lunedì 3 ottobre 2011

Campionato: Prato - Pergocrema 2 - 0

Prato: Layeni; Gori, De Agostini; Fogaroli, Serafini (1'st Baresi), Lamma;Morelli (7'st Alberti), Cavagna, Silva Reis, Pisanu (32'st Piantoni), Varutti. (D'Oria, Sacenti, Geroni, Benedetti). All. Esposito.
Pergocrema: Concetti; Lolaico, Adeleke (39'st Capua); Cuomo, Doudou,De Vezze; Rizzo (24'st Angiulli), Romondini, Testardi, Pià (1'st Guidetti), Ricci. (Menegon, Celjak, Rizza, Sembroni). All. Brini.
Arbitro: Ripa di Nocera Inferiore (Fassina di Bassano e Ricci di Reggio Emilia). Reti: 40'pt Cavagna, 29's
t Alberti su rigore.
Note: spettatori 1000 circa (paganti 573, abbonati 169), incasso di 4762 euro. Ammoniti Serafini, Varotti, Pisanu, Concetti, Fogaroli, Ricci e Lolaico. Angoli 5 a 7. Recupero 1'+5'.


PRATO — I toscani si fumano la capolista. Cose che capitano quando il campo sovverte la logica e i valori della classifica. Beati gli ultimi perchè batteranno i primi. Più o meno ci pare che facesse così. La serie d’oro di quattro successi filati del Pergocrema si ferma a Prato, in casa di una rivale che dal canto suo interrompe una serie nera di quattro sconfitte. La legge dei grandi numeri annovera dunque la squadra di Fabio Brini tra le sue vittime,masarebbe riduttivo liquidare così il primo passo falso stagionale. Senza fare processi— tantopiù che i cremaschi sono ancora primi in classifica — la battuta d’arresto è frutto di una prestazione collettiva da bioritmi bassi e soprattutto da ritmi bassi. Certo, con maggior precisione sottorete sarebbe finita diversamente, ma il Prato ha avuto più corsa, più cuore e più fame. Per questa sfida, i gialloblù recuperano il terzino Rizza, che va in panchina, e sono sempre privi dell’infortunato Spagnoli e del non ancora tesserato Delgado. La formazione è schierata secondo l’abituale modulo 4-4-2 ed è la stessa del turno precedente. In casa dei toscani, mister Esposito rinuncia agli Under e si affida all’undici più esperto possibile, per cercare di smuovere la classifica.
Tra i biancoazzurri mancano lo squalificato Pesenti e l’infortunato Basilico. I gialloblù sfoggiano il marchio del nuovo main sponsor, Ac-lan Telecomunicazioni. La giornata è di sole, la colonnina del mercurio segna 30 gradi. Deserto il settore ospiti,maanche il resto dello stadio mostra un colpo d’occhio desolante. In tribuna c’è Igor Protti, osservatore del Livorno, insieme ai colleghi di Fiorentina e Sampdoria. Pronti via e Testardi ha sulla testa la palla per imprimere una svolta immediata al match, ma la spreca malamente. Scampato il pericolo, il Prato prende coraggio e inizia a macinare gioco. I toscani hanno un passo superiore ai gialloblù, specie sulla linea mediana e sono abili ad aprire il gioco sulle fasce, mandando gli esterni della trequarti sempre all’uno contro uno con Lolaico e Adeleke (in difficoltà). La difesa cremasca si salva in almeno tre occasioni, mentre in avanti i gialloblù riescono a costruire poco. Prima dell’intervallo i padroni di casa trovano il vantaggio con un rasoterra di Cavagna. Si va alla pausa col Pergo sotto di un gol. La ripresa inizia con una sostituzione per parte: Guidetti per gli ospiti e Baresi per i locali. Escono Pià, infortunato, e Serafini. Poco dopo nelle file del Prato entra anche Alberti e il modulo diventa il 4-3-3. Lo stesso assetto assume il Pergo quando Angiulli rileva Rizzo. Le varianti tattiche spostano di poco gli equilibri, anche se Guidetti per due volte sfiora il pareggio. Dal possibile 1 a 1 al 2 a 0 il passo è breve. Cuomo fa harakiri lanciando a rete Pisanu, che viene steso in area da Concetti. Alberti dal dischetto fa partire i titoli di coda. Pergo battuto, dunque. Pergo spesso secondo sulla palla. La vita è questione di centimetri. Ogni maledetta domenica.

di Dario Dolci

fonte:

29 commenti:

Anonimo ha detto...

