mercoledì 27 aprile 2011

Lega Pro, Ghirelli: "60 squadre entro 4 anni, e regole certe per tutte"

Francesco Ghirelli, direttore generale della Lega Pro, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Radio Sportiva. Queste le sue dichiarazioni:
INCONTRO CON GLI ARBITRI - "Il quadro rappresentato è quello di un settore arbitrale che punta sui giovani. Questo è un dato positivo di crescita, ma allo stesso tempo dobbiamo aspettare per intero la loro maturazione: la classe arbitrale tutta si sta ringiovanendo".
REGOLE ISCRIZIONE - "Giro di vite? Non userei questi termini. Siamo a una svolta, il calcio italiano si deve dare delle regole. Uno: tornare a giocare con gioia sul campo, con il pubblico di famiglie e bambini sugli spalti. Due: bisogna avere una forza economica e finanziaria per fare calcio professionistico, e quindi mensilmente deve essere regolarmente pagato chi lavora. Terzo: impianti sportivi che assicurino una serie di confort, illuminazione e sicurezza. Quarto: l´organizzazione societaria che sia in grado di assicurare tutto ciò che è necessario per far funzionare il tutto".
RIFORMA CAMPIONATI - Entro 3-4 stagioni al massimo dobbiamo arrivare a 60 squadre professioniste. Se al prossimo campionato non si iscrivono tutte e 90 le squadre aventi diritto, credo che il consiglio federale deciderà un punto oltre il quale non si possa andare, tra 72 e 76 squadre, e quindi la riduzione di un girone di seconda divisione".
nel frattempo anche la cordata di imprenditori cremaschi si è defilata


bisogna solo sperare che il "prossimo" non sia solo un pollo ma sia .......
un pollo ubriaco!!

11 commenti:

carlo ha detto...

una semplice riflessione, alessandria debiti su debiti ma, trattativa alle strette finali, salernitana, cessione vicina (fonte lega pro), insomma le società più indebitate si muovono noi, che a detta della società e della provola siamo: sani senza debiti, con un programma triennale basato sui giovani, una linea verde in ripresa, insomma il fiore della lega pro... azz chi si avvicina si brucia, ma com'è sta storia, nessuno che ci vuole ogni trattativa si ferma davanti ad un libro contabile ?? insomma anche per noi esiste il diritto di sapere se sono tutti signori in cerca di due miniti di gloria o se in fondo qualcosa di pesante naviga nelle acque della sede, l'architetto ha dato un segnale ??

Anonimo ha detto...

azzionariato popolare

Anonimo ha detto...

Agostino ha detto...

Reggiana-Pergo: 0-1. Come volevasi dimostrare... altro che far paura ai cugini cremonesi e ottimismi vari. Speriamo solo che la squadra tenga botta nelle ultime 3 partite, e ringraziamo il cielo che il Monza è letteralmente svanito come squadra. Poi ai play out sarà un bel vedere tra squadre così mediocri... Domanda: ma a questo punto del campionato, chi può avere interesse (vedi la cordata cremasca) al Pergo? Temo che da qui a fine giugno, le voci che correranno saranno anche troppe per essere inseguite tuttte... Comunque, FORZA CANARINI!!

26 aprile 2011 16:23

Anonimo ha detto...

Anonimo ha detto...

e intanto anche la presunta cordata cremasca si è defilata, questo però non è fantacalcio

26 aprile 2011 13:15

Anonimo ha detto...

Anonimo ha detto...

Qui ogni giorno nasce e muore una cordata. Sembra di essere al C.A.I.
Quasi quasi me ne invento una anche io...Messner presidente.

26 aprile 2011 14:30

carlo ha detto...

a proposito.....
ESCLUSIVA TLP - Corioni interessato al Rodengo Saiano

Anonimo ha detto...

Credo che la serie C a 60 squadre porterà uno sconquasso a livello economico che ricadrà sulle serie minori. Circa 450-500 professionisti che fine faranno? Andranno a fare gli "uomini d'esperienza" nelle categorie dove è "obbligatorio" schierare gli under, andando a pesare sui bilanci delle società dilettantistiche.
Se non si mette un tetto d'età ascendere nelle categorie ci troveremo la serie D e l'Eccellenza invase da gente del genere. Vi ricordate i D'Ottavio, i Rebonato che facevano 30 gol a stagione. Anche Paolino Curti non è costato pochissimo, di sicuro, non solo il rimborso spese fino a 26.500 euro.
Quindi le riforme vanno fatte con calma, cercando prima di stabilire regole che riguardano, impiego serio e remunerato dei giovani,tetti d'età e d'ingaggi, meno cavilli per iscrizioni e cose varie.
Per quanto riguarda il Pergo e la nostra città. A questa stregua, siccome paletti in certi sensi non verranno mai messi, potrebbe essere costosa la serie D quanto una C2 di buon livello di oggi, pur stando tra i dilettanti. S'impone la scelta di continuare il sogno di Arnaldo Rimoldi: la piccola Crema tra i professionisti
Un suggerimento. Regole sopracitate e la riforma dei campionati così organizzata.
A: 18 squadre ( 4 retrocessioni)
B: 2 gironi da 18 squadre (nord e sud)
( 4 promozioni e 6 retrocessioni)
C: 3 gironi da 18 squadre, nord, centro e sud (con 6 promozioni e 9 retrocessioni)
E basta playoff e playout, non risolvono il problema delle "pastette" di fine anno, con penalizzazioni severe e non ridicole, per chi non rispetta scadenze e pagamenti, fino alla retrocessione all'ultimo posto per chi ha debiti eccessivi.
L'ultima cosa: i diritti TV.
La torta va divisa metà ad A e B e metà alla serie C

