo, una società è sana non solo se paga stipendi, i fornitoti e tutto quello che circonda la società fa parte del fatturato, poi se qualcuno è contento perchè bucci si erge salvatore della patria ed eroe di un derby beato lui il prossimo anno dovrà riguardarsi le cassette per vedere il pergo, io non ringrazio chi fa il "finto" ricco per poi piangere denari, ringrazio i ragazzi tutti un grosso plauso, per il resto rubo la frase di lajos "questa società ha fatto più danni della peste"

Anonimo ha detto...

Giratela come volete, ma se Bucci è a Crema, e prima di lui Bergamelli, è perchè nessuno, dai tempi di Andreini ha voluto più fare calcio professionistico a Crema, e anche il buon Erasmo non ce l'avrebbe mai fatta a fare la C1.
Non è questione di debiti, se anche fosse fuori di un milione (ma non ci credo), con un pò di buona volontà ci si può sistemare. Il problema sono i costi, l'iscrizione e tutto il resto e soprattutto la "non volontà" di mantenere Crema tra i prof. Se ce la fa la Giacomense, il Renate, io penso che Crema, magari con una squadra sola, invece che tre ce la possa fare. Bucci o non Bucci, al quale vanno comunque i miei ringraziamenti: del resto ha preso un malato terminale e ne ha prolungato l'esistenza.
Ma anche la politica tace e attende il disastro per mettersi il cuore in pace. E io, il calcio in questa città, se non almeno in C2, non lo seguirò più. Non seguirò più alcun presidente o cordata che aspetta che scendiamo in prima categoria per fare "il salvatore della patria". lo faccia ora, se vuole.
La mia passione si merita gente fidata e programmazione seria, del luogo.
Andate tutti alla festa del tortello a Melun, adesso.
Io mi riguarderò con gioia il DVD del derby per i prossimi 50 anni, ricordando il vecchio Pergo, con i miei amici cannibali.

Anonimo ha detto...

Se il Pergo fallirà (se) credo che non sia così difficile individuare il principale colpevole. Sta a Nembro.
Perché 2 settimane prima dei playout cercò di comprare la sconfitta e se non fosse stato per Rastelli in un’intervista ora noi avremmo giocato la stagione in C2 (sbaglio?).
Perché se ne andò nei modi in cui tutti sappiamo e non era nuovo in simili ricatti senza lasciare tempo per trovare alternative (abbiamo dimenticato tutti l’aut aut del “o mi date tutte le quote o me ne vado”?).
Perché sul tavolo c’erano altre offerte ma scelse quella che conveniva a lui e non alla società e conosciamo tutti la sua modalità di vendita (non mi paghi nulla ma in compenso l’incasso dei giocatori venduti spetta a me e non va nelle casse della società). Con il risultato che ha sì lasciato una società senza passività, ma ha pure lasciato una società senza molte voci all’attivo, come il parco giocatori, incassando più di quanto avrebbe incassato vendendola.
Senza citare poi la furbata di Sambugaro alla Cremonese, fatta solo per smacco alla città, ai tifosi e alla nuova dirigenza, dato che Sambu non era nei suoi giocatori (questo nulla toglie al fatto che pippo sia un infame, anzi: accentua il concetto).
E senza dimenticare l’eleganza di mettere la morte del padre come motivo di dipartita, promettendo di non voler andare da altre parti, salvo poi scoprire che in realtà puntava già alla città di Romeo e Giulietta.

Aschedamini in questi anni, va detto, ha sempre e comunque beneficiato dell’immagine del Pergo. E quando era il momento di tirare fuori le palle ha chiuso per bene la clip dei pantaloni e le ha sigillate, salvo poi andarsene per non veder macchiato il suo nome: fino a quando c’era da guadagnare in immagine è rimasto, quando ha visto che ci avrebbe perso se ne è andato. Nel tempo, intanto, prometteva sponsor cremaschi che mai sono arrivati. Quei due o tre che già c’erano erano lì non certo per lui.
Anche questo va detto.

Io a questi due do il mio ringraziamento per gli anni di C1, ma le cose andrebbero dette in toto sui due personaggi e non andrebbero elencate solo le note positive, descrivendoli come santi.

A luglio, in piazza, c’era pure chi ha applaudito il nome del bergamasco.

Bucci è solo un lader da poi. Un pupo, direbbero in Sicilia, finito in un’opera più grande lui manovrata da altri pupari.

Lajos Kossuth ha detto...

anonimo come te lo appoggio...

non puoi capire.

Anonimo ha detto...

Condivido

Anonimo ha detto...

Mah... troppo facile sparare sulla croce rossa. A me non erano simpatici nè quel di Nembro nè l'architetto ma è indubbio che hanno fatto la loro parte per più anni e direi anche bene, oltre ogni ragionevole astettativa degli ultras. Nè si poteva pensare che la società basata su uno 'straniero' potesse durare in eterno, già sono tanta manna cinque anni di paradiso, dopodichè è vero che ha passato la mano al meno indicato a proseguire la sua gestione munifica, ma tant'è visto che di cremaschi era appurato da anni che non cenerano che potevano continuare in sua vece. E' solo la fine preannunciata di una società sovradimensionata per la città che siamo. La crisi ha colpito dappertutto perchè pensare che Crema ne sarebbe passata indenne, rassegnamoci o meglio speriamo nel miracolo di un altro straniero sì pazzo ma almeno pratico del mestiere.