Detto che vincere ogni domenica era molto bello, e che comunque nessuno s'aspettava di vincere la Champions, due osservazioni:
1 - dire che l'obiettivo è una salvezza tranquilla, data la rosa, è francamente un mettere le mani avanti eccessivo. Non sogniamo, ma nemmeno voliamo troppo basso per favore. I giocatori devono essere responsabilizzati. Il Pergo deve puntare ad una classifica che sta tra le 4a e 5a posizione e la 8a-9a. I giocatori per questo risultato ci sono. Di più della 5a posizione sarebbe davvero inaspettato, ma arrivare da 10mi in poi sarebbe aver dato meno di quel che è possibile fare (a mio avviso, naturalmente).
2 - Seconda osservazione: che la difesa balli è evidente fin da Portogruaro. Si sistemerà col tempo? Secondo me è il caso di correre ai ripari. Abbiamo bisogno di un centrale attivo e scattante, una pezza d'uomo (alla Blanchard) ma con due palle da toro. Qui non serve solo il giocatore, ma anche il leader, che svegli e richiami gli altri (parlo dela difesa) ai loro compiti e alle loro posizioni. Per buttare lì un esempio: ci servirebbe un Pianu, ma con più fisico e con almeno 10 anni di meno. Infine: Beppe (Le Noci) a Cremona è una macchina da goal ahimè... Forza Canarini!!!!! AGO71

Anonimo ha detto...

La società FeralpiSalò comunica attraverso una nota ufficiale di aver sollevato dall´incarico di allenatore della prima squadra il signor Claudio Rastelli, al quale - prosegue la nota - vanno i ringraziamenti per l´impegno e la professionalità profusi nonché per aver condotto la squadra allo storico traguardo della Lega Pro 1. La società augura al tecnico le migliori fortune per il prosieguo della carriera. Quanto prima verrà annunciato il nome del nuovo allenatore.

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Faccio mie le considerazioni di Dolci, di stamane, sulla Provincia, riguardanti alcune pecche affiorate nella trasferta di Prato, ma che forse andavano segnalate anche prima.
Su tutte, la difficoltà nel reggere certi ritmi e la mancanza di un vero leader in difesa. Aggiungo io: la spina dorsale è fatta da ottimi elementi, ma tutti over 30 (molto over 30).
Tutto rimediabile, in quanto, a parere mio, abbiamo in rosa giocatori che ci consentono, a centrocampo, di variare i moduli a piacere. Di certo, come ho già detto nel post precedente, comincerei a prendere in considerazione l'idea di schierare Guerci o Angiulli, o Mattia (di cui se ne parla un gran bene) per fare rifiatare De Vezze e Remondini. I giovani, si sa, entrano in forma prima, anche con poco ritmo nelle gambe.
Soprattutto De Vezze, a volte, pare svagato (vedi il gol dell'Alto Adige al Voltini).
Là davanti non c'è problema: c'è chi segna, c'è chi inventa, c'è il rifinitore, c'è chi lotta, c'è il leone e c'è la "carogna" (come piaceva a Piantoni). I gol arrivano e arriveranno.
Resta il problema della difesa: uno dei tre centrali si deve prendere la responsabilità di fare da guida, ovvio che va coperta da un centrocampo più dinamico.
L'ultimo appunto: due ciabattate da 20 metri e due gol. Sui tiri rasoterra Concetti non mi convince. Sicuro nelle uscite, reattivo in volo e sui tiri ravvicinati, mi pare in difficoltà quando si deve stendere. E' un pò il difetto dei portieri della sua stazza. Sarà il caso di insistere in allenamento su queste situazioni.
Anche se qualcuno dice che la squadra dello scorso anno, quest'anno, sarebbe finita in tribuna, io dico che un Russo, un Ricci, un Romeo, un Galli e un Basile sarebbero stati un "jolly" di ulteriore qualità e di necessaria freschezza per spaccare il campionato in due.
Non prendetela come critica, ma solo come disamina costruttiva. Fare notare ciò che non va ( ed è veramente poca cosa), che comunque Brini sa benissimo, non è "cercare il pelo nell'uovo", ma contribuire, per quanto ci è dato possibile, a migliorare, per fare in modo, che, come sta avvenendo, questa squadra, di cui sono contentissimo per la qualità dei giocatori e per i risultati ottenuti, continui a regalarci divertimento, grandi soddisfazioni ed emozioni.