carlo ha detto...

a parte tutte le regole e regoline dettate dai cervelli fumanti che tirano le redini delle varie leghe, il calcio deve essere fatto a livello professionistico, dalle persone che hanno i denari per poterlo fare, alle persone competenti, e se questo significa dover assistere alla "morte" di diverse società amen, una società professionistica equivale ad un'azienda, gli introiti dipendono sempre dal prodotto che "vendi", basta assistere a compravendite con pseudi appassionati di calcio da 800 km che in sei mesi fanno più danni di un terremoto, chi non ha potere economico e capacità sportive se ne stia fuori dal calcio che conta, prenda una società di periferia e si accontenti di una buona lnd, oppure cancelliamo la lega pro, facciamo serie a serie b e lnd, un allenamento al giorno dopo l'orario di lavoro e a casa come succede in gran parte d'europa, meno tifosi presi per i fondelli e forse ritroveremo un pò di sano e vero sport anziche l'innamorato di turno che tramite una squadra una città spera in appalti per la propria professione.

Anonimo ha detto...

C'è una riflessione interessante sul sito Tutto Lega Pro che vi invito a leggere.
"STIPENDI, FAIR PLAY FINANZIARIO, ONERI CONTRIBUTIVI, BUDGET E FIDEJUSSIONI: PER RISOLLEVARSI SERVE UN RISANAMENTO"
Ovvio che sistemando queste che sono le questioni vere, abbattendo costi inutili ed eccessivi, poi decidere il numero delle partecipanti diventa un
problema marginale e non più una "obbligata riduzione" per allentare la morsa dei debiti di una categoria in fallimento. Questo è il cuore della questione.
Altrimenti ha ragione Carlo, senza nessuna eccezione. A e B e poi tutti in fabbrica, alla sera allenamenti e si gioca la domenica.
Come ai bei tempi, quando c'era anche più gente allo stadio e ci si divertiva di più.

Anonimo ha detto...

Da Tutto Lega Pro

Relazione del Vice Presidente Macalli sui lavori Commissione Riforma Campionati Professionistici
Sui lavori della Commissione Riforma Campionati Professionistici ha relazionato il Vice Presidente Macalli, che ha presieduto il gruppo di lavoro. Macalli si è richiamato al documento già noto e presentato il 30 marzo scorso, documento che riassume le posizioni delle componenti interne. E ha confermato l’obiettivo di una riforma che porti l’organico a 60 squadre con 3 gironi di Prima Divisione. L’AIC ha evidenziato come risulti più opportuno dare luogo a due gironi di Prima Divisione e due di Seconda Divisione.

Campionati Professionistici Stagione 2011/2012 – Licenze Nazionali
Il Consiglio federale ha esaminato le proposte per regolare il sistema delle Licenze nazionali per la stagione 2011-2012. Sono stati approvati i principi che fissano modalità, termini e scadenze degli adempimenti per le società di Serie A, B, Prima e Seconda Divisione. Su delega del Consiglio, le norme saranno definite nei prossimi giorni dal Presidente federale d’intesa con i vice-presidenti, con particolare riguardo al problema di eventuali ripescaggi. Si è peraltro già convenuto che -ferma restando, in caso di non completamento degli organici, la titolarità della vincitrice dei play off della Serie D a partecipare al Campionato di Seconda Divisione- si procederà a ripescaggi soltanto qualora le squadre ammesse ai campionati di Prima e Seconda Divisione risultassero in numero inferiore a 76 e limitatamente al raggiungimento di tale numero. Per le fidejussioni, sentiti i presidenti della Lega di Serie B e della Lega Pro, il Consiglio Federale ha fissato i seguenti importi:

Serie B: 800 mila euro
Prima Divisione: 600 mila euro
Seconda Divisione: 300 mila euro

carlo ha detto...

ecco il piatto pronto per perugia mantova e tutte le società fallite in precedenza ma che calcio di m....
fidejussioni, ma portiamole ad 1 milione di euro per tutti, ma dai..