sabato 22 ottobre 2011

TRASFERTA A CREMA VIETATA AI PIACENTINI "NON TESSERATI".

Noi, i Supporters del Pergo, i ragazzi della Curva Sud, non concepiamo come possa essere vietata la trasferta a Crema per i tifosi del Piacenza, in occasione della partita Pergocrema-Piacenza del 23/10/2011.
Ci poniamo questa domanda innanzi tutto perché i piacentini per noi sono come fratelli; con loro abbiamo un forte gemellaggio che dura ormai da parecchio tempo. Inoltre allo stadio di Crema sono anni che non succedono incidenti, questa constatazione rende ancora più assurda la restrizione nei confronti dei tifosi del Piacenza non tesserati. Ma ci sono altri punti che rendono inspiegabile tale restrizione… a seguito dei continui rimodernamenti e ristrutturazioni (attuati con i soldi dei cittadini), il Voltini è uno tra gli stadi più a norma di tutta Italia: telecamere ovunque, sala GOS con vetri antisfondamento, recinzioni più a norma che mai, zone di prefiltraggio, ingressi separati per locali ed ospiti e una settore ospiti creato appositamente per i non tesserati. Ecco, quest'ultimo a che scopo è stato realizzato se poi gli ospiti non tesserati non possono entrare al Voltini? Mistero.
Di certo non sono finiti qui i nostri interrogativi, infatti non capiamo come mai durante Pergo-Siracusa una ventina di tifosi siciliani abbia ottenuto il nulla osta dalle varie istituzioni e dalle autorità per entrare allo stadio nel settore ospiti non tesserati. Perché loro si e i piacentini, che ribadiamo essere nostri gemellati, no? Potenzialmente era a più a rischio la partita col Siracusa che quella col Piacenza. O sbagliamo?
Tutte le società dicono che i tifosi sono il cuore della squadra, sono il primo "patrimonio" da tutelare. A noi questo non sembra; a parole sono tutti bravi, ma i fatti dimostrano il contrario. A tale proposito dovrebbero essere le società (tutte, Pergo compreso) a prendere una posizione e una decisione forte, non solo per tutelare i tifosi ma anche per salvaguardare gli introiti e le entrate economiche… infatti più tifosi (anche ospiti) ci sono allo stadio più incassi ci sono da parte delle società.
E poi, esteticamente parlando, è più bello da vedere uno stadio mezzo vuoto o stracolmo di tifosi (ospiti compresi)? E' più bello assistere ad una partita senza tifo, o con "mezzo" tifo, oppure assistere ad una partita dove le tifoserie intonano cori, si "rispondono" e creano un clima appunto "da stadio"?
La risposta, almeno per noi, è scontata.
A questo punto ci chiediamo: chi sono coloro che decidono quali partite sono a rischio o meno, quali partite devono essere soggette a restrizioni parziali o totali?
Ma la domanda fondamentale da porsi è: indipendentemente da chi prende queste decisioni, colui o coloro che lo fanno si intendono di calcio? Conoscono i rapporti che intercorrono tra le varie tifoserie?
Tornando al discorso iniziale noi della Curva Sud del Pergo abbiamo fatto il possibile per far sì che la trasferta dei piacentini a Crema fosse stata libera in tutto e per tutto, ma purtroppo siamo rimasti quasi del tutto inascoltati.
Ad ogni modo i nostri fratelli di Piacenza a Crema ci verranno lo stesso, magari staranno fuori dallo stadio, ma comunque andrà sarà una festa.
Per chi non l'avesse ancora capito:
PERGO E PIACENZA: NESSUNA DIFFERENZA!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' evidente che il post fa il pari con un mio commento, quindi non aggiungo altro.
Ribadisco comunque che domani i tre punti sono fondamentali: gemellaggio sugli spalti, ma in campo deve essere battaglia, senza esclusione di colpi.

Anonimo ha detto...

Stamattina girando per Crema ho sentito che la mancata presenza dei piacentini non tesserati sarebbe da addebitare a incomprensioni tra le due società, e non alla Questura.
Il condizionale è d'obbligo, però mi pare giusto sottolineare la cosa.

A chiusura lasciatemi dire quanto oggi sia una giornata triste a causa della scomparsa di Marco Simoncelli, uno di quelli che ti teneva incollato alla schermo per la sua simpatia, il suo coraggio in sella ad una moto. Anche chi come me non è appassionato di motori, ma non perdeva un gran premio da quando lui, Valentino, Loris, gareggiano con spirito spavaldo e guascone, dando enormi soddisfazioni a noi italiani.
Il mio abbraccio a quanti gli sono stati vicini e gli vogliono bene e che sentiranno un vuoto incolmabile e un rimpianto infinito. Una preghiera per lui, che non c'è più ma che non sarà mai dimenticato.