Anonimo ha detto...

Scusa Tiziano, non si tratta di polemizzare, ma non è possibile un giorno dire che i giovani non dovrebbero giocare e il giorno dopo, a seguito di una sconfitta, sostenere che dovrebbero giocare al posto di altri.
Inoltre: ma quali ultratrentenni in ruoli chiave?
Oltre i 30 abbiamo:
Concetti (portiere) 33
De Vezze 31
Doudou 36
Guidetti 35
Romondini 33

Gli altri ne hanno 30 o meno.

Da sempre l’età influisce su possibili infortuni e sui polmoni, non sulla tecnica. Di conseguenza ci sono ruoli dove l’età conta poco o giocatori che per caratteristiche tecniche possono giocare ad alti livelli anche dopo i 32-33. Conta per i terzini, per i centrocampisti, per le prime punte di peso, per gli attaccanti che giocano in velocità. Per centrali difensivi o portiere conta molto meno, anzi: in quei ruoli conta molto l’esperienza.
Concetti è portiere. Doudou è centrale. Romondini gioca davanti alla difesa, tipo Pirlo e non è di gran movimento.
Guidetti è il classico attaccante d’area, gioca un po’ alla Inzaghi per capirci.
Quindi ci possono benissimo stare con quell’età.
Mi dici perché la ritieni una squadra vecchia?

Anonimo ha detto...

Qualcuno ha notizie dell'infortunio di Pià? La provola di oggi non dice nulla. Grazie

Anonimo ha detto...

Per l'infortunio di Pia' sembrerebbe un leggero risentimento muscolare all'inguine.
Speriamo di vederlo gia' in campo domenica.

Barabet

Anonimo ha detto...

Chiarisco il punto sui giovani: non sono contrario al loro utilizzo, sono contrario all'utilizzo forzato per la regola degli under.
Sul ruolo degli ultratrentenni, mi pare che l'anonimo delle 10.45 abbia citato esattamente l'ossatura della squadra.
Romondini è fondamentale, gli altri sono giocatori di categoria superiore, quindi necessari per esperienza.
ogni tanto, però, visto che abbiamo una buona panchina, se a turno gli facessimo tirare il fiato, sarebbe buona cosa. Soprattutto adesso che abbiamo tre partite in 7 giorni.

Anonimo ha detto...

scusate la domanda fuori tema: ma Ghidotti è ancora del Pergo? Qualcuno sa che fine ha fatto? Luciano

Anonimo ha detto...

Nessun dramma
per la sconfitta rimediata domenica
a Prato, la prima stagionale
dopo quattro vittorie
ma, se accetta l’idea di un passo
falso, il presidente Sergio
Briganti ci tiene a mettere subito
le cose in chiaro con i suoi
giocatori.
«I ragazzi devono sapere
che con le potenzialità che abbiamo
non siamo una squadra
che deve puntare alla salvezza.
Siamo una squadra. E con
questo non devo aggiungere altro,
se non che abbiamo un
grande allenatore e che c’è unità
di intenti all’interno della
società».
Poche parole per suonare subito
la carica dopo il ko di Prato
e in vista del doppio turno
casalingo con Feralpisalò e Siracusa,
da cercare di sfruttare
al massimo. Briganti è arrivato
ieri a Crema ed ha subito tenuto
una riunione con i suoi uomini.
«Abbiamo lavorato all’organizzazione
della società. Siamoin
fase avanzata per la chiusura
di molti contratti di sponsorizzazione
e da Roma mi sono
portato tre miei ragazzi che
lavorano alla World Sport
Marketing per operare sulla
raccolta pubblicitaria. Ringrazio
quelle persone di Crema
che mi stanno dando una mano
».
Ieri sera, Briganti è stato a
cena con dirigenti dell’Inter
per parlare con loro del giovane
centrocampista Mattia Cassani,
classe 1995, che sta riscuotendo
interesse.
«Dopo essermi incontrato
con Milan e Juventus, ho parlato
anche con l’Inter, senza dimenticare
che nella trattativa
per avere il ragazzo può inserirsi
anche la Lazio. Stiamo valutando
la formula di un possibile
trasferimento del giocatore;
potrebbe partire in prestito,
in comproprietà, ma anche
a titolo definitivo».
Prima di tornare a Crema,
Briganti è stato a colloquio a
Roma anche con il presidente
della Lazio, Claudio Lotito.
«Abbiamo iniziato a fare delle
valutazioni già in prospettiva
del mercato di gennaio, dove
è nostra intenzione rafforzare
ulteriormente la squadra».
L’arrivo del presidente ha
permesso di decidere anche
una nuova iniziativa per le
prossime due gare interne di
campionato. I prezzi dei biglietti
per il match di domenica
contro il Feralpisalò stabiliti
dalla società sono i seguenti:
Tribuna centrale 25 euro, Tribuna
Laterale 17, Distinti 15,
Curva Sud 8, Curva Nord 12.
Per gli Under 14 e gli Over 65
ridotti a 1 o 2 euro a seconda
dei settori.
Chi acquisterà contestualmente
anche il biglietto per la
partita di mercoledì 12 ottobre
alle ore 20.30 sempre al
‘Voltini’ contro il Siracusa, otterrà
una forte riduzione sul
prezzo del secondo biglietto.
La prevendita inizierà venerdì
pomeriggio.
Per concludere, ha dato esito
negativo l’ecografia alla
quale si è sottoposto l’attaccante
Inacio Pià, che domenica a
Prato era uscito dopo il primo
tempo per un fastidio muscolare.
L’esame effettuato ieri ha
escluso lesioni ed il giocatore
potrebbe essere a disposizione
di mister Brini già per la gara
di domenica contro i bresciani
del Feralpisalò.

Il Presidente è stato chiaro ed ha chiarito qualche dubbio sui quesiti di qualcuno qui sopra. Io da oggi comincerò a ragionare da tifoso che punta ad arrivare in alto in classifica.

Resta il dubbio sul ruolo effettivo di Lotito. Personalmente la cosa non mi preoccupa, ne in positivo, ne in negativo. Tutto quello che c'è in più va bene.
Però anche qui è meglio fare chiarezza e vi espongo quanto sotto.
DAL SITO DELLA S.S. LAZIO
Sabato 24 Settembre 2011 20:06
In riferimento ad alcune notizie apparse sulla Gazzetta dello Sport, la S.S. Lazio s.p.a. e la Lazio Marketing and Communication s.p.a. precisano che non è stato ceduto nessun diritto di sfruttamento dei marchi al signor Sergio Briganti. La S.S. Lazio s.p.a precisa, altresì, che nessuno degli amministratori e dei soci ha interessi di alcun genere nell'U.S. Pergocrema.

Anonimo ha detto...

ottime le parole del presidente (che mi piace sempre di più - anche se spero che un giorno non ci lasci in braghe di tela). Dire che cerchiamo una salvezza tranquilla deresponsabilizza i giocatori, come ha scritto già l'anonimo della prima comunicazione. Non saremo da prima 4, ma dalla 5a alla 9a dobbiamo giocarcela senza tanti giri di parole. Ora due partite casalinghe in apparenza non impossibili: bisogna fare bottino pieno, per questo mi auguro di vedere un Voltini come quello dell'ultimo match in casa. Pieno e carico!!! forza pergo!!!!

Anonimo ha detto...

RISOLTO IL DILEMMA GUIDOTTI
DA TUTTOLEGAPRO

Al Como a quanto pare non basta il secondo posto in classifica; infatti nella notte l'uomo mercato dei lariani Antonio Tesoro ha chiuso l'ingaggio di uno svincolato di lusso. Si tratta del terzino destro Daniele Ghidotti che nell'ultima stagione ha militato nel Pergocrema. Ghidotti si legherà ai lombardi con un contratto annuale e dovrebbe aggregarsi al gruppo di mister Ramella già nelle prossime ore.

Anonimo ha detto...

Scusate ma se al presidente non interessa una salvezza tranquilla, allora cosa ce ne facciamo di un piazzamento dal 5 al 9 posto. Bisogna puntare ai primi quattro. Mi pare che sia quello che vuole la proprietà. Una ultima cosa, non ho capito cosa ci azzecca il comunicato stampa della Lazio per dire che nessuno di loro ha lo zampino nel Pergo e che Briganti non centra nulla con la pubblicità biancazzurra...

Anonimo ha detto...

Dove l'hai letto questo comunicato stampa? Puoi postare il link. Grazie

Anonimo ha detto...

per anonimo del 05.10.11 ore 21.43
Letto dal penultimo post di Tiziano, riferito al sito ufficiale della S.S. Lazio...

Anonimo ha detto...

http://www.sslazio.it/news/news/1-news/1945-comunicato-.html

http://www.lalaziosiamonoi.it/?action=read&idnotizia=20929

Il primo è preso dal sito ufficiale, il secondo dal sito "LaLaziosiamonoi"

Solo una doverosa precisazione per confermare le parole di Briganti quando ha detto che Lotito era un amico con il quale ha rapporti di lavoro e con il quale si consiglia per la gestione del Pergo

Anonimo ha detto...

Discorso campi: non ancora firmata la Convenzione, anche se siamo ai dettagli. L'unica cosa che mi sento di dire è che una soluzione va trovata e che nessuno può fare la voce grossa in presenza di carenza di strutture. Quest'estate qualcuno l'aveva fatta dando la precedenza al Crema su tutto, pubblicizzando anche la cosa a livello mediatico. Adesso, piano, piano, deve tornare indietro sui suoi passi.
E' ovvio che da tifoso direi, Voltini e Bertolotti esclusivamente al Pergo e Crema al Dossena, sempre in esclusiva.
La logica, e la mancanza di strutture, dice Pergo in esclusiva al Bertolotti (preferisco la privacy sui campi d'allenamento in attesa di un centro sportivo decente) e Voltini in coabitazione. Intelligenza vorrebbe che, però, a inizio stagione si chiedesse la non concomitanza degli incontri casalinghi all'atto della compilazione dei calendari delle due squadre. Quello si.
Per me, adesso, non ha senso che Aschedamini tiri la corda.
Comunque: se a San Siro giocano Inter e Milan e nessuno sbraita non vedo perchè al Voltini non si debbano alternare Crema e Pergo. Non si può avere l'uovo e la gallina. A patto che i cremini paghino il dovuto al Pergo e in tempi ragionevoli, altrimenti "raus", tutti al Cisternù. Ci abbiamo giocato anche noi quando eravamo nelle categorie inferiori e loro in serie C.
Quindi......

Anonimo ha detto...

Non è così semplice dare i campi alle società che ne fanno richiesta. Troppe società e pochi campi, un regolamento che stabilisce la priorità in base all'anzianità e non alla categoria. Quindi se il Pergo non firma la convenzione per l'uso di Bertolotti e vOLTINI NON PUò ENTRARE IN ALTRI CAMPI A SCAPITO DI CHI Cè GIà. Il dottorassessor ha piazzato il Pergo momentaneamente ai Sabbioni, mandando via altre società che avevano già i permessi firmati, ma non può andare avanti in eterno. Forse ha ragione chi dice che le società professionistiche si devono fare i propri campi, ma a Crema ci sono le elezioni e fino all'anno prossimo nessuno può fare promesse in tal senso, quindi, CAMPA CAVALLO che l'ERBA NON CRESCE

Anonimo ha detto...

Piccola "precisazione per Tiziano"....Milan/Inter giocano la stessa categoria....Pergo è in Pro1,Crema in eccellenza,quindi se non erro vi son ben 3 categorie differenti....i cremini vogliono giocar e far come le sanguisuga(non pagar nulla)=Fora le palanche o fora dai bal!!!!Forza Pergo

Anonimo ha detto...

Per l'anonimo delle 18.45: è esattamente quello che ho detto io. Anche perchè a parti invertite, nei favolosi anni sessanta, noi andavamo davvero al Cisternone.
Per l'anonimo di ieri: trovo stupido che il Comune da permessi a squadre di Terza categoria, magari dello stesso quartiere, prima di pensare alle squadre della città.
Per me squadre come l'Oratorio Sabbioni e il San Carlo dovrebbero giocare all'Oratorio.
Strutture di proprietà? Guarda che è proprio la politica a bloccare le iniziative private in tal senso.
Credi che se a Briganti dessero un terreno non sarebbe in grado di farsi un centro privato, liberando così il Bertolotti?
Per lo stadio invece credo che il Voltini basti ed avanzi, anche per la B, se non ci fossero regole stupide che impongono 7000 posti.
Basta portare la capienza a 6000 come una volta e ce ne sarebbe da buttare via. Nessuno può permettersi di fare uno stadio che costa dai 50 milioni in su. Volete fare la fine della Reggiana con lo stadio Giglio? L'ha fatto la Juve perchè il Delle Alpi era diventato un debito per il Comune e han trovato l'accordo che accontentava tutti. Come si dice in questi casi "una mano lava l'altra e due lavano la faccia" E credo rimarrà l'unico caso in Italia ancora per molti anni.....

Anonimo ha detto...

Le Società di serie A, ma non solo, dovranno costruire uno stadio di proprietà per farlo fruttare sette giorni su sette, solo così potranno sopravvivere visto che dai biglietti il ricavo è irrisorio da quando ci sono le TV. La Juve è arrivata prima perchè c'era un progetto già ai tempi di Giraudo e la famiglia Agnelli riappropriandosi della Società ha avuto il coraggio di fare un investimento sul futuro, Altre seguiranno forzatamante questa scelta, solo così l'italia può recuperare il gap con Spagna, Inghilterra e Germania. Tornando a Crema non credo che il Comune debba dare un terreno a nessuno per costruire uno stadio e nemmeno che non debba dare campi regolari, gli Oratori non lo sono, alle squadre di Crema, e S.Carlo e Sabbioni sono Crema non Catanzaro, solo perchè sono in categorie inferiori. Tutti hanno diritto a fare sport, non solo i professionisti

Anonimo ha detto...

Peccato che nel PGT esista il progetto centro sportivo e stadio, sarebbe bene che prima di scrivere vi informaste bene.
Purtroppo rimarrà sulla carta.
Tutti han diritto di fare sport? E che sport è quello degli amatori? Calcioni, scarse cure mediche, pochissimi allenamenti. Dopo i 35 anni il calcio diventa un rischio non uno sport, se non sei allenato e seguito. Come il ciclismo amatoriale....e il podismo. Mi capite vero?
Se tutti han diritto di fare sport la precedenza deve essere SEMPRE E COMUNQUE a chi lo fa con cognizione di causa. Non basta infilarsi un paio di scarpette...
Non basta inventarsi la squadretta degli amici del bar per pretendere il campo. Vai dal tuo prete, sistemi il campo e giochi lì, come l'Aurora Ombriano, Castelnuovo, San Bernardino, Santa Maria, come nei paesi.
Al limite si chiede aiuto al Comune per la sistemazione del campo, un finanziamento, ma si sfruttino tutti i campi.
E non vado avanti perchè quando ero bambino e ragazzo io i campi per il San Benedetto non c'erano mai. Potevamo fare solo i tornei degli oratori.
Quindi dovevano, quelli bravi, finire tutti per forza all'Alba Crema. Chi ha orecchi intenda....I campi per qualcuno ci sono sempre stati e non si capisce perchè hanno sempre la precedenza!!!

Anonimo ha detto...

Un plauso a Tiziano sempre preciso e puntuale nelle spiegazioni!

Anonimo ha detto...

Che Tiziano sia preciso e puntuale nelle spiegazioni al mà par an pò tròp... va bene essere amici ma così lo state sviolinando un po troppo. Io poi non sono assolutamente d'accordo che lo sport lo possano fare solo i ricchi, io tifo per Robin Hood, togliere ai ricchi per dare ai poveri, wiwa gli Amatori e i professionisti si costruiscano da soli i campi di calcio, le palestre e le piscine ma sempre e comenque wiwa il PERGOOOOOOO

Anonimo ha detto...

Meno male qualcuno che mi da contro, mi stavo annoiando. Io non ho detto che lo sport lo devono fare i ricchi, ma solo quelli che lo sanno fare: dopo una certa età, ovviamente. Non parlo dei bambini che devono stare fuori a giocare con gli amici, che devono imparare le regole dello stare insieme, e tutto quanto c'è di buono per la loro età.
Ai me temp, se ta siet mia bù, sta staèt al'Uratore a giugà al dopomesdè con i tò amis. Io, infatti, sono rimasto all'Oratorio.
C'era più selezione e quindi più qualità.
Comunque le piscine, le palestre, i campi, se non ti danno i terreni, come ho già detto, con la politica che "chiede il pizzo" e si mette di traverso, con tutta la buona volontà e i soldi a disposizione, non li può fare nessuno.
Meglio informarsi prima di dire certe cose, come ho già ribadito più volte. Vedere la questione Palazzetto alla Pierina....
Oppure, come ha ipotizzato Beretta: trasformazione dell'area della Pierina. Due campi nuovi in cambio di un condominio sulla Pierina vecchia e la cessazione dell'utilizzo del Velodromo.
Due in più meno due che c'erano fa zero. Che bel guadagno....
Non si può nemmeno andare avanti con la legge non scritta: struttura sportiva in cambio di nuove abitazioni.
"io non so, non so, perchè continuano a costruire le case, e non lasciano l'erba....." diceva Celentano.
E mi trova perfettamente d'accordo.

Anonimo ha detto...

Caro Tiziano, ma per fortuna che oggi possono giocare tutti, perchè tutti hanno diritto a giocare e non solo quelli ricchi o quelli bravi, ma proprio tutti. Ero tra queli che giocavano all'Oratorio e solo dopo che avevavno giocato quelli più bravi, quindi puoi immaginare cùme sie brao. Per quanto riguarda le aree per costruire impianti sportivi, è normale che ci sia uno scambio con la politica, infatti quello che non capisco di questi romani è quale scambio vorranno per i tanti soldi che stanno mettendo nel nostro beneamato Pergo, certo che nelle prossime settimane, non mesi ma settimane, lo capiremo. Troppi i soldi che stanno buttando dentro e in cambio di cosa MAH...

Anonimo ha detto...

Tiziano, la tua dichiarazione,
"Solo una doverosa precisazione per confermare le parole di Briganti quando ha detto che Lotito era un amico con il quale ha rapporti di lavoro e con il quale si consiglia per la gestione del Pergo"
è l'esatto opposto di quanto dichiarato sul sito della Lazio dove si legge che NON esistono rapporti di lavoro con Briganti e tra le righe si capisce che manco ci sono rapporti di amicizia e quindi consigli per la gestione del Pergo.
Magari con tutte le notizie che hai ti è sfuggita la storia dell'acquisizione del Pergo da Bucci, Lotito c'era prima di Briganti che gli è subentrato non amichevolmente, quindi...

Anonimo ha detto...

Per me rapporti di lavoro vogliono dire "rapporti tra clienti e fornitori, non di compartecipazione o quant'altro".
Se c'è qualcosa che mi sfugge, o ci sfugge, chiarisci.
Altrimenti atteniamoci ai comunicati e alle affermazioni di Briganti che ha smentito più volte la presenza in società di persone che molti, a torto, hanno ricondotto a figure di soci o finanziatori.
Resto anche del parere che mettere soldi nel Pergo non riconduca a guadagni di altro genere. Se non ce l'ha fatta Bergamelli non vedo perchè debbano proporre affari "grassi e succulenti" a Briganti per tenersi il Pergo. Con questa Giunta poi, che più che metterci il bastone tra le ruote non sa fare.....

Anonimo ha detto...

Ma dai Tiz, se ci atteniamo ai comunicati e alle affermazioni di Briganti, cume fèm a capì chel che sucèet... Bisognerà pur fare delle ipotesi visto che non ci voglioni dire chi sono i soci, occulti, del Presidente. Per carità anch'io faccio il tifo e sono contento se la prima squadra vince e diverte, ma insomma vorrei capire cosa ci sta dietro, o